OMAR CONFALONIERI
(ANSA) - "Fatti di una gravità inaudita, che nessuno di noi vorrebbe subire". Lo scrive il gup di Milano Massimo Baraldo nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso dicembre ha condannato, con rito abbreviato, a 6 anni di reclusione l'ex agente immobiliare Omar Confalonieri e a 4 anni e 5 mesi la moglie complice in uno dei due episodi di violenza sessuale dei cinque contestati dalla Procura nell'indagine bis e che risalgono agli anni tra il 2012 e il 2015.
Episodi sarebbero stati commessi con lo stesso schema di quello di tre anni fa e per il quale all'uomo sono già stati inflitti in appello 4 anni e 4 mesi di carcere. In base all'accusa avrebbe prima somministrato alle vittime sostanze narcotizzanti e poi avrebbe abusato di loro in modo pesante. Il giudice nel motivare la decisione, ha tra l'altro spiegato le ragioni per cui non ha concesso alla coppia le attenuanti generiche. Confalonieri "non ha mai apertamente ammesso i fatti, né chiesto scusa" e "non ha mai preso seria consapevolezza del disvalore delle proprie azioni".
OMAR CONFALONIERI
La moglie si è posta "sulla stessa china" in quanto, oltre ad "aver reso nel corso dell'interrogatorio una versione dei fatti illogica e inverosimile", avrebbe tenuto un comportamento ritenuto "un fattore di incoraggiamento delle azioni delittuose poste in essere nel corso degli anni dal marito, atteso che la stessa ne ha sempre giustificato l'operato". La donna, si legge nell'atto, avrebbe cercato "di accreditarne l'immagine" di lui come "di una persona innocua ed assecondandone le tendenze sessuali sino ad agevolarne le azioni".
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