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Da gazzetta.it
“Le sconfitte sono dolorose, non si possono spiegare con una sola verità". Gian Piero Ventura, ex c.t. azzurro, ha voluto dare l'addio ai tifosi della Nazionale con una lunga dichiarazione all'Ansa nella quale all'amarezza per la mancata qualificazione al Mondiale aggiunge qualche venatura polemica. Ma, ci tiene a far sapere, "sarò il primo tifoso: al mio successore auguro di riportare l'Italia dove merita".
conte
"Sono stati, e sono, giorni difficili - afferma Ventura in apertura della sua dichiarazione - e di profondo dispiacere: provo una sensazione di incompiutezza dal momento in cui non ho raggiunto il traguardo dei Mondiali. Guidare la Nazionale mi ha trasmesso senso di appartenenza ed orgoglio mai provati prima perché non ci può essere niente di più grande. Ho lavorato con tutto me stesso, con serietà e professionalità: non sono riuscito là dove ero convinto di farcela alla guida di un gruppo di ragazzi che non smetterò mai di ringraziare".
GIAMPIERO VENTURA
"Ho lavorato anche per preparare i più giovani al grande salto che potevano, e possono, ancora fare in modo da arricchire tutto il nostro movimento - aggiunge Ventura - Nel calcio, le vittorie sono sempre il prodotto del merito di tanti. Allo stesso tempo le sconfitte, soprattutto quelle più dolorose, non si possono spiegare con una sola verità: nel momento dell'insuccesso bisogna dare risposte ad una lunga serie di interrogativi".
CONTE
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Un disastro, parola di ex c.t. "Non è un grande momento per il mio Paese. Mancare i Mondiali dopo sessant'anni è un disastro, tutti sanno benissimo quanto sia importante il calcio in Italia. Ma è successo e di sicuro la Federazione deve trovare la soluzione giusta per migliorare questa situazione".
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Antonio Conte, predecessore di Ventura sulla panchina azzurra, commenta dispiaciuto quanto accaduto alla Nazionale e auspica una rapida risalita. Per la panchina azzurra si è fatto anche il suo nome: "Ma penso sia molto difficile in questo momento, non è semplice. Ci sono tante voci ma penso che la Figc debba prendersi il tempo giusto per trovare la giusta soluzione per il calcio italiano".