BRUNO VESPA A «OGGI»: «PER GRILLO SONO IL GIORNALISTA PIU' CORRETTO VERSO I 5 STELLE»
Estratti dall’intervista di Pierluigi Diaco per ‘Oggi’
In un'intervista al settimanale OGGI, in edicola da domani, Bruno Vespa parla del suo futuro in Rai se alle elezioni dovessero imporsi i Cinquestelle come primo partito: cambierà qualcosa dentro la Rai? Vespa avrà ancora libertà di azione su Rai 1?
vespa grillo
«Me lo auguro anche perché non credo che verrà instaurata una dittatura, con buona pace di Dino Giarrusso, la iena televisiva che ora è in lista con il MoVimento. Le pare normale che dentro lo stesso MoVimento convivano uno come Di Maio, moderatissimo, e uno come Giarrusso che ha come suo programma elettorale quello di togliere lo spazio a Bruno Vespa? Sono abituato alle critiche, non mi preoccupo, ma non credo sia normale. Fosse successo ad altri, già parlerebbero di attacco alla libertà di stampa».
E aggiunge: «Con Grillo ci siamo incontrati all’inaugurazione del Mercato Centrale della Stazione Termini di Roma. In sua presenza, ho fatto ammettere a Rocco Casalino, responsabile della Comunicazione, che io ero stato il giornalista più corretto nei loro confronti. E Grillo disse testuali parole: “Non so perché ma tu non riesci a starmi sulle scatole”. “Nemmeno tu, Beppe”, risposi io».
SELFIE A PORTA A PORTA GRILLO VESPA
Nell'intervista a OGGI, Vespa parla anche dei giornalisti candidati alle elezioni (Carelli e Paragone con i Cinquestelle, Giorgio Mulè e Andrea Cangini con Forza Italia, Tommaso Cerno con il Pd): «Sono sempre stato contrario al passaggio di un giornalista alla politica attiva… Col senno del poi, quasi tutti si sono pentiti.
E su Michele Santoro, tornato alla professione dopo una esperienza in politica: «Rispetto Santoro, un grande professionista. In una recente intervista ha detto: “Io sono uno sconfitto, Vespa ha vinto”. Non so cosa abbia voluto dire: non so se la televisione, come sostiene lui, si è “vespizzata” o se, come ha scritto Aldo Grasso dopo la mia intervista nello show di Alessandro Cattelan su Sky, abbia lasciato spazio alla “post televisione”. Porta a porta è un programma più flessibile di altri e cerca sempre di trovarsi in sintonia con il pubblico»
DINO GIARRUSSO
Estratti dall’intervista:
DIACO: Se alle elezioni dovessero imporsi i Cinquestelle come prima partito, cambierà qualcosa dentro la Rai? Vespa avrà ancora libertà di azione su Raiuno?
VESPA: “Me lo auguro anche perché non credo che verrà instaurata una dittatura, con buona pace di Dino Giarrusso, la iena televisiva che ora è in lista con il Movimento. Le pare normale che dentro lo stesso Movimento convivano uno come Di Maio, moderatissimo, e uno come Giarrusso che ha come suo programma elettorale quello di togliere lo spazio a Bruno Vespa? Sono abituato alle critiche, non mi preoccupo, ma non credo sia normale. Fosse successo ad altri, già parlerebbero di attacco alla libertà di stampa”.
DIACO: Beppe Grillo scelse Porta a Porta per il suo ritorno in Rai come leader politico.
VESPA: “Non solo. Le faccio una confidenza: ci siamo incontrati all’inaugurazione del Mercato Centrale della Stazione Termini di Roma. In sua presenza, ho fatto ammettere a Rocco Casalino, responsabile della Comunicazione, che io ero stato il giornalista più corretto nei loro confronti”.
DIACO: E Grillo?
VESPA: “Disse testuali parole: "Non so perché ma tu non riesci a starmi sulle palle". "Nemmeno tu, Beppe", risposi io”.
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