Quando Sebastian Vettel ha deciso di entrare nella leggenda. #CanadianGP pic.twitter.com/LRTBKoKpoi
— Lorenzo (@Allampino) 9 giugno 2019
Giusto Ferronato per gazzetta.it
Purtroppo è un’occasione sciupata, un’altra. È amarissimo per la Ferrari il GP del Canada, vinto da Lewis Hamilton anche grazie a un errore di Sebastian Vettel. Il momento clou al 48° giro: il tedesco, che stava dominando, sotto la pressione dell’inglese della Mercedes ha sbagliato in curva 4, è rientrato in pista in modo deciso e per i commissari non c’è stato alcun dubbio: 5 secondi di penalizzazione a Sebastian per aver ostacolato il sopraggiungente Hamilton.
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Ci saranno certamente discussioni e polemiche, via radio il 4 volte iridato ha detto che non aveva alternative e non ha ostacolato apposta l’inglese. Ma la decisione dei commissari non è apparsa scandalosa, al rientro in pista bisogna evitare di ostacolare chi sopraggiunge o creare pericoli e Hamilton è stato visivamente costretto ad alzare il piede per evitare collisioni. Così la Mercedes porta a casa la settima vittoria consecutiva, davanti alle due rosse, a Bottas e Verstappen. Sesto e settimo posto per le Renault di Ricciardo e Hulkenberg.
Allo start nessun problema per Vettel che ha tenuto la testa davanti a Hamilton e Leclerc. Dietro di loro Ricciardo, Gasly e Hulkenberg, bravo a sorprendere Bottas all’esterno di curva 2. Albon, toccato, ha rotto l’ala anteriore ed è dovuto tornare subito ai box per una riparazione. Bellissimo il duello tra Lando Norris e Max Verstappen, che prima ha passato l’inglese della McLaren, ma poi è stato risorpassato di puro motore. Alla fine l’olandese ha avuto ragione passando al settimo giro in fondo al rettilineo che porta ai box.
All’ottavo giro è stato Gasly a cambiare le gomme montando le dure, il primo del gruppo di testa a farlo. Il giro dopo è stato Ricciardo a seguirlo, proprio mentre a Norris si è rotta la sospensione posteriore destra, costringendolo a parcheggiare poco dopo il rettilineo d’arrivo. Al 27° giro è stato Vettel a sostare, montando le dure. La Mercedes ha spettato due giri e la mossa non ha pagato, perché Hamilton, rientrato al 29°, ha perso 3 secondi. La Ferrari non ne ha però approfittato mandando subito ai box Leclerc e così il monegasco, quando ha fatto la sosta al 34° giro, è tornato in pista a oltre 11 secondi dai primi due.
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Intorno al 40° giro è iniziato il corpo a corpo Vettel-Hamilton. Lewis ha recuperato il divario dal tedesco, per la verità in modalità risparmio carburante, e non gli ha dato tregua. Tanto che al 48° giro Seb ha commesso un errore in curva 4, è finito nell’erba ed è rientrato in pista costringendo Hamilton ad alzare il piede per evitare la collisione secondo i commissari: l’episodio è stato subito messo sotto investigazione e alla fine la direzione gara ha deciso di sanzionare il ferrarista con 5 secondi e 2 punti sulla superlicenza per "rientro in pista non sicuro". Purtroppo il momento decisivo in negativo per Seb, che all’arrivo è corso via evitando furibondo le interviste del post gara. Tante polemiche, tanta rabbia, Seb è andato pure a togliere il cartello numero 1 davanti alla vettura di Hamilton... La sostanza è che la Ferrari è ancora a secco in questo 2019.
FURIA VETTEL
Da gazzetta.it
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“La gente non deve contestare Lewis, tutti hanno visto quello che è successo. Lui non voleva danneggiare me, i tifosi semmai devono contestare una decisione assurda. Come mi sento? Sono incazzato”. Così Sebastian Vettel dopo la penalità di 5” che lo hanno relegato al secondo posto del GP sebbene abbia tagliato per primo il traguardo. Prima di salire sul podio, Vettel con un gesto polemico aveva pensato bene, nel parco chiuso dove erano le monoposto, di invertire i tabelloni davanti alla Mercedes del britannico e alla sua Ferrari con scritto 1° posto e 2° posto.
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“È un grosso peccato - ha poi commentato Seb a Sky Sport - oggi non eravamo i più veloci, credo che Lewis fosse più veloce e dobbiamo accettarlo. Però noi abbiamo tagliato il traguardo per primi. Avevamo trovato una pole position incredibile, eravamo riusciti a tenerlo dietro lottando con il coltello tra i denti per tutta la gara”.
Fino al momento clou della penalizzazione seguita all’errore: “Non credo che avrei potuto fare qualcosa di diverso, stavo cercando di sopravvivere e tenere la macchina in pista, sono uscito dall’erba e le gomme erano sporche, non so cosa potessi fare diversamente. È stato un momento molto breve, ho perso il posteriore e ho dovuto fare una correzione, sono finito sull’erba e ho recuperato. Lewis era dietro, ho avuto fortuna perché non ha preso l’interno, ma in quel momento non sapevo dove fosse. In quel momento era già abbastanza difficile mantenere il controllo”.
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