Estratto dell’articolo di Carlo Pelanda per “MF - Milano Finanza”
XI JINPING GIUSEPPE CONTE
Il […] programma «Via della Seta» siglato dal governo Conte 1 nel 2018, […] non verrà confermato perché la natura geopolitica di tale accordo è in totale contrasto con l’irrinunciabile partecipazione di Roma al G7. Questo già lo sanno le diplomazie e le agenzie di intelligence sia cinese sia statunitense. Pertanto il tema riguarda cosa potrà sostituire l’accordo del 2018.
JOE BIDEN GIORGIA MELONI
L’assenza di un qualsiasi nuovo accordo compatibile con la linea del G7 verso la Cina potrebbe danneggiare gli interessi commerciali dell’Italia. Quale accordo sarebbe compatibile? Uno che coincida con la linea di Usa e Ue (che anche Francia e Germania rispettano pur forzando deviazioni) verso la Cina: contenimento in quanto avversario strategico, competizione e cooperazione.
I vincoli di tale linea, oltre al contenimento militare, riguardano la negazione alla Cina dell’accesso a tecnologie strategiche e posizioni dominanti di aziende e capitali cinesi nell’area delle democrazie. Ma non ci sono vincoli particolari per le relazioni commerciali non strategiche, pur vigilate.
meloni xi jinping
Tale considerazione individua il possibile formato della nuova relazione sino-italiana: un accordo di consultazione commerciale nei settori non ristretti. Va annotato che tale formato è già nei fatti […].
Tuttavia Pechino sta lanciando all’Italia (unica nazione del G7 ad aver siglato un bilaterale con la Cina così politicamente profondo) segnali dissuasivi in forma di punizione qualora non rinnovasse l’accordo del 2018. Per quale motivo, sapendo che è inevitabile? Forse per salvare l’accordo stesso inserendo nuove concessioni alla partecipazione italiana al G7. Ma l’America non accetterebbe mai un simile compromesso […]. Quindi l’Italia potrebbe diventare terreno di scontro tra i due blocchi […]. Tale rischio richiede un accordo bilaterale Itallia-Usa per bilanciare i possibili danni di un’ostilità cinese permettendo a Roma di trattare con più forza una pragmatica e non più strategica relazione con Pechino.
GIUSEPPE CONTE XI JINPING BY OSHO XI JINPING VLADIMIR PUTIN