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    VENGHINO, ESIBIZIONISTI, VENGHINO! - ARRIVA IN ITALIA IL REALITY "NAKED ATTRACTION", SUL CANALE DISCOVERY+. COME FUNZIONA? SI SCEGLIE IL PARTNER TRA VARI CANDIDATI COMPLETAMENTE NUDI - DALLE CHIACCHIERE DEL CORTEGGIAMENTO SI PASSA AL PIU' RAPIDO GIUDIZIO SU TETTE, CULI E PISELLI - PER LA CONDUTTRICE, LA IENA NINA PALMIERI, E’ UN INNO ALLA "BODY POSITIVITY" MA E' UN'ILLUSIONE: QUANTI PARTNER CON PANZA E ROTOLONI DI CICCIA VERRANNO SCELTI? 


     
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    Ilaria Ravarino per Il Messaggero

     

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    Reality, l'ultima frontiera. Dopo aver scandalizzato quattro anni fa la puritana Inghilterra, sdoganando su Channel 4 la nudità integrale, il format del reality Naked Attraction arriva anche in Italia, a partire dal 14 febbraio: non in chiaro ma a pagamento, sulla nuova piattaforma Discovery+ (inaugurata il 6 gennaio dalla biografia di Elettra Lamborghini Elettra e il resto scompare) con concorrenti, pretendenti e conduzione tutta italiana.

     

    A guidare il gioco - 10 puntate girate in questi giorni a Roma - ci sarà la Iena 44enne Nina Palmieri, già conduttrice 10 anni fa del malizioso Sex Education Show su Fox Life.

     

    IL MECCANISMO

    «Saremo fedeli al format inglese. Lo studio e il meccanismo sono identici assicura il tono sarà ironico, le conversazioni esplicite. Forse saremo un po' più romantici». Certo il romanticismo, in un gioco che si propone di far arrivare al sodo i potenziali partner evitando loro delusioni a letto, non è esattamente la cifra nativa di Naked Attraction.

     

    Il meccanismo del reality prevede due manche per puntata, un selezionatore (vestito) al centro dello studio e sei pretendenti completamente nudi all'interno di cabine colorate, scoperte in tre fasi: si comincia dalle parti intime per proseguire con il busto, il petto e, per ultimo, il viso. L'ultimo che rimane vince un appuntamento con chi l'ha selezionato.

     

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    «È un corteggiamento al contrario, si inizia dal punto in cui di solito si spera di finire - spiega Palmieri - così vedi tutto prima e sei libero da aspettative o delusioni». Esposte, esibite, inquadrate in primo piano e raccontate con schiettezza, le parti intime dei pretendenti (ma nell'ultima fase a spogliarsi è anche il selezionatore) sono le vere protagoniste del programma, «un inno alla body positivity, all'approccio positivo al corpo - dice Palmieri - perché in Naked Attraction Italia ogni corpo è bello a modo suo. Piccolo, grande, grasso, magro, rifatto, tatuato, maschio, femmina, trans o binario. Tutti giocano ad armi pari».

     

    Selezionati su 600 candidati (ma i provini sono in corso), i pretendenti fanno i lavori più diversi, dall'animatore turistico al regista, dall'idraulico al metalmeccanico fino allo studente e giocano solo per il gusto di esserci: come per l'edizione inglese, non è previsto alcun gettone per la presenza.

     

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    E anche se, secondo la conduttrice, «la maggior parte si è candidata per superare complessi e insicurezze», è certamente necessaria una forte carica di esibizionismo per comparire in video nudi: «Il casting è stato complesso e ha coinvolto anche persone avvezze alla nudità, con esperienze di nudismo. Ma non sono la maggioranza».

     

    Provenienti da tutta Italia, «mancano solo le isole», di età compresa fra i 19 anni e i 45 («Ma ai casting si è presentato anche un signore di 74»), i corpi nudi di Naked Attraction Italia, a differenza dell'edizione inglese, saranno soprattutto maschili. Una questione «casuale» e numerica, dovuta alla minore quantità di volontarie, che mette al riparo il programma da pericolose derive machiste.

     

    «Qui sono soprattutto donne a scegliere e a giudicare il corpo degli uomini. E non è un dettaglio da poco: speriamo di contribuire a educare alla sessualità un Paese che ne ha disperatamente bisogno».

     

    Quanto agli uomini, secondo Palmieri il programma avrebbe anche «un valore consolatorio. Il latin lover non è necessariamente un superdotato, l'insieme conta più della dimensione. Il nostro messaggio è: diamo fiducia anche a chi non ha misure extralarge». Anche perché, promette Palmieri, persino la più severa delle selezionatrici finisce per cedere a un valore che nessuno può misurare: «Il fascino di un bel volto e il potere dello sguardo che seduce».

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