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    VE LO RICORDATE? E’ IL MIGLIOR MARCATORE ASSOLUTO DELLA SERIE B (DIETRO DI LUI CACIA, CARACCIOLO), OGGI SI E’ BUTTATO SUL GOLF E FA IL COMMENTATORE PER DAZN: “L’ETICHETTA DI BOMBER DI CATEGORIA NON MI DISTURBA PER NULLA. SOLO 14 PARTITE IN A? ME LA MERITAVO…IN B SONO BENALI E MESSIAS I TALENTI DA SCOPRIRE”


     
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    Matteo Brega per la Gazzetta dello Sport

    Stefan Schwoch Stefan Schwoch

    «Quando mi sveglio solo con il mal di schiena è tutto ok: sarà una gran giornata!». Stefan Schwoch abbraccia con ironia la cifra tonda dei 50 anni. Domani festeggerà con famiglia e amici a Vicenza. Lui, il miglior marcatore assoluto della Serie B con 135 gol (considerando la stagione regolare, +1 su Daniele Cacia) sarà questa sera a Cittadella per commentare la gara contro il Cosenza per Dazn.

     

    Partiamo proprio da questa Serie B: cosa non si aspettava, nel bene e nel male?

    «Non mi aspettavo un Pordenone così in alto in classifica.

    Non mi aspettavo le difficoltà di Cremonese e Frosinone».

    A livello individuale per chi spendiamo un pensiero?

    «Dico Benali e Messias».

     

    Chi le ha fatto vedere il miglior calcio?

    «Pordenone e Crotone. Aggiungo che a sprazzi mi è piaciuto anche il Chievo».

     

    Pensava che dopo la finale playoff il Cittadella cambiasse filosofia?

    «No e sono d' accordo che non l' abbia fatto».

     

    Stefan Schwoch Stefan Schwoch

    Il Benevento può andare in fuga?

    «È presto per fare bilanci. Inzaghi ha una squadra fornitissima e lui è bravo a farla rendere».

     

    Da ex bomber, gli attuali capocannonieri sono Iemmello e Marconi: come li giudica?

    «Iemmello aveva solo bisogno di riacquistare un po' di serenità dentro e fuori dal campo dopo Foggia. Marconi è esploso tardi, ma lo ricordo con qualità fin da più giovane».

     

    A proposito di gol, lei si ricorda tutti i 135 segnati?

    Stefan Schwoch Stefan Schwoch

    «Assolutamente no! Ma da quando me lo hanno fatto notare mi farebbe piacere tenerlo questo primato. Mi ricordo quello della promozione in A con il Napoli a Pistoia e quello con il Vicenza contro il Verona, al volo».

     

    È sempre stato attaccante?

    «Solo a Ferrara con il tecnico Nello Santin mi proposi io di giocare terzino sinistro. Ma perché ero giovane...».

     

    Nel suo ruolo si sbaglia molto: si ricorda la rubrica del "Pippero" di "Mai dire gol"?

    «Mai entrato in quella galleria per errori! (ride, ndr)».

    È mai andato a giocare malvolentieri in un club?

    «No, semmai me ne sono andato sempre malvolentieri».

    Ci sono presidenti che l' avrebbero voluta?

    «Preziosi, Cellino e Vigorito».

     

    Le sarebbe piaciuto...?

    «Al Genoa».

    Ovunque è stato, le hanno voluto bene: c' è un segreto?

    «Ho cercato di vivere sempre le città in cui giocavo, di non isolarmi. Noi siamo privilegiati, ci pagano per stare in forma. E per questo dobbiamo avere rispetto dei tifosi».

     

    Qualche "vaffa" lo ha preso?

    «Più di uno, dai tifosi e tra compagni».

    Stefan Schwoch Stefan Schwoch

     

    Le manca aver giocato solo 14 partite in A?

    «Sì perché la meritavo».

    La disturba l' etichetta di bomber della B?

    «Per nulla».

     

    Cosa la infastidisce?

    «Il non saper o voler affrontare le persone guardandole negli occhi».

     

    Quando non veniva schierato chiedeva spiegazioni?

    «Mai fatto e non capisco quelli che lo fanno. Una volta un allenatore mi disse: "Domani non sei tra i titolari, ma se vuoi giocare ti metto...". Non giocai».

     

    Ma lei gioca ancora con gli amici?

    Stefan Schwoch Stefan Schwoch

    «Troppi dolori, non gioco più.Meglio il golf, handicap 7».

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