Andrea Federica De Cesco per www.corriere.it
microlino
Coniuga i vantaggi dell'automobile con quelli della moto. È definito «l'iPad del mondo della mobilità» e il suo slogan è «This is not a car!». Il suo nome è Microlino ed è un piccolo veicolo elettrico a due posti. A idearlo è stato Wim Ouboter, il fondatore dell’azienda svizzera di monopattini Micro, insieme ai suoi figli Oliver e Merlin. Il loro obiettivo era quello di creare una vettura ecosostenibile e poco ingombrante, dal momento che nella maggior parte dei casi le automobili circolano semivuote (mediamente ci sono 1,2 persone a bordo).
L'erede della Isetta
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Così, con l'aiuto dell'università Zhaw di Zurigo e dell'agenzia creativa Designwerk, padre e figli realizzarono i primi bozzetti. Si ispirarono alle cosiddette bubble car degli anni Cinquanta e, in particolare, alla microvettura Isetta (prodotta dalla casa automobilistica Iso di Bresso tra il 1953 ed il 1956 e, su licenza, dalla tedesca Bmw tra il 1955 ed il 1962). Tra l'agosto 2015 e il gennaio 2016, in Cina, crearono il primo prototipo. «Abbiamo deciso di costruire un prototipo funzionante il prima possibile, anziché fare dozzine di rendering e di bozzetti», ha spiegato Oliver Ouboter. Il prototipo fu presentato al pubblico per la prima volta al Salone dell'auto di Ginevra del 2016: in una settimana totalizzò oltre 500 ordini.
I ritardi delle consegne
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Il team di Microlino ha inizialmente affidato lo sviluppo e la produzione dei veicolo al costruttore di auto elettriche Tazzari. Il progetto è poi passato al tedesco Artega, in grado di produrre 8000 unità all'anno: i preordini presto erano risultati troppi per le strutture produttive della società di Imola. Attualmente ci sono 15mila preordini da ogni parte del mondo. La produzione sarebbe dovuta cominciare la primavera scorsa, ma i dissidi tra il progettista, Wim Ouboter, e il produttore, Artega, hanno ritardato l'inizio delle consegne. Il designer svizzero ha infatti lamentato la scarsa qualità dei primi prototipi costruiti dall'azienda tedesca.
Il clone della Microlino
Artega ha reagito alle critiche annunciando di avere messo a punto un modello praticamente identico alla Microlino, la Karolino, che verrà prodotta a partire da ottobre. A detta del costruttore tedesco, rispetto alla Microlino sulla Karolino sarebbe stati realizzati oltre 150 interventi migliorativi, tra cui alcuni al sistema elettrico che ne prolungherebbero l’autonomia e ne ridurrebbero i tempi di ricarica.
La ricarica in 4 ore dalla presa domestica
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Micro di recente ha annunciato di avere riaperto gli ordini della Microlino: la versione base costa 12mila euro e ha una batteria da 8 kWh con un’autonomia di 125 km, che diventano 200 km sulla variante da 14,4 kWh (al costo di 17.450 euro). L'autonomia, in entrambi i casi, potrebbe sembrare ridotta, ma il veicolo è pensato per gli spostamenti quotidiani, come quelli per andare al lavoro o a fare la spesa, che in genere non superano i 35 km. La Microlino si ricarica in circa quattro ore attraverso una normale presa domestica. Dal momento che pesa appena 510 kg, spreca il 60% di energia in meno rispetto a una normale auto elettrica.
Un monopattino in dotazione
Il veicolo, disponibile in sette combinazioni di colore, può raggiungere una velocità di 90 km/h. È lungo 2,4 metri, per cui parcheggiarlo è facilissimo, e la portiera di accesso è posizionata sulla parte frontale dell'auto (come nella Isetta). Il bagagliaio è piuttosto capiente: può contenere quattro casse di birra o quattro sacchetti della spesa. Inoltre ogni Microlino è dotata di uno dei monopattini di Micro, in modo da velocizzare e agevolare il percorso tra il parcheggio e la propria destinazione. Una volta avviata la produzione, la vettura verrà venduta in licenza in tutto il mondo. La rete Bosch Car Service si occuperà dei servizi di post-vendita.
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