Da http://iltirreno.gelocal.it/
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La voglia di venire al mondo è stata più forte di tutto. Decine di piccole tartarughe sono emerse dalla sabbia della spiaggia di Straccoligno nel tardo pomeriggio di sabato 18, senza alcun preavviso.
"Sono nate dove volevano, senza curarsi del fatto che noi non le avevamo considerate", ha commentato la biologa dell'Università di Siena Letizia Marsili.
I piccoli esemplari di Caretta Caretta sono venuti al mondo durante un pomeriggio di mare, tra gli ombrelloni e gli asciugamano della spiaggia di Straccoligno, dove a poche decine di metri si festeggiava un matrimonio.
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E, nonostante i rumori e la distrazioni, decine di tartarughine (se ne sono contate almeno 50) hanno raggiunto il mare, tra lo stupore e la meraviglia dei bagnanti che si trovavano lì.
L'isola d'Elba, insomma, si conferma l'isola delle tartarughe, dopo la nidificazione dello scorso anno della tartaruga Federica sulla spiaggia di Marina di Campo. In questi giorni altri esemplari di Caretta Caretta sono nati a Rimigliano (Piombino) e Castiglioncello.
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"Quanto accaduto il 18 agosto intorno alle 19,15 nella piccola spiaggia elbana di Straccoligno, vicino a Capo Perla, nel Comune di Capoliveri è un nuovo miracolo che ha per protagoniste le tartarughe marine e che si ripete dopo l’eccezionale nidificazione del 2017 a Marina di Campo - racconta Legambiente - Le differenze sono molte ma le assonanze sono quelle di una bella fiaba ecologica.
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Nel 2017 la tartaruga venne avvistata mentre depositava le sue preziose uova tra gli ombrelloni e le sdraio da Federico, il guardiano dei Bagni da Sergio – e in suo onore venne chiamato Federica – questa volta a Straccoligno nessuno si era accorto dell’arrivo sulla spiaggia 50/60 giorni fa di una tartaruga marina, ma il bambino che sulla spiaggia libera ha visto per primo muovere il telo da mare di mamma e babbo e poi uscire le tartarughine si chiama anche lui Federico".
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Nella serata di Sabato i tartarughini sono spuntati e hanno iniziato a muoversi, brulicando tra i bagnanti per raggiungere il mare. Grazie all’allarme subito lanciato da alcuni cittadini avveduti, ha messo ordine l’ufficio marittimo di Porto Azzurro della Capitaneria di Porto di Portoferraio, che ha delimitato l’area del piccolo cratere nella sabbia mista a ghiaia dal quale erano uscite le tartarughe e disegnato con il nastro bianco e rosso i confini della “pista” protetta che le tartarughe – che si prevede continueranno a nascere per altri 4/5 giorni - percorreranno per raggiungere il mare.
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Una zona protetta che successivamente è stata transennata dal solerte intervento dell’ufficio tecnico e degli operai del Comune di Capoliveri (presente anche il Sindaco Ruggero Barbetti) in collaborazione con quello del Parco nazionale dell’Arcipelago toscano, mentre venivano allertati Osservatorio toscano per la biodiversità, Università di Siena e i volontari organizzati da Legambiente Arcipelago Toscano, subito accorsi per mettere in sicurezza il nido e per avviare l’opera di sorveglianza notturna e diurna e di informazione a turisti e cittadini.
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