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    VENEZIAPOPPIN’ - MENO MALE CHE C’È TWITTER A TENERE VIVO IL FESTIVAL - FESTE PUNITIVE, SQUALLIDE O CON L’URAGANO - VERDONE GIURATO SUPERSTAR: “DAVID LYNCH ERA PIÙ CACIARONE, QUA SONO TUTTI INTELLETTUALISSIMI”


     
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    1. UN PICCIONE SUL RAMO CHE VALE UN LEONE, IRRIFERIBILI SMS ALLE FESTE

    Anselma Dell’Olio per “Il Foglio

     

    viggo mortensen twitter mirror a venezia viggo mortensen twitter mirror a venezia

    Tradizionale pranzo con Barbera e Baratta con i giornalisti al casinò. Classici pronunciamenti e statistiche della dirigenza per dimostrare che questo è il miglior festival possibile, de ‘sti tempi. Affluenza piatta ma con questi chiari di luna non calare è già una vittoria, dice Barbera, soave e sabaudo. Ottima pappa a base di pesce e buoni vini S. Niccolò, a cura dello chef Tino Vetturello e i primi goody bag della Mostra: occhiali da sole Persol e due prodotti L’Oréal.

     

    Alla domanda sul Lido morente oggi e come rilanciarlo, Baratta, che mangia pane e volpe, racconta la battuta del conte Volpi, fondatore della Mostra. Si discuteva tra imprenditori se collocare il Festival alla Giudecca. Il conte, nel 1932: “La fasemo al Lido perché l’è un po’ straca”.

    twitter mirror il cast di revivre a venezia twitter mirror il cast di revivre a venezia

     

    Non mancano le feste, ma spesso sono punitive. “Une fête, une île”, al St. Regis all’isola San Clemente prometteva bene. Offerta dall’Unifrance con Variety e il gruppo Starwood, garantiva squisitezze firmate, champagne a fiumi, un evento di prestigio per festeggiare la Mostra e il cinema francese. Finito tardi il lavoro, visto il moto ondoso crescente e appurato che i motoscafi messi a disposizione erano a pagamento dell’invitato, si va a nanna.

     

    A mezzanotte scoppia l’uragano, i water taxi sono fermi altrove, e moltissimi ospiti in pompa magna fradici sono rimasti bloccati sull’isola fino alle 3.30. Buona la cena seduta di Sky per la nuova gustosa serie tratta dal bestseller di Elizabeth Strout, “Olive Kitteridge” starring Frances McDormand, qui per il premio Persol e la promozione. Arriva in tuta di seta nera e comode Birkenstock. Il marito Joel Coen lascia a Frances i riflettori e resta a debita distanza. Si scodinzola per la coppia di “Fargo”, ironica, artisti veri e comfortable in their skin, habitués dei mitici brunch di Jacquie e Antonio Monda a New York.

    twitter mirror il cast della trattativa a venezia twitter mirror il cast della trattativa a venezia

     

    La festa di Grazia per “Nimphomaniac 2” era in agenda, ma arriva un sms da colleghi che è “di uno squallore mai visto”, e saputo da altre che all’una sono state buttate fuori, si corre in cuccia. Ma che c’entra il tosto film d’essai di Lars von Trier sulla sexual addiction con una testata per ragazze cresciute tutta profumi, trucchi e “must” di stagione?

     

     

    2. LIDO IN MOSTRA

    Arianna Finos per “La Repubblica

     

    POLEMICA IN AGGUATO

    Con Sabina Guzzanti sbarca al Lido la polemica. La trattativa non è in concorso ma è comunque l’evento della giornata.

    thelma schoonmaker twitter mirror a venezia thelma schoonmaker twitter mirror a venezia

     

    TRADUZIONI

    Il documentario Me ne frego di Vanni Gandolfo affronta la bonifica linguistica fatta dal fascismo. La missione, tradurre le parole straniere in vocaboli nazionali. Così il bar diventa “mescita”, il toast è una fetta di “pantosto”. Avere un flirt si trasforma in “fiorellare”.

     

    LA MOSTRA VA

    Il presidente Paolo Baratta fa i conti: due milioni dagli sponsor del cinema, 7,5 milioni dallo stato, 1,4 dalla vendita dei biglietti. Il suo mandato scade a fine dicembre 2015, qualcuno lo indica come futuro candidato sindaco di Venezia, ma lui nega: «Come dice Cacciari, una persona di 75 anni è bene che non sia considerata, e ha ragione».

    stellan skarsgard twitter mirror a venezia stellan skarsgard twitter mirror a venezia

     

    TROPPO AMORE PER VERDONE

    Carlo Verdone, giurato e premiato con il Bresson (che ha dedicato al padre e critico Mario) vive sotto assedio dei fan assetati di selfie e autografi che nemmeno Al Pacino. L’attore e regista confessa: «Vent’anni fa ci divertivamo di più, David Lynch era più caciarone, Vargas Llosa era divertente. Questi sono tutti intellettualissimi. Il presidente Desplat è fantastico».

     

    LA LEONESSA DI SCORSESE

    Thelma Schoonmaker aggiunge ai tre Oscar vinti il Leone d’oro alla carriera, per la prima volta consegnato a un artista del montaggio. Martin Scorsese invia alla cerimonia un videomessaggio: «Per me ogni film è una guerra, un atto d’amore, un travaglio. E tu Thelma sei la guerriera più appassionata al mio fianco».

     

    scmarcio ferrari e i produttori de la vita oscena scmarcio ferrari e i produttori de la vita oscena

    3. IL TIFO DI VIGGO E I PANNI DI SCAMARCIO: UN FESTIVAL DI TWEET

    Stefania Ulivi per il “Corriere della Sera

     

    Viggo Mortensen ha messo in primo piano la maglia dell’amato San Lorenzo Almagro (passione calcistica che, com’è noto, condivide con Papa Francesco). Michele Riondino si è scarabocchiato un paio di occhialini tondi con il quiz: Chi sono? Stellan Skarsgård fa il malmostoso, Amos Gitai si nasconde dietro le lenti scure. Sono pochi tra gli attori e i registi presenti a Venezia71 quelli che si sottraggono all’invito dell’account twitter della Biennale (@la_Biennale) di partecipare al #TwitterMirror. Ovvero l’autoritratto, eventualmente condito da autografo o altro, nel backstage del Casino. 
     

    michele riondino twitter mirror a venezia michele riondino twitter mirror a venezia

    C’è un racconto parallelo del festival che si sta svolgendo su Twitter. Messaggi e foto per la gioia dei follower inviati a volte dagli staff (vedi i dominatori degli scatti, Emma Stone e Andrew Garfield), spesso da diretti interessati. Grandi utilizzatori di Twitter come Riccardo Scamarcio (@ricscamarcio) che in questi giorni alternava consigli cinefili (Italy in a day di Salvatores e Pasolini di Ferrara i più recenti) a foto di colleghi, selfie con il pubblico e immagini di non troppo invitanti tramezzini, nonché retweet di link legati al festival. O Alessandro Gassmann (@gassmanngassmann) che mescola in bocca al lupo e complimenti per I nostri ragazzi di De Matteo di cui è protagonista a tweet e retweet di cronaca e politica. 
     

    joshua safdie twitter mirror a venezia joshua safdie twitter mirror a venezia

    Notevole anche il twit-reportage di Miranda July (@Miranda_ July) della sua trasferta veneziana con le foto insieme con Lena Dunham, Kate Mara, So Yong Kim e i commenti sui primi passi della Somebodyapp lanciata proprio al Lido. Alex de la Iglesia affida a Twitter la sua dichiarazione di stima per il settantacinquenne Peter Bodganovich («chi è il vecchio tra noi?»). Scott Haze (@scotthaze), attore feticcio nonché amico di James Franco, aspetta il suo arrivo (lo ha diretto in The sound and the Fury ) e intanto posta foto di Al Pacino e impressioni veneziane. Anche Alessia Barela (@alebarela) si affida agli scatti riuscendo nell’impresa di far entrare Pierfrancesco Favino, tutto il cast, i produttori di Senza nessuna pietà più Anna Ferzetti in una sola foto. 
     

    il cast di reality twitter mirror a venezia il cast di reality twitter mirror a venezia

    Attivissimi gli account dei singoli film e delle produzioni che da tempo hanno capito che il tam tam del pubblico vola veloce via Twitter o Facebook e, dunque, è bene esserci. 
    Traffico in possibile aumento nei prossimi giorni: sta per arrivare il twittero compulsivo James Franco, che comunque nell’attesa qualche saluto l’ha già mandato. E la banda di Arance e martello , ovvero quelli di Zoro, che sui cinguettii altrui hanno costruito l’ossatura di Gazebo . 
     

    frances mcdormand e joel coen frances mcdormand e joel coen al pacino twitter mirror a venezia al pacino twitter mirror a venezia barbora bobulova twitter mirror a venezia barbora bobulova twitter mirror a venezia

     

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