Monica Serra per www.lastampa.it
PAOLO STORARI
L’ultimo atto dello scontro in procura si è tenuto al quarto piano del Palazzo di Giustizia, nell'aula "rossa" blindata dai carabinieri. Dalle 9 del mattino fino a sera, la prima commissione del Csm in trasferta a Milano, ha visto sfilare alcuni dei protagonisti della bufera e molti dei loro colleghi, mentre a Brescia, il gip Andrea Gaboardi, firmava l’archiviazione delle indagini aperte sul procuratore in pensione Francesco Greco: l’unico, almeno per il momento, a uscire indenne dai fascicoli penali aperti sui magistrati milanesi coinvolti nello scontro nato attorno alla gestione dei verbali di Piero Amara sulla presunta Loggia Ungheria e delle vicende Eni.
FABIO DE PASQUALE SERGIO SPADARO
Accanto alle indagini penali, che stanno facendo il loro corso, la prima commissione del Csm ha avviato un procedimento di incompatibilità ambientale, ex articolo 2, per valutare se la presenza a Milano di alcuni magistrati, travolti dalla bufera, possa intaccare la serenità delle attività della procura e dei giudici. Il giudizio non ha nulla a che vedere con i profili di colpa, che saranno valutati in altra sede.
PAOLO STORARI
A seguito dell’attività preistruttoria svolta con le audizioni dei procuratori aggiunti e del procuratore in pensione, Greco, a Roma, a rischiare il trasferimento sono il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e il sostituto Paolo Storari. Proprio loro sono stati i primi ad essere ascoltati, per tre ore ciascuno e in presenza dei loro difensori, dalla commissione, presieduta da Alberto Maria Benedetti, con relatore Nino Di Matteo. Entrambi hanno risposto a tutte le domande, si sono difesi punto per punto, e hanno prodotto documentazione a supporto delle loro parole.
FABIO DE PASQUALE
I comportamenti contestati a De Pasquale ruotano attorno alla gestione del processo Eni Nigeria, poi finito con l’assoluzione di tutti gli imputati, a partire dalla denuncia a Brescia del presidente del collegio giudicante Marco Tremolada, già sentito dal Csm. Quelli contestati a Storari partono invece dalle dure parole pronunciate contro di lui a Roma dal procuratore Greco che lo avrebbe accusato di aver svolto delle contro indagini nel corso del processo Eni, e di aver gettato discredito sulla procura di Milano.
cerimonia di commiato per francesco greco 6
Dopo di loro è stato ascoltato il procuratore aggiunto Alessandra Dolci (a capo della Direzione distrettuale antimafia, il dipartimento in cui di recente si è trasferito Storari), il procuratore facente funzioni Riccardo Targetti e alcuni tra i più anziani pm dei vari dipartimenti. I verbali sono stati segretati. Le audizioni andranno avanti a Roma il 7 febbraio.