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(ANSA) - Il medico ginecologo torinese, impegnato in politica con i Radicali e + Europa e attualmente consigliere comunale in Sala Rossa, è indagato dalla procura di Torino per presunte molestie. Da quanto raccontato dal quotidiano La Stampa quattro denunce sono state presentate a suo carico e gli esposti sono finiti dentro un fascicolo di cui è titolare il procuratore aggiunto Cesare Parodi.
Secondo il quotidiano, i racconti di ragazze tra 20 e i 25 anni parlano di palpeggiamenti e frasi invadenti a sfondo sessuale. Episodi che sarebbero avvenute per tutte alla loro prima visita, avvenute nel suo studio. Le denunciate sono assistite dall'avvocata Benedetta Perego e dall'avvocata Ilaria Sala. "Speriamo possa essere fatta luce su questa vicenda.
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La sistematicità che emerge dai racconti fa sperare che qualora altre donne abbiano vissuto esperienze analoghe possano trovare il coraggio di uscire allo scoperto, di sapere di non essere sole", dicono le due legali. Silvio Viale è un nome noto perché da sempre in prima fila nelle battaglie pro aborto e promotore della pillola abortiva RU-486. "Non so nulla, non so cosa dire - dice il ginecologo -. Mi dispiace, ma davvero non riesco a comprendere. Non so nemmeno il contesto di cui si sta parlando".
Prima di questa vicenda altri due casi Me Too erano esplosi a Torino. Uno riguardava l'ex direttore della scuola di specializzazione di Medicina legale Giancarlo Di Vella accusato di violenza sessuale nei confronti di cinque specializzande. Invece il professore di Filosofia Federico Vercellone è stato sospeso per atteggiamenti lascivi.
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