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    “LA FERRARI MALE? NON MI STUPISCE, HA SMESSO DI BARARE...", VERSTAPPEN VA FUORI GIRI E METTE IN DUBBIO LA LEGALITA’ DELLA “POWER UNIT” DI MARANELLO - LA FIA NON HA MAI INDIVIDUATO NULLA DI IRREGOLARE NELLE FERRARI – BINOTTO AL CONTRATTACCO: "FRASI TOTALMENTE SBAGLIATE E NON BUONE PER LO SPORT”


     
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    Giusto Ferronato per gazzetta.it

     

    verstappen verstappen

     “La Ferrari? Non mi stupisce, succede quando si smette di barare…”. Il GP degli Usa è finito da poco e nel vortice delle dichiarazioni dei protagonisti alle varie testate, ecco arrivare la mina di Max Verstappen. Parlando con Ziggo Sport, emittente del suo Paese, l’olandese della Red Bull, giunto terzo, ha velenosamente commentato così la prova del Cavallino, dalla ripresa dopo l’estate per la prima volta giù dal podio. “Adesso la situazione viene attentamente monitorata – ha aggiunto Max - ma dobbiamo continuare a tenerla d’occhio. Non è stata strana questa loro prestazione. Perché? Beh, potete arrivarci da soli”. Perché un attacco simile?

     

    I DUBBI

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    L’antefatto sono i dubbi espressi dalla Red Bull sulla potenza della power unit di Maranello, che dalla ripresa dopo la pausa estiva ha messo in seria difficoltà tutti gli avversari. Il team di Milton Keynes nei giorni scorsi con Helmut Marko aveva pubblicamente sollevato dubbi sulla legalità della power unit del Cavallino, ricevendo una secca replica del team principal Mattia Binotto, che aveva invocato un chiarimento della Fia per fugare tutti i dubbi.

     

    CHIARIMENTO

    Il chiarimento è arrivato, sotto forma di una direttiva tecnica che ha specificato in modo più netto il funzionamento del filtraggio del segnale che misura il flusso di benzina. Spiegato in parole povere, il flusso di carburante viene misurato a intervalli. Ebbene, la Red Bull ha chiesto alla Fia se fossero legali sistemi che rispettassero il regolamento nei punti di misurazione però fornendo un flusso di carburante più elevato, e quindi prestazioni migliori, nello spazio tra questi punti. La risposta ricevuta dal responsabile tecnico Fia Nikolas Tombazis è che questo scenario non sarebbe legale.

     

    BINOTTO DURO

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    La Fia non ha mai individuato nulla di irregolare nelle Ferrari e dunque le dichiarazioni di Verstappen sono arrivate in fuorigioco e come un fulmine a ciel sereno ad Austin, gara in cui comunque la Ferrari non è riuscita a centrare la pole dopo le 6 consecutive dalla ripresa dopo la pausa estiva. Ieri sera Binotto ha risposto duro a Verstappen: “Ho sentito di certe dichiarazioni, davvero deludenti – ha detto il capo della Ferrari – la realtà è che abbiamo mancato la pole di poco con Sebastian e Charles ha avuto un problema che ci ha costretto a montare un’unità vecchia, senza cui avrebbe potuto lottare per la pole. In gara il nostro problema non è stato la velocità di punta in rettilineo. Ho sentito parole totalmente sbagliate e non buone per lo sport e tutti ne dovrebbero essere consapevoli”.

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    Ad Austin la Ferrari di Vettel si è ritirata per la rottura della sospensione posteriore destra, mentre Leclerc è giunto quarto, rallentato nel primo stint dal rendimento negativo della gomma anteriore sinistra. Nel dopo gara è intervenuto a questo proposito anche il team principal della Mercedes Toto Wolff: “E’ importante che la Fia intervenga in modo netto per fare dei chiarimenti, è qualcosa di standard, fa parte delle sue funzioni”. Inevitabile che anche Stoccarda seguisse con molto interesse la questione. E che se ne parlerà ancora…

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