Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “La Stampa”
vannacci a porto rotondo
(...) Roberto Vannacci è il messia dei filorussi. Le sentinelle di Mosca guardano alla sua operazione politica con grande interesse e trasporto. La sostituzione di Matteo Salvini nel loro cuore e in quello dei sovranisti italiani passa anche da qui. Da un rapporto che potrebbe diventare quasi esclusivo con il regime di Vladimir Putin.
Per esplorare il fenomeno Vannacci bisogna ricostruire la rete dei filoputiniani che si sta strutturando su tutto il territorio nazionale attraverso le diramazioni de Il mondo al contrario, il movimento politico nato attorno alle tesi contenute nel libro dell'ex militare eletto eurodeputato da indipendente nelle liste della Lega, e da cui dovrebbe generarsi il suo futuro partito. «Non c'è dubbio – conferma Marco Belviso, coordinatore per il Nord Est – che la componente militare dell'associazione e altri, tra i fondatori, si sentano molto vicini alle posizioni della Russia».
Marco Belviso roberto vannacci
E d'altronde il primo a non nasconderlo, oltre a Vannacci, è il tenente colonnello Fabio Filomeni, autore del libro Morire per la Nato? e presidente del movimento di seguaci del generale creato nell'agosto 2023. A margine dell'intervista con questo giornale il tenente colonnello ha spiegato che «si dovrebbe capovolgere la prospettiva e guardare la storia della guerra in Ucraina dal punto di vista di Mosca». È la Nato ad essersi allargata, «inglobando Paesi che erano nell'orbita dell'ex Urss», fino a diventare una «minaccia» per l'esistenza stessa della Federazione russa.
roberto vannacci
È un'argomentazione che rispecchia alla lettera la propaganda del Cremlino. E che attrae una parte trasversale dell'opinione pubblica italiana, estremisti di destra, ex ufficiali, ex diplomatici, pacifisti e vecchie conoscenze della politica italiana come Gianni Alemanno, oggi leader di Indipendenza!
Nell'organigramma de Il mondo al contrario si trova un'abbondante rappresentanza di chi non teme di schierarsi dalla parte di Putin. Tra i più attivi c'è Vittorio Gigliotti, che nell'organizzazione di Vannacci è il responsabile per il Sud. Attenzione, perché da questo nome si dirama un network molto ampio. L'associazione ispirata alle fatiche letterarie del generale nasce per volontà di Filomeni esattamente anno fa, e viene battezzata in Calabria, a Lamezia Terme.
FABIO FILOMENI
A curare l'evento è Gigliotti, con una sua associazione, Cantiere Laboratorio, incubatrice di battaglie politiche a favore di partiti di estrema destra, come Forza Nuova e Fiamma Tricolore, ma soprattutto piattaforma che veicola messaggi a favore della Russia descritta come «motivo di speranza» per una parte di mondo «soprattutto in termini valoriali con la difesa della famiglia come baluardo della società, della cultura e delle radici cristiane». Ieri il governo di Putin ha varato un decreto, ispirato alla studentessa italiana apparsa in tv alla corte del capo del Cremlino, per dare asilo a chi non si riconosce nella democrazia liberale e rifiuta gli omosessuali: «La Russia è stata ufficialmente dichiarata l'arca della salvezza dal male globalista» ha esultato l'ideologo nazionalista Alexander Dugin.
vittorio gigliotti
Sono argomenti che un tempo erano sulla bocca di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini. Ma nei corsi e ricorsi storici si trova sempre qualcuno più a destra che è in grado di portarli avanti.
Per esempio, Bruno Spatara, ex Forza Nuova ed ex Casapound, oggi segretario nazionale del Movimento, anche lui di Lamezia. In Calabria, Vannacci e Filomeni tornano spesso. Lo hanno fatto per presentare i loro libri. E in ogni occasione c'è di mezzo Gigliotti, che nel frattempo è diventato presidente della IACRAI, acronimo di "Italia, Abkhazia, Congo, Russia, Africa e India", una realtà pseudo-diplomatica collegata all'Associazione Europa-Abkhazia, fondata da Vito Grittani, autodefinitosi ambasciatore della Repubblica separatista e filorussa della Georgia, riconosciuta a livello internazionale solo da Venezuela e Siria.
michelangelo rosso
Grittani ha anche guidato la delegazione dei cosiddetti osservatori che avrebbero dovuto legittimare il voto farsa per l'annessione alla Russia delle regioni ucraine di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Lugansk. Attività che, prima dell'attacco scatenato nel febbraio 2022, coinvolgeva in Crimea anche esponenti di Fratelli d'Italia e della Lega.
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Ma a bordo de Il mondo al contrario ci sono anche altre figure collegate a Mosca e con un passato nella Lega salviniana. Il primo è Michelangelo Rosso, coordinatore per l'estero del movimento. Ha sposato una romena e si è trasferito in Romania dove ha fondato un mangimificio. Lo raggiungiamo al telefono, da Cuneo, sua città d'origine, dove si trova in vacanza. Prima accetta di parlare, poi ci invia un messaggio su whatsapp per avere le domande scritte.
ROBERTO VANNACCI - FABIO FILOMENI
Gli interrogativi sui link con il Cremlino cominciano a preoccupare Vannacci e Filomeni. L'ordine è di non parlare. Rosso ha sempre sostenuto la necessità di riaprire a Putin e riallacciare le buone relazioni con Mosca. E come lui continua a sostenerlo Michele Pulpito, che per Vannacci ha assunto il ruolo di ufficiale di collegamento con la Russia, dove vive e dove lavora come rappresentate per la Sacmi, azienda leader nei macchinari per l'industria della ceramica. È il coordinatore del Mondo al Contrario per la Federazione.
Ruolo che aveva già rivestito per Salvini, come responsabile della Lega nel mondo – Russia (come Francesco Alleva, un tempo leghista e oggi uomo del generale in Ungheria). Lo si trova intervistato più volte da Spuntik, una delle agenzie della propaganda che l'Unione europea ha chiuso per disinformazione dopo l'inizio della guerra. Mentre sui suoi canali social, in russo e in italiano, è ancora visibile il post in cui rilanciava un'intervista all'ex ambasciatore Sergio Romano. Questo il titolo: «L'Europa esca dalla Nato. Serve solo all'America». —
michele pulpito ROBERTO VANNACCI - FABIO FILOMENI LOGO GLI AMICI DEL NORDEST PER VANNACCI