Sarah Hyde per “Art Net”
schiele autoritratto in giallo
La placida e conservatrice Vienna mostra entusiasmo e genuino affetto per il suo Egon Schiele, del quale nel 2018 ricorre il centenario. Per l’occasione, fino al 18 giugno, il Museo Albertina ha aperto una mostra dedicata a lui, questo archetipo del punk, adolescente inquieto che amava Rimbaud e la gang anarchica parigina Apache.
nudo schiele
Se ne fregava delle convenzioni, creò una nuova estetica di bruttezza emaciata ed isolata, visse per l’amore e per l’arte, fu arrestato per oscenità. Ci mise davanti i suoi autoritratti nudi, scomodi e contorti, per esprimere la sua angoscia interiore. Nel 1918, appena prima della sua morte, avvenuta a soli 28 anni, vendette cinque opere e non fu più il punk della città ma il suo artista più in vista.
nudo femminile di schiele
La nuova mostra “Egon Schiele”, con la più grande collezione al mondo, iniziata nel lontano 1920, però ci fornisce altri elementi su questo enfant terrible. Ospita 160 opere, tra cui i primi schizzi, semplici, quasi romantici, del 1906. Difficili attribuirli a lui, tanto sono diversi dal resto della produzione. Lo stile distintivo emerge nel 1909 e rompe ogni regola, al 1910 risalgono i pezzi forti: il provocatorio Female Nude, The Artist with a Model, Girl taking off her shirt.
donna di schiele
Nei ritratti erotici, Schiele lavorava appiccicato alle modelle, disegnandole in una manciata di minuti, una volta messe nella posa perfetta. Non sono esibizionistici ma intimi, perché certo in quei giorni non erano destinati al pubblico. I ritratti maschili invece mostrano il suo lato più formale. In dieci anni ha lasciato 330 dipinti, 2500 disegni. Molti di natura erotica. Eppure era una persona elegante, di spirito nobile, e forse scelse questa strada per vendere più facilmente. Non aveva un soldo in tasca e vendeva per poche corone disegni su carta per pacchi. Spendeva tutto appena incassava.
autoritratto schiele
Le cose peggiorarono quando fu arrestato per rapimento e stupro di una minore, si fece venti giorni di galera, ma poi le accuse infondate decaddero. Alla fine del processo, fu ritenuto colpevole soltanto di aver esibito le sue opere, considerate pornografiche, a chi non era maggiorenne e la polizia ne distrusse 125.
Il suo più grande pregio è la linea che dà forma ed emozione e risulta sempre fresca, attuale. Le forme mai belle di per sé, sono scorrette, angolate, immediatamente riconoscibili. Ebbe anche l’intuizione di togliere il contesto spaziale e temporale, così da renderle eternamente presenti.
egon schiele schiele 2 abbraccio di due donne di egon schiele schiele EGON SCHIELE