Dagoreport
giorgia cardinaletti foto di bacco
Venerdì Santo la Via Crucis ha avuto due protagonisti: Giorgia Cardinaletti e Orazio Coclite. A loro la regia Rai ha dedicato primi piani continui, mentre i profughi che portavano la croce lungo le 14 stazioni non sono stati quasi mai inquadrati così come la folla che ha seguito devotamente, con una candela accesa in mano, il sacro rito.
In Vaticano si chiedono che senso abbia aver montato così fortemente due personaggi insignificanti per la quasi totalità del miliardo e mezzo di spettatori che seguono l'evento del Colosseo, trasmesso in mondovisione, tramite oltre sessanta network.
ORAZIO COCLITE
Non è stata molto apprezzata l'enfasi con cui la Cardinaletti si è subito adeguata allo stile "pompier" con cui Orazio Coclite, per motivi ignoti (era un dipendente della defunta Radio Vaticana), ha fatto il dominus di una onerosa trasmissione generosamente finanziata dalla Rai: è lui che indice le riunioni preparatorie dell'evento in nome di non meglio identificati "ambienti vaticani".
La Cardinaletti viene addirittura data in pista per ruoli dentro la comunicazione vaticana, anche se tale cooptazione avverrebbe per conto di monsignor Fisichella in vista dell'anno santo del 2025 oppure per conto dei ciellini che hanno occupato quasi tutte le strutture informative delle televisioni italiane.
giorgia cardinaletti