Estratto dell’articolo di Claudio Bozza per www.corriere.it
ROBERTO VANNACCI FERMATO DA UN UOMO IN SEDIA A ROTELLE
«Mettere il nome “Generale” sulla scheda delle Europee? Perché no, ci sto pensando… Del resto quello dei Cinque Stelle (Dino Giarrusso, ndr) la volta scorsa fece scrivere “Iena”… Credo che anche “Generale” ci possa stare». Roberto Vannacci, per la sua prima uscita ufficiale da candidato «indipendente» della Lega, sceglie il museo della Casa del boia a Lucca, dove presenta il suo nuovo libro: «Il coraggio vince».
La bufera politica per le sue parole sulla necessità di costituire classi separate per i disabili a scuola si è tutt’altro che placata. La Lega è in subbuglio, FdI pure, in Forza Italia si dicono indignati. Ma il generale, invece di frenare, spinge ancora di più sull’acceleratore.
Giorgia Meloni, lanciando la sua candidatura in tutte le circoscrizioni, ha invitato i suoi sostenitori a scrivere «Giorgia» sulla scheda. Una mossa che ha destato clamore. E che ora pure Vannacci potrebbe declinare in versione militare: «Generale».
il generale vannacci
A Lucca, città dal dna di destra e con ex esponenti di Casapound in giunta, Vannacci si presenta con una maglietta su cui c’è stampato il suo volto con gli occhi coperti dalla scritta: «Ignoralo». «È un meme del Pd, mi è sembrato carino rubarglielo – dice Vannacci –. Del resto Schlein vuole fare la sua campagna elettorale sfruttando il mio nome e io li aiuto in questo. Così sì è fatto pure una spilletta».
Prima che la presentazione del libro inizi, un signore di passaggio in carrozzina gli chiede: «Perché ha detto quelle cose sui disabili, me le spiega meglio?». Il generale, oggi sospeso dal ministero della Difesa come provvedimento disciplinare, si rimbocca le maniche e risponde: «Le mie parole sono state travisate. Lo dimostrano anche le numerose telefonate da parte di famiglie con figli disabili, che condividono il mio ragionamento».
LA CANDIDATURA DI VANNACCI - VIGNETTA BY GIANNELLI
In sala ci sono circa 50 persone: poche rispetto al clamore di questi giorni. Ma in questa bassa partecipazione, a due passi da casa (Vannacci è di Viareggio), sembra esserci un preciso motivo politico: gli uomini del centrodestra sul territorio non fanno i salti di gioia per un candidato così ingombrante, e il tam tam per l’evento non c’è stato.
[…] Un giornalista incalza di nuovo il generale sulla sua affermazione: «Mussolini statista». Il generale non batte ciglio: «Lo posso ripetere quante volte volete: è una verità. La lingua italiana dice questo: che Mussolini sia stato un uomo di Stato è inoppugnabile». E poi: «Lo dice anche l’enciclopedia Larousse, alla voce “Mussolini" c’è la definizione: homme d'État. Anche i francesi lo affermano».
IGNORALO - IL POST DEL PD SUL GENERALE VANNACCI
E a chi gli chiede se, da patriota, crede nel progetto degli Stati Uniti d’Europa, il candidato di Salvini risponde netto: «È una cosa che non si avvererà, perché non si è generato alcun sentimento di appartenenza. Vi faccio un esempio: io sono pronto a morire per l’Italia, a mandare a morire i miei figli per la nostra patria. Mi trovate voi uno che è pronto a morire per l’Europa?».
ROBERTO VANNACCI CON LA MAGLIETTA DEL PD CON LO SLOGAN IGNORALO ENZO VANNACCI - VENGO ANCH IO - MEME BY EMILIANO CARLI MATTEO SALVINI E ROBERTO VANNACCI - MEME BY EDOARDO BARALDI matteo salvini roberto vannacci