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    I NUOVI MOSTRI DELLA LAGUNA? I TROLLEY! - VENEZIA METTE AL BANDO I VALIGIONI RUMOROSI: TROPPO INQUINAMENTO ACUSTICO. DAI RUOTINI DANNI ANCHE AI “MASEGNI” DELLA PAVIMENTAZIONE - PER CHI SGARRA MULTE FINO A 500 EURO


     
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    Massimo Guerretta per “la Stampa

     

    commissario Zappalorto commissario Zappalorto

    Il Redentore, Capodanno, la Regata Storica e il Carnevale. Nei giorni in cui Venezia si trasforma in un caleidoscopio di rumori - e ben ci sono abituati i veneziani stessi - non resta altro da fare se non alzare il volume della tivù o andare a dormire il più tardi possibile, per dribblare il caos. Meno facile, invece, è abituarsi durante tutti gli altri giorni dell’anno a quel rollio continuo.

     

    Quel rumore di carretti, di ruote che strisciano, sgommano, saltano, sbattono. I trolley, questi nemici dell’udito, tornano a far parlar di sé. Ci aveva provato prima Cacciari – l’ex sindaco firmò un’ordinanza che vietava il passaggio di carretti e valigie con ruote sul ponte di Calatrava, controlli impossibili per i vigili – ora il tentativo spetterà al commissario prefettizio, in sella dopo il ruzzolone di Orsoni. Ha appena dichiarato guerra aperta alle appendici di ogni turista. Anzi, alle loro ruote di plastica piena, dura. Plastica divenuta insopportabile.
     

    Cacciari Orsoni Cacciari Orsoni

    Mai più turisti con valigie rumorose che strisciano sugli antichi «masegni» di Venezia, deroga invece per i veneziani stessi, soliti a usare proprio i carretti, a «sfregiare» i ponti: la rivoluzione partirà da maggio (prima dell’insediamento del nuovo sindaco, quindi), per chi sgarra multe fino a 500 euro.

     

    Vittorio Zappalorto vuole far approvare un’ordinanza anti inquinamento che rivoluzionerà la mobilità in centro storico, obbligando turisti a utilizzare esclusivamente valigie con ruote di gomma, gonfiate ad aria. Di più: i dirigenti del settore edilizia, tra il serio e il faceto, auspicano che «qualche produttore di valigie inventi il modello Venezia». 
     

    D’altronde basta scendere dagli scalini della stazione di Santa Lucia per rendersi conto di quel brulicare di persone con i valigioni – 27 milioni di turisti all’anno, secondo le stime - che attentano all’udito e che cercano di fare l’impossibile per evitare di pagare i 7 euro a tratta, costo quasi proibitivo del vaporetto, per muoversi in città.

     

    MASEGNI VENEZIA MASEGNI VENEZIA

    «Venezia è il più grande monumento al mondo – ricorda Zappalorto – dobbiamo quindi gestire la tutela dei luoghi pubblici, come ponti e calli, e il crescente inquinamento acustico di una città che sposta merci ed effetti personali senza automobili, ma con mezzi a ruota a spinta». L’obiettivo è di evitare che gli urti continui rompano i «masegni», le maxi mattonelle in pietra d’Istria su cui si cammina in centro storico, e i ponti che solcano i canali.
     

    Banditi, dunque, i trolley con ruote in gomma piena e quelli di plastica perché fanno troppo rumore e troppi danni. Che il problema sia reale, comunque, è dato dallo stato del ponte di Rialto: i tecnici che stanno lavorando al restauro non hanno potuto non notare i segni del passaggi di trolley e carretti.
     

    TROLLEY TROLLEY

    La nuova disposizione verrà inserita nel regolamento edilizio municipale e non varrà per i residenti. Il commissario ha nel mirino non solo i turisti, ma anche i carretti di hotel e supermercati, di operatori del trasporto merci e delle lavanderie: il commissario ricorda che non mancano le segnalazioni dei «numerosi cittadini che hanno sottolineato il grave disagio legato alla movimentazione in orari acusticamente protetti dalla legge».
     

    Alla fine della fiera, a rimetterci, potrebbero non esserci solo i turisti, ma anche i vigili urbani, in una sorta di contrappasso del supplizio di Tantalo: la polizia municipale dovrebbe quindi controllare tutti i croceristi diretti in Marittina e migliaia di turisti diretti verso gli hotel.

     

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