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    DOGOREPORT - AL FUNERALE DI MANGANELLI, ACCANTO AL DOLORE, L'ARGOMENTO SUCCESSIVO ERA UNO SOLO: BERSANI CE LA FA O NO? UN INDIZIO E' ARRIVATO PROPRIO DAL PRESIDENTE PRE-INCARICATO. IL QUALE HA DEDICATO IL COLLOQUIO PIÙ LUNGO A RENATO SCHIFANI - TRA I MOLTI PRESENTI, MONTI. AL QUALE UNA SIGNORA HA CHIESTO A BRUTTO MUSO PERCHÉ NON ERA ANDATO LUI IN INDIA AL POSTO DEI MARO' SENZA SUSCITARE LA MINIMA REAZIONE NELLA POSTURA PIENA SINO AL COLMO DI SÉ DEL PROFESSORE SALITO IN POLITICA(VIDEO)


     
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    Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

    Funerali del Capo della Polizia Manganelli

     

    Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

    Roberto SavianoRoberto Saviano


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    Funerale delle grandi occasioni quello di Antonio Manganelli nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma. Primo perché il Capo della Polizia, morto nel pieno della sua maturità professionale, era stimato ed apprezzato da tutti, secondo perché la cerimonia e' venuta a coincidere con un momento particolare della storia del Paese.

    PierLuigi BersaniPierLuigi Bersani

    Infatti, accanto al dolore, alla stima e all'effetto per il prefetto Manganelli, l'argomento immediatamente successivo era uno solo: Bersani Pierluigi ce la fa o no a formare il governo? Anche della successione sulla delicatissima poltrona di Capo della Polizia si parlava, ovviamente, ma dopo l'interrogativo politico principale.

    Pierferdinando CasiniPierferdinando Casini FeretroFeretro

    Tutti i presenti avevano titolo per discettare con cognizione di causa della crisi in corso: fatta eccezione per il Presidente della Repubblica e per quello della Camera, i vertici politici e istituzionali c'erano tutti, a partire dal preincaricato Bersani (il cui arrivo ha portato scompiglio nel cerimoniale) al presidente del Senato Piero Grasso e al suo predecessore Renato Schifani, al premier per gli affari correnti Monti (accompagnato da Catricalà) al quale una signora ha chiesto a brutto muso perché non era andato lui in India al posto dei maro' senza suscitare la minima reazione nella postura piena sino al colmo di se' del professore salito in politica, a Gianni Letta nella forma dei tempi migliori, a mezzo governo (Corrado Passera e' arrivato e se n'e' andato da solo), a Roberto Maroni, Angelino Alfano, Massimo D'Alema, Valter Veltroni, Pierferdinando Casini (davvero molto pallido), i vertici di tutte le forze dell'ordine, dei Servizi, della pubblica amministrazione.

    De GennaroDe Gennaro Corrado PasseraCorrado Passera

    E poi Michele Santoro e la sua squadra, con i fratelli Ruotolo al completo, Enrico Mentana. Ancora: Ilda Boccassini, Giancarlo Caselli (che non avrà giudicato un granché, come tutti, il discorso del suo ex rivale Grasso), Gianni Castellaneta accanto a uno dei capi storici dell'Fbi, il giudice Louis J.Freeh (grande amico anche del defunto capo della Polizia). E Gianni De Gennaro, amico ed ex capo di Manganelli, visibilmente commosso, e l'unico a seguire il feretro accanto alla famiglia. Tantissimi i poliziotti.

    Antonio IngroiaAntonio Ingroia

    Gli scambi di opinione su Bersani e il futuribile governo hanno tenuto banco e il più attivo tra un capannello e l'altro e' stato proprio il presidente preincaricato. Il quale ha dedicato il colloquio più lungo a Renato Schifani, sicuramente suscitando qualche forma contenuta di irritazione in Gianni Letta.

    Mario Monti e Antonio CatricalaMario Monti e Antonio Catricala

     

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