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"Ci furono voti molto strani nel Pallone d'Oro 1987, continuo a non capire cosa successe". Paulo Futre, ex stella di Atletico Madrid e Porto che ha al suo attivo anche una sfortunata esperienza italiana con le maglie di Reggiana e Milan, racconta ai microfoni del Mundo Deportivo uno dei suoi più grandi rimpianti da calciatore:
"In quell'anno firmai con l'Atletico Madrid dopo aver vinto la Coppa dei Campioni con il Porto. Segnai negli ottavi, nei quarti, in semifinale e in finale, fu la stagione migliore della mia carriera, pensavo di vincere il Pallone d'Oro e invece lo vinse Gullit, appena arrivato al Milan dal campionato olandese".
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Futre chiuse secondo alle spalle del "Tulipano nero", e la cosa ancora non gli va giù: "Ruud è stato un fuoriclasse da più Palloni d'Oro, ma quell'anno aveva vinto soltanto il campionato olandese. Si diceva che Berlusconi lavorò tanto per far vincere il trofeo a una delle sue stelle, ci furono voti strani: un giornalista portoghese non mi ha mai spiegato il perché del suo voto basso".
Un dubbio che Futre ha a distanza di anni. Per ironia della sorte, il lusitano finì poi a giocare proprio nel Milan nella stagione 1995-96, senza mai trovare spazio, dopo un anno e mezzo particolarmente tormentato con la Reggiana, complice un terribile infortunio al ginocchio che lo mise ko nel giorno del suo esordio italiano nel novembre 1993, qualche minuto dopo aver segnato al debutto contro la Cremonese.
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