hvaldimir - la balena spia russa

LA SPIA CHE VENIVA DALL’ACQUA – VI RICORDATE DELLA BALENA-SPIA RUSSA RITROVATA NEL MAR ARTICO A NORD DELLA NORVEGIA? ADESSO RIESCE A NUTRIRSI DA SOLA ED È TORNATA IN LIBERTÀ – ‘HVALDIMIR’, COME È STATA CHIAMATA, SI AVVICINAVA ALLE NAVI DEI PESCATORI E AVEVA UN IMBRACATURA CON SCRITTO ‘EQUIPAGGIAMENTO DI SAN PIETROBURGO’. SCIENZIATI E MILITARI SOSTENGONO CHE…

 

 

 

1 – LA "BALENA-SPIA" RUSSA CHE HA TROVATO LA LIBERTÀ AL LARGO DELLA NORVEGIA

Estratto dell’articolo di Enrico Franceschini per “la Repubblica”

Integrale: https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/06/28/news/russia_balena_spia_libera_norvegia-260461853/

 

hvaldimir la balena spia russa con l'imbracatura 1

C'è voluto un sondaggio online con 25mila partecipanti per decidere come chiamarlo: "Hvaldimir", fusione di "hval", balena in norvegese, e "Vladimir", nome di battesimo del presidente russo Putin.

 

È una balena bianca di razza beluga, scoperta lo scorso anno nelle acque del mar Artico a Nord della Norvegia: un cetaceo noto per la sua socievolezza, ma che ne dimostrava troppa, avvicinandosi alle navi dei pescatori.

 

hvaldimir la balena spia russa con l'imbracatura

I marinai hanno poi capito perché: tentava di togliersi la fastidiosa imbracatura che le cingeva il collo. (…) Recuperata da un gruppo di biologi marini norvegesi, recava una scritta in cirillico: "Equipaggiamento di San Pietroburgo".

 

Da allora scienziati e militari si interrogano su Hvaldimir: un'ipotesi è che fosse una balena-spia, addestrata dai servizi o dalla Marina di Mosca, un'altra che venisse usata per terapie di bambini o per ritrovare persone scomparse in mare. Una risposta definitiva non è stata trovata, ma come riporta Army Times , il giornale dell'esercito americano, si sa che fine ha fatto.

 

hvaldimir la balena spia russa 1

«Temevamo che come animale ammaestrato non sapesse più cibarsi da solo», afferma un comunicato della Hvaldimir Foundation, la fondazione creata apposta per lui a Oslo, «invece è stato avvistato lungo la costa della Norvegia settentrionale, tra Finnmark e Troms, apparentemente in grado di nutrirsi da sé. A questo punto possiamo smettere di occuparcene».  (…)

 

2 – UNA BALENA CON UNA STRANA IMBRACATURA POTREBBE ESSERE UNA SPIA RUSSA

Da www.rivistastudio.com

 

Qualche giorno fa i pescatori del piccolo villaggio norvegese di Inga si sono lamentati di una balena bianca con addosso un’imbracatura che sembrava adattata per trasportare una macchina fotografica o un’arma che ha iniziato a molestare le loro barche da pesca.

hvaldimir la balena spia russa

 

«Stavamo per buttare in mare le reti», ha raccontato il pescatore Joar Hesten all’emittente norvegese Nrk, che ha pubblicato  un video in cui è possibile osservare la strana imbracatura indossata dal cetaceo, «quando abbiamo notato una balena che circolava tra le barche».

 

Secondo quanto riportato dal pescatore, il comportamento del beluga (cetaceo che sembra una via di mezza tra una balena e un delfino) era stranissimo: invece di stare per i fatti suoi, si avvicinava attivamente alle barche, le inseguiva e cercava di tirare cinghie, corde e tutto ciò che sporgeva da esse. All’interno della bardatura dell’animale, che adesso è stata rimossa, c’era scritto Equipaggiamento di San Pietroburgo.

delfini usati a scopi militari in usa

 

L’idea che un beluga possa essere addestrata con scopi militari può sembrare strana, ma non è affatto assurda. Come ha spiegato il Guardian riportando la notizia, c’è un programma della Russia sovietica durato dagli anni ’80 agli anni ’90 che ha previsto il reclutamento dei delfini, ritenuti perfetti per l’addestramento militare grazie alla loro ottima memoria. Un rapporto di una stazione di proprietà del ministero della difesa (Tv Zvezda) ha rivelato che la marina russa ha recentemente ricominciato ad addestrare beluga, foche e delfini per scopi militari nelle acque polari: a quanto pare negli ultimi tre anni Putin ha riaperto tre ex basi militari sovietiche lungo la costa artica.

delfini usati a scopi militari

 

Secondo Audun Rikardsen, professore presso il dipartimento di biologia artica e marina presso l’Arctic University of Norway (UiT), l’Istituto di ricerca sulla biologia marina di Murmansk ha condotto molto recentemente un’altra serie di studi per conto della marina militare, con lo scopo di verificare se i beluga possano essere utilizzati per «controllare gli ingressi delle basi navali nelle regioni artiche, assistere i sommozzatori e, se necessario, uccidere gli estranei che entrano nel loro territorio». Normalmente i delfini e le foche vengono invece addestrati a trasportare attrezzi per i sub e a rilevare siluri, mine e altre munizioni fino a 120 metri di profondità.

balene usate a scopi militaril'imbracatura di hvaldimir la balena spia russa balene usate a scopi militari delfini usati a scopi militari 1