Marco Bonarrigo per www.corriere.it
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Fatti salvi i casi di doping (se ne occupa in esclusiva Nado Italia), per lo sport italiano il Collegio di Garanzia del Coni (che ha ribaltato le sentenze di Juventus-Napoli) è una sorta di incrocio tra corte di cassazione e corte costituzionale. A lei si può rivolgere qualunque tesserato o società «esclusivamente per violazione di norme di diritto, nonché per omessa o insufficiente motivazione circa un punto decisivo della controversia che abbia formato oggetto di disputa tra le parti» contro tutte le decisioni emesse e non più impugnabili dalle federazioni sportive e che prevedano sanzioni non inferiori a 90 giorni di squalifica o 10 mila euro di multa.
JUVE-NAPOLI, CHE COSA C'È DIETRO AL RIBALTONE
Il lavoro nelle stanze di largo De Bosis non manca: nel corso del 2019 il Collegio ha emesso 97 tra decisioni e dispositivi (oltre a tanti pareri consultivi, spesso richiesti dal Coni) su ogni possibile aspetto dell’ambito sportivo, dalla lite di quartiere al grande caso professionistico.
franco frattini
Ha accolto il ricorso dell’appassionato di bocce Romolo Rizzoli che era stato condannato dai giudici federali per aver diffamato il presidente nazionale (ben 12 pagine di motivazioni), ha respinto (in 15 righe) quello del Cosenza Calcio che chiedeva l’annullamento dello 0-3 a tavolino rimediato contro il Verona il 6 dicembre 2018 per impraticabilità di campo. Oltre ad aver deciso sul recentissimo caso del match Napoli-Juventus.
franco frattini
Per gestire una simile mole di lavoro ci sono cinque sezioni (tecnico-sportiva, disciplinare, amministrativa, patrimoniale, consultiva) più una sesta dedicata solo ai ricorsi sulle iscrizioni ai campionati professionisti. Delle sezioni, ciascuna col suo presidente, fanno parte un’ottantina di membri: avvocati, militari di alto grado, consiglieri di stato, ex magistrati, docenti di materie giuridiche.
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A presiedere tutte le sezioni della Corte è Franco Frattini, 63enne romano doc dal curriculum pesantissimo. Ex magistrato, ex ministro, ex commissario europeo, attuale consigliere di stato, Frattini conosce molto bene i meccanismi giuridici dello sport. È, con Luigi Fumagalli, il solo italiano a presiedere le sentenze di arbitrato del Tas di Losanna (l’ultima importante quella del nuotatore cinese Sun Yang ma Frattini è stato anche arbitro del caso Iannone) anche in virtù, oltre al curriculum, del fatto di essere tra i pochi nostri connazionali a maneggiare con disinvoltura inglese e francese. Frattini arriva al Collegio di Garanzia da presidente dell’Alta Corte di Giustizia Sportiva, l’ente che fino alla riforma del 2014 amministrava le funzioni di giudice ultimo del Coni in parallelo al Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport.
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