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DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - MALGRADO RARISSIME NOVITÀ, TANTE COSE GIÀ ANNUNCIATE E IL SOLITO BRUTTO “CALL OF DUTY” NUOVO, AL GAMESCOM DI COLONIA QUALCOSA DI BELLO SI È VISTO - FINALMENTE A SETTEMBRE, DOPO SEI ANNI DI ATTESA, ARRIVERÀ “HOLLOW KNIGHT SILKSONG”. C’È IL VIDEOGAME D’AVVENTURA TUTTO ITALIANO SULLA “DIVINA COMMEDIA”, LA NUOVA OPERA DEGLI AUTORI DI “BLACK MYTH WUKONG”, IL RITORNO IN PIXEL DI HE-MAN, IL CARTONE ANIMATO TRATTO DA “SEKIRO”, LA GRAZIA E IL METALLO DI “PRAGMATA”... VIDEO
Federico Ercole per Dagospia
La Gamescom di Colonia, rara sopravvissuta tedesca tra gli eventi non solo virtuali ma pubblici e ancora colossali dedicati al videogioco, restituisce una immagine di decadenza quasi terminale se contemplata online, soprattutto se mediata da “influencer” e “content creator” alla moda. Tanto tedio e poca sorpresa.
A partire da quel micidiale preludio che è stato il “solito” show del mattatore videoludico universale Geoff Keighley, la cui conduzione annoiata e falsamente esilarata suggerisce la necessità di un vero e proprio uomo di spettacolo a ritmare lo svolgimento di questi show ormai inattuali ma forse se ripensati, necessari.
Tuttavia, malgrado rarissime novità, tante cose già annunciate e il solito brutto Call of Duty nuovo, da Colonia qualcosa di bello si è visto anche quando già noto, approfondito da inedite sequenze di gameplay o da qualche altra curiosità. Ecco il nostro meglio da un punto di vista virtuale.
Ma è assai facile dare fiducia al piccolo Team Cherry, che si è preso tutto il tempo necessario per lavorare con amore e dedizione al proprio gioco. Impossibile non provare una vaga ma innegabile commozione quando è comparsa la data di lancio, così vicina e così lontana.
BLACK MYTH ZHONG KUI in un presente/futuro del videogame sempre più cinese ecco un nuovo mito nero di Game Science dopo Wukong, opera travisata da tanta critica occidentale, ma non certo da chi gioca che più dei giornalisti ne ha compreso le qualità.
Sempre ambientato tra i regni fantasiosi di una troppo sconosciuta mitologia cinese, questo ancora remoto videogioco narrerà delle imprese di Zhong Kui, ovvero uno studioso disilluso e fin troppo dotato che si uccise in seguito al suo insuccesso ma che, giunto negli inferi, fu nominato Signore dei Fantasmi per la sua sapienza e incaricato di catturare gli spiriti fuggiaschi, che è ciò che probabilmente si farà nel gioco.
he man and the master of the universe dragon pearl of destruction 2
HE-MAN AND THE MASTER OF THE UNIVERSE DRAGON PEARL OF DESTRUCTION I leggendari giocattoli muscolosi di Mattel, vagamente sexy anche quando più mostruosi e super fantasy diventano un videogioco che rimanda alla loro forma originale e quindi per fortuna non attualizzata. Si tratta di un picchiaduro a scorrimento in due dimensioni che può supportare il gioco cooperativo fino a quattro, ognuno con il suo personaggio preferito, fino alla disfatta di Skeletor.
Operazione dolce e nostalgica, senza dubbio promettente, che forse farà innamorare qualche bambino di queste “antichità” ma esalterà tantissimi trenta-quaranta-cinquantenni.
PRAGMATA davvero affascinante questa nuova invenzione di Capcom tra i giochi strepitosi ma di serie arcinote o ricorrenti dopo anni come Resident Evil Requiem e il nuovo Onimusha. Fantascienza spinta contro robot cattivi e impazziti ma la cosa interessante è la presenza di una bambina sulle spalle del protagonista guerriero. La piccola dovrà hackerare le macchine con un interessante mini-gioco prima che queste possano essere combattute. Ci sono grazia e metallo insieme, bello!
LA DIVINA COMMEDIA dopo il truculento e notevole Dante’s Inferno della purtroppo estinta Visceral Games che riusciva ad essere curiosamente dantesco anche se in una maniera paradossale, un nuovo videogioco sulla Commedia, sembra solo sull’Inferno, ma chissà…
Questa volta si tratta di un gioco italiano sviluppato da Jyamma Games, lo studio responsabile del “soulslike” Enotria, un’opera un po’ troppo sottovalutata ma con elementi e visioni interessanti. Si vede un Dante figo è un po’ emo prendere a calci e colpi di spadone una fiera demoniaca nella selva oscura. Chissà…
SEKIRO NO DEFEAT non un videogame ma un “anime” tratto da uno dei giochi più impegnativi ed esaltanti degli ultimi anni, ovvero Sekiro Die Twice di From Software, una storia di demoni e samurai dai rari epica e sentimentalismo tra Osamu Tezuka, Dark Souls e Onimusha.
Disegnato totalmente a mano, cosa ormai rara, dagli artisti di Kadokawa, Q.zilla e Arch, questo lavoro animato diretto da Kenichi Kutsuna potrebbe ripristinare la poetica di vittoria e sconfitta del gioco e chissà, magari alludere ad un ambitissimo seguito del videogioco, anche se sembra difficile. Sperare non costa nulla.
sekiro no defeat 2
black myth zhong kui 2
black myth zhong kui 3
black myth zhong kui 1
pragmata 2
la divina commedia 1
pragmata 3
sekiro no defeat 1
pragmata 5
la divina commedia 6
hollow knight silkong 1
la divina commedia 5
la divina commedia 4
la divina commedia 3
he man and the master of the universe dragon pearl of destruction 1
he man and the master of the universe dragon pearl of destruction 3
pragmata 4
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