LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO-…
Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Da www.quotidianoarte.it
Per la prima volta a Roma le opere del Musèe d'Orsay, una sessantina di quadri realizzati tra il 1848 e il 1914 da illustri maestri, gli indiscussi protagonisti del panorama francese Monet, Degas, Sisley, Cézanne, Gauguin, Van Gogh, Renoir ma anche altri capolavori che abbracciano un periodo artistico che va dalla pittura accademica dei Solon fino al simbolismo, la Scuola di Barbizon, l'epoca dell'Impressionismo e del post Impressionismo in direzione delle nuove avanguardie del Novecento.
La mostra, presente al Complesso del Vittoriano fino all' 8 giugno 2014 è curata dallo stesso Presidente dei Musées d'Orsay et de l'Orangerie, Guy Cogeval, insieme al direttore delle collezioni del dipartimento di pittura del d'Orsay, Xavier Rey ed è suddivisa in cinque sezioni. Quest'evento fortemente voluto da Alessandro Nicosia, presidente di Comunicare Organizzando, vuole essere non solo un omaggio a questo fecondo periodo di produzione artistica e al rapporto che da sempre ci lega (fosse anche solo per vicinanza) ai cugini d'oltralpe ma senza dubbio anche una vera e propria celebrazione, un bilancio di questi primi trent'anni di attività del museo francese che ha ottenuto grandi risultati.
Secondo Xavier infatti il Museo deve certamente la sua fama all'illustre storia del suo edificio e all'allestimento delle sue opere all'interno di un ex stazione ma indiscutibilmente anche al prestigio e all'abbondanza delle opere che vi sono esposte.
Prima di iniziare questo viaggio nel tempo, tra le ballerine di Degas, le "Jeunes filles au piano" di Renoir, "Il pasto" di Gauguin, "L'italiana" di Van Gogh e il" Cortile della fattoria" di Cézanne, il percorso espositivo non manca di un particolare omaggio fotografico alla storia dell'edificio d'Orsay, la mostra racconta il Museo sin dalla sua ideazione, tra immagini d'epoca e i progetti realizzati da Gae Aulenti nel 1986 per trasformare in galleria la vecchia Gare di Victor Lalou, progettata per l'Esposizione Universale del 1900, dedicando spazio anche al d'Orsay del futuro, quello di oggi, con le ultime innovazioni e accorgimenti.
"Questa mostra -evidenzia Alain Le Roy, ambasciatore di Francia in Italia- è un avvenimento speciale per gli scambi artistico-culturali tra i nostri due Paesi". Per Le Roy l'occasione "è un'ulteriore testimonianza di una forte relazione tra i nostri due Paesi e di una vivacita' di scambi culturali unica. Non è un caso che ci siano numerose mostre dedicate all'arte francese in Italia, tra le quali 'Cézanne e gli artisti italiani del Novecento'".
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY…
DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN…
DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA…
DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI –…
DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON…