Monica Scozzafava per corriere.it
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Il sorriso a Massimiliano Allegri non manca quasi mai. Eppure lo scambio di vedute con Spalletti a fine partita ha alzato ancor di più la tensione: si è lamentato, Max, dell’atteggiamento in panchina del suo collega: «Ti devi vergognare — gli ha detto quando il tecnico del Napoli è andato a salutarlo —, hai protestato tutta la partita». Spalletti però in maniera spiccia ha replicato: «Ma che stai dicendo? Io con te ho sempre perso e sono sempre venuto a salutarti, e adesso mi fai la morale?!».
Il toscano ospite lascia perdere e affronta le telecamere. Nonostante una classifica così magra prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Il campionato è lungo, ho visto passi da gigante rispetto alla gara contro l’Empoli, ma evidentemente è un momento in cui ci va male. Capita che un episodio sfavorevole ti cambi l’inerzia della partita, tutto si era messo per il meglio poi ci siamo fatti gol da soli. Dispiace, ma adesso bisogna pensare alla sfida di martedì.
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Ho vissuto situazioni peggiori». Non fa drammi sull’errore di Szczesny, prova piuttosto a dargli coraggio. «È il nostro portiere titolare e continuerà ad esserlo, non temo alcun contraccolpo psicologico. Siamo professionisti». Giorgio Chiellini non tradisce il suo realismo: «Abbiamo contenuto il Napoli in fase difensiva, ed è un dato di fatto. Avevamo però tanti assenti e anche se chi li ha sostituiti ha fatto bene, non è lo stesso».
Lo scettro allo stadio Maradona lo tiene stretto Luciano Spalletti. La vittoria più importante per il suo numerosissimo popolo di tifosi lo inorgoglisce, ma lui è abituato a tenere dritta la barra. Punta sull’equilibrio e soprattutto non si attribuisce i meriti che De Laurentiis gli ha appena riconosciuto in tv. «Puoi dire o motivare finché vuoi — dice — ma poi quello che conta sono le reazioni. E i miei giocatori sono stati davvero bravi. Siamo contenti perché la pressione era tanta, probabilmente gli errori sono stati determinanti.
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Non è stata una vittoria netta, ma l’abbiamo ampiamente meritata con la volontà». Un’altra vittoria di carattere che arriva al fotofinish e consegna a Koulibaly la palma di uomo-partita. «Kalidou è un passo avanti a tutti — aggiunge Spalletti — è il comandante della squadra. Ho già detto che mi piacerebbe che tutti avessero un pezzetto di Koulibaly».
Il difensore senegalese dopo il gol ha esultato con una macchina fotografica, ha guardato verso la curva e ha immortalato il momento. «La vittoria è per il nostro pubblico — dice a fine partita — e ho voluto fermare il tempo per qualche istante». Napoli da scudetto? «Troppo presto, mentalità significa guardare a noi stessi e provare a dare il massimo». Lo spogliatoio del Napoli è in festa, si aggiunge al gruppo anche De Laurentiis. Le lodi a Spalletti: «L’ho scelto perché gestisce le cose con semplicità e fermezza. Accetta il confronto». Il pensiero alla partita di giovedì contro il Leicester con il nodo della quarantena: «Speriamo che il governo inglese si convinca, andare lì senza portiere e senza Osimhen sarebbe penalizzante».
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