Marco Molendini per il Messaggero
VASCO ROSSI
E dire che, qualche tempo fa, il papa del rock di casa nostra aveva pensato (e lo aveva detto pubblicamente) di scendere dalla sua sedia gestatoria. Non ce l' ha fatta a dimettersi (anche se l' aveva annunciato pubblicamente) e, passata la paura (era il tempo in cui mandava messaggi su Facebook in cui parlava di macchie nere nei polmoni), ha rilanciato, brandendo il suo scettro.
«Non mi fermo più» è lo slogan attuale, accompagnato dalla ferrea consapevolezza che, quando si è star, diventa obbligatorio superarsi ogni volta. Così le adunate di popolo si inseguono, la sua piazza San Pietro da 25 anni sono gli stadi, in quattro decenni di carriera, ha calcolato il suo staff, ha messo insieme 900 concerti con 25 milioni di spettatori.
VASCO ROSSI
La prossima fermata, fra due mesi e mezzo, il primo luglio a Modena Park, così sarà necessariamente la più grande, proprio per celebrare quei 40 anni di carriera, destinata a fare un botto ancora più sonoro, ma non con le bottiglie di champagne. Sono 193 mila i biglietti già venduti (diciamo volatilizzati, vista la velocità) a cui se ne aggiungeranno nei prossimi giorni altri 27 mila, totale 220 mila, un record non solo personale, concerti con così tanti paganti in Italia non ce ne sono mai stati. Ma, più che un concerto, la notte di Modena si presenta come un' autobiografia in musica.
Il romanzo di un giovane povero, figlio di un camionista, diventato bad boy che si trasforma in vate, un eroe nazionale che va a trovare i bimbi malati in ospedale, che fa beneficenza ma senza dirlo, che lancia post contro la droga, e che quando parla, ma soprattutto quando canta, dispensa ammonimenti e saggi consigli di vita al suo popolo come quando in Cambia-menti dice: «Non è poi così difficile/ tenere a freno le passioni / non farci prendere dalle emozioni/e non indurci in tentazioni». O come canta Il mondo che vorrei: «Non si può/fare quello che si vuole/non si può spingere/solo l' acceleratore./Guarda un po'/ci si deve accontentare».
VASCO ROSSI
Un fratello maggiore, addirittura un vecchio saggio che, però, sa bene quali sono i rischi dell' essere vecchio e dell' essere solo saggio: così continua a coltivare il profilo da rocker che prova ad andare sempre al massimo in barba ai suoi 65 anni e ai due nipotini, tenendo insieme passato e presente con quel magico ingrediente che è una delle chiavi del suo successo: l' ironia.
Vasco sa declamare come pochi, sa come dare un senso anche quando una frase non ce l' ha. Mestiere, carisma, fascino di una voce che ormai è patrimonio nazionale, al di là di ogni spiegazione, il sorriso da antico scavezzacollo (sono passati 33 anni da quei 26 grammi di coca) che smitizza tutto, anche il trono su cui continua a sedere.
VASCO ROSSI
«Farò un concerto lungo, canterò finché avrò fiato: del resto il mio sogno è sempre stato morire sul palco» è la sua stoica promessa, con la rivelazione che il kolossal avrà, come ha postato su facebook, «trentanove canzoni e due interludi... quindi possiamo dire... 40 canzoni... a Modena dove è tutto è cominciato... dove avrei portato anche in America quella che... se quella sera me l' avesse data, come si diceva... allora... ai tempi... molto meno politically correct di oggi».
vasco rossi nella sede del messaggero 8
Ci saranno anche «due chitarristi storici.. che hanno fatto parte della lunga storia che mi ha portato qua. Maurizio Solieri e Andrea Braido che si sfideranno a distanza, in un sorta di mitica sfida delle chitarre anni novanta ! E ci sarà un intervento di Gaetano Curreri che introdurrà e suonerà al pianoforte Anima Fragile nel ricordo della versione originale del disco».
Ad aprire la funzione un' overture eroica, il Così parlò Zarathustra di Richard Strauss, che fa tanto Nietzsche con il richiamo a quel nihilismo che è alla radice del vascorossismo accompagnata, per bocca del suo fido produttore Guido Elmi, dal recupero di una frase del filosofo tedesco: «Senza musica la vita sarebbe un errore». Ovviamente a cominciare da quella del bad boy Vasco, redento sulla via della canzone. Il papa del rock nazionale tornato in Italia dopo un lungo viaggio americano, ampiamente documentato sui social network, dove si è fatto vedere negli Speakeasy studios di Los Angeles insieme con l' attore Kevin Bacon che dice: «Sono qui con il mio amico Vasco».
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Bacon ha una band e chissà che non sia successo qualcosa anche musicalmente, al di là dello scambio di cortesie. Tornato a casa Vasco ha pensato subito a quello che lo aspetta, così per Pasqua è andato a rigenerarsi in una beauty farm a Gardone Riviera, dove ha fatto bagni termali ma anche inevitabili bagni di folla, senza dimenticare un breve blitz dalla mamma Novella nella sua Zocca, per poi trasferirsi nell' amata Puglia dove concederà un' udienza riservata agli iscritti al fan club il prossimo 17 maggio, in attesa del gran debutto.
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