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    VIA DA VEGAS: POCHE LUCI E MOLTE OMBRE SUL PRESIDENTE CONSOB – HA GESTITO (MALUCCIO) LA CRISI FINANZIARIA CON LO SPREAD ALLE STELLE, E POI QUELLA BANCARIA – HA IMPOSTO MULTE AGLI ISTITUTI PER 22 MILIONI: MA LA META’ NEGLI ULTIMI QUATTRO MESI – LA BORSA E’ RIMASTA PICCOLA


     
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    1 - CONSOB, 7 ANNI IN DIFESA. IL RISPARMIO TRADITO

     

    Alessandro Puato per “L’Economia - Corriere della Sera”

     

    Spread Spread

    Quando s' insediò operativamente, nel 2011, Giuseppe Vegas aveva un' idea ben chiara in testa: «Il filo conduttore del nostro lavoro in Consob è fare del mercato finanziario uno strumento utile e amichevole per i risparmiatori e le imprese», dichiarò. A sette anni di distanza il presidente della Commissione nazionale per le società e la Borsa, l' Authority che vigila su banche e società quotate, dovrà trarre la conseguenza che il risultato è ancora lontano.

     

    Oggi terrà la sua ultima relazione in Piazza Affari, ultima occasione per incontrare la comunità finanziaria. Il suo mandato scade in dicembre dopo sette anni complicati. Partiti con la crisi del debito sovrano Ue (spread Btp-Bund a 575 punti nel 2011, ora 175) e proseguiti con casi bollenti: come il crac Fonsai e la successiva fusione in Unipol, con conseguenze giudiziarie pesanti per i Ligresti; lo scioglimento del patto Telco in Telecom fra Mediobanca, Intesa, Generali e Telefonica, che di fatto ha aperto le porte poi alla francese Vivendi; le battaglie fra Salini e Gavio per Impregilo, vinta dal primo, e fra Finmeccanica e Hitachi per Ansaldo Sts, ancora in corso.

    ligresti salvatore ligresti salvatore

     

    Sono finiti con l' effetto disastroso sui risparmiatori del bail in, il salvataggio interno delle banche dove l' Italia ha fatto da cavia in Europa con il decreto a effetto retroattivo sui bond subordinati, da Vegas pubblicamente criticato.

     

    Designato nel novembre 2010 - era viceministro all' Economia con il governo Berlusconi, prima ancora sottosegretario alle Finanze con Dini -, Vegas fu salutato da commenti bipartisan (persino Bersani, allora segretario del Pd, criticò il metodo ma lodò l' uomo), ma ora dovrà ancora difendersi dalle accuse di avere tutelato poco il risparmio. Traccerà il bilancio del periodo che ha visto la Consob sotto attacco, nella seconda presidenza «lunga» dopo Lamberto Cardia.

     

    NEL SEGNO DEI BOND

    giuseppe vegas giuseppe vegas

    Milanese, laurea in giurisprudenza, nato politicamente con il partito liberale e poi senatore del Popolo della Libertà (connotazione che gli è pesata, da tecnico dei conti pubblici), Vegas porta Consob al passaggio di consegne e segnala una Borsa ancora piccola e gli scenari del fintech, la finanza tecnologica: pagamenti e investimenti via app sono ritenuti un punto strategico, da monitorare. Ma questa presidenza è stata segnata dal risparmio tradito, bomba anche politica degli ultimi anni. Siamo intervenuti dove abbiamo potuto, è il bilancio.

     

    È di mercoledì 3 maggio la mega multa Consob da 9,14 milioni alla Popolare di Vicenza per violazioni commesse dal vertice (in testa l' allora presidente Gianni Zonin) tra il 2011 e il 2015. Conclusione di un' ispezione del 2015-2016, arriva ora per tempi tecnici, spiegano, ed è pari alla metà delle sanzioni comminate in tutto il mandato alle banche. Multe per 22,286 milioni, 5,8 milioni al Montepaschi. Il grosso è nei primi quattro mesi di quest' anno: 9,232 milioni, contro i 6,17 milioni del 2014 e i 3,6 milioni del 2015. Sono stati sanzionati in sette anni 466 esponenti aziendali con 66 provvedimenti. Ora ci si aspetta una multa anche a Veneto Banca. Alla quale, così come alla Pop Vicenza, la stessa Authority diede l' ok per la quotazione in Piazza Affari (poi bocciata dal mercato) .

    zonin popolare vicenza zonin popolare vicenza

     

    La dimensione della Borsa, invece, è l' altro tema. Che Piazza Affari diventasse il punto d' incontro fra le aziende e i capitali è stato il mantra di Vegas. Ma nonostante gli sforzi la Borsa Italiana resta piccola: un cruccio. Se nel 2011 erano 257 le società quotate sul mercato principale, al 31 dicembre scorso erano scese a 234. Procede però il progetto Più Borsa, lanciato da Vegas, ed è ritenuto un successo il debutto di tante società in Elite, la piattaforma delle possibili matricole che è stata anche fucina di idee poi diventate legge, come per le azioni a voto plurimo o la soglia variabile dell' Opa.

     

    IL NODO DELLA SUCCESSIONE

    l passaggio del testimone è poi l' altro elemento, perché questione da risolvere in fretta. Il potere di designazione del presidente Consob è esclusiva del presidente del Consiglio, la nomina poi spetta al presidente della Repubblica e deve passare alle Camere per un parere non vincolante.

    mattarella e gentiloni mattarella e gentiloni

     

    Il processo va iniziato in tempo utile: sarà uno dei dossier del premier Gentiloni, a meno di elezioni anticipate che possono determinare un ritardo (e lasciare la Consob sotto organico senza due teste, visto che dopo le dimissioni di Paolo Troiano il collegio è di nuovo incompleto). Toccherà al successore gestire novità come la Mifid 2 e il Regolamento sui documenti informativi chiave (i prospetti Kiid) per i prodotti finanziari. Più trasparenza, almeno sulla carta.

     

    Altra incognita è il possibile accorpamento delle Autorità di vigilanza europee, Eba, Esma ed Eiopa, nella super Esma contraltare della Bce che rivedrebbe il ruolo di Consob. Per il resto è il bilancio di un mandato che lascia pochi margini di soddisfazione, durante il quale la Consob ha avuto anche frizioni con Banca d' Italia e Abi: con la prima per l' impatto effettivo della direttiva europea sulla risoluzione delle crisi bancarie. Con l' Associazione dei banchieri perché sollecitò Consob a pubblicare più in fretta la Raccomandazione per la vendita degli strumenti finanziari, che impone alle banche di chiarire i rischi di bond e azioni (e riduce i contenziosi).

    PIAZZA AFFARI BORSA MILANO PIAZZA AFFARI BORSA MILANO

     

    Fra i punti segnati, oltre alla semplificazione normativa della stessa Consob, Vegas può rivendicare il regolamento tra parti correlate del 2011, per diradare i conflitti d' interesse. E l' Arbitro finanziario nato quest' anno per le contese con i risparmiatori : oltre 600 ricorsi da gennaio.

     

    2 - IL LUNGO ELENCO DELLE OCCASIONI PERSE

     

    Fabrizio Massaro per “L’Economia - Corriere della Sera”

     

    È stato il presidente dell' autorità di vigilanza sulla Borsa negli anni della grande crisi. Ed è proprio sulla gestione della crisi l' appunto maggiore che i critici muovono a Giuseppe Vegas, in procinto di lasciare a fine anno dopo sette anni: non aver fatto percepire l' Authority come un organo cui i risparmiatori potevano guardare per la tutela effettiva dei loro diritti. Complice anche una regolamentazione non adeguata ai tempi, la Consob è spesso parsa arrivare quando ormai i buoi erano scappati, con precisione burocratica ma inefficace dal punto di vista della protezione sostanziale.

     

    PROSPETTI ILLEGGIBILI

    protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 11 protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 11

    Il caso di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti, CariFerrara, le quattro banche saltate a fine 2015, e delle loro obbligazioni subordinate collocate alla clientela è stato esemplare: oltre 12 mila risparmiatori pensavano di aver investito nel classico bond bancario senza rischio e invece con l' entrata in vigore della direttiva Ue sul bail in si sono ritrovati in mano una mina che è esplosa all' improvviso. Naturalmente non era colpa della Consob.

     

     Anzi, i rischi della sottoscrizione di quei bond erano stati ben evidenziati nei prospetti informativi con tutte le prescrizioni del caso: carattere in grassetto e nelle prime pagine. Ma sta proprio qui il vulnus, come ha riconosciuto lo stesso Vegas: i prospetti informativi sono precisi ma di fatto inutili perché illeggibili, se non altro per le enormi dimensioni (mille pagine per l' aumento di capitale di Veneto Banca, circa 1.500 Unicredit).

    CANTONE RENZI CANTONE RENZI

     

    Forse avrebbero potuto giovare alla maggiore comprensione dei rischi gli «scenari probabilistici», cioè l' analisi matematica sulle possibilità che un investimento possa nel futuro rivelarsi in perdita: ma la commissione di Vegas ha eliminato nel 2011 l' obbligo di riportare tale calcolo nei prospetti, anche perché sulla sua attendibilità il dibattito tra gli esperti è ancora aperto. Secondo i critici di Vegas però si è privato il risparmiatore di uno strumento che offriva un' indicazione sintetica sulla misura del rischio di un investimento, sotto forma di un valore percentuale: «Hai il 70% di probabilità di perdere i tuoi soldi».

     

    IL CASO CANTONE

    CARLO CALENDA CARLO CALENDA

    È stato anche per le polemiche sul crac delle quattro banche se gli arbitrati per risarcire i risparmiatori truffati sono stati affidati dal governo Renzi non a Consob o Bankitalia, ma all' Autorità Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone. E non è una coincidenza che due esponenti del governo Renzi come Carlo Calenda e Enrico Zanetti abbiano chiesto le dimissioni di Vegas.

     

    La gestione «personalistica» della commissione è stato un altro degli aspetti più discussi dell' era Vegas, che già aveva attirato critiche per le modalità della sua nomina, passato direttamente dalle stanze del ministero del Tesoro in cui era viceministro di Giulio Tremonti a quelle dell' Authority. Ma anche la gestione personalistica non dipendeva di per sé dal presidente quanto dal fatto che l' organo collegiale (di tre membri, riportati nel 2015 a cinque) non venisse integrato nei componenti dai vari governi che hanno lasciato vacanti le poltrone di commissario.

     

    CARLO CIMBRI CARLO CIMBRI

    Ma Vegas ha accentrato ancora di più la guida di Consob, anche nelle nomine dei dirigenti interni e nelle decisioni. Tra i casi più clamorosi, il suo voto in commissione fu decisivo (di fronte al voto contrario di Michele Pezzinga e all' astensione di Paolo Troiano) nel non chiedere a Unipol indicazioni più dettagliate. I provvedimenti sanzionatori adottati nei confronti delle banche dalla Consob dal 2011 al 30 aprile scorso: in quattro mesi multe per 9,232 milioni tagliate sul suo portafoglio di titoli strutturati durante la contesa per Fon sai, una richiesta che avrebbe potuto cambiare il corso della partita e che era considerata necessaria dai funzionari interni.

     

    MATTEO ARPE MATTEO ARPE

    Anche nel caso Montepaschi la Consob si è attirata forti critiche per la gestione dei derivati Alexandria e Santorini. Dapprima insieme con Bankitalia e Ivass ha autorizzato la scrittura in bilancio «a saldi aperti» di quelle operazioni esotiche, salvo poi nel 2016 chiedere la correzione dei bilanci in quanto derivati, circostanza ormai nota a tutti.

     

    montepaschi mussari montepaschi mussari

    Un altro scivolone della Consob si è avuto nello scontro legale con il banchiere Matteo Arpe - con cui forti erano state le polemiche ai tempi delle opa su Fonsai - per una vicenda di presunta manipolazione del mercato. Arpe non solo ha avuto ragione ma ha anche costretto l' authority a riscrivere il procedimento sanzionatorio per mancanza dei requisiti di «equità, imparzialità e contraddittorio». In quell' occasione Arpe aveva anche contestato a Vegas di avere «anticipato» nella relazione 2014 l' accertamento degli illeciti amministrativi a suo carico, sebbene l' iter fosse ancora in corso. Un altro colpo alla «terzietà» della Consob.

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