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    NELLA BOTTE PICCOLA C’E’ IL VINALES BUONO – LO SPAGNOLO DELLA YAMAHA SFRECCIA NEL VENTO E CONQUISTA LA GARA DI APERTURA DELLA STAGIONE IN QATAR. SUL PODIO ANCHE LE DUE DUCATI DI ZARCO E BAGNAIA. GRANDISSIMA PROVA DI ENEA BASTIANINI - CARLO PERNAT, EX MANAGER DI ROSSI: “VALENTINO AVRÀ VINTO SE ARRIVERÀ NEI PRIMI CINQUE, AVRÀ PAREGGIATO SE ARRIVERÀ MASSIMO SETTIMO, PERSO SE ARRIVERÀ PIÙ INDIETRO”. IL "DOTTORE" E’ ARRIVATO DODICESIMO – VIDEO


     
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    Massimo Brizzi per gazzetta.it

     

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    Via col vento. Maverick Vinales inizia con il piede giusto la sua stagione, imponendosi con maestria nel GP del Qatar della MotoGP. Lo spagnolo della Yamaha riallaccia il discorso con la vittoria, interrotto il 20 settembre con il successo nel GP dell’Emilia Romagna a Misano, e piega lo squadrone Ducati, battuto nella roccaforte dove era reduce da due trionfi di fila. Domando il forte vento che ha caratterizzato la gara, Maverick lucida la sua versione Top Gun, imponendosi davanti alle Desmosedici di Johann Zarco (Pramac) e Francesco Bagnaia (Ducati ufficiale), che dopo essere partito dalla pole agguanta un podio nel rettilineo finale, strappandolo a un Joan Mir, che nei metri finali passa da 2° a 4° dopo una grande progressione con la Suzuki.

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    Vinales ha fatto sfogare le Ducati in avvio, poi ha trovato il suo passo, è risalito alla distanza passando il leader Bagnaia e costruendo nel misto un vantaggio che ha poi ben difeso sul rettilineo. In Casa Yamaha una bella risposta sule potenzialità della M1 dopo aver raccolto poco l'anno scorso. Per Iwata anche il 5. posto di Fabio Quartararo, ma pure le prove anonime delle M1 del team Petronas: Franco Morbidelli ha chiuso solo 18° in preda a parecchi problemi; Valentino Rossi ha brillato più in qualifica che in gara, dove non ha avuto il passo per stare stabilmente nelle posizioni di testa e ha raccolto un misero 12° posto. A completare i dieci: 6. Alex Rins con una Suzuki comunque in forma; 7. Aleix Espargaro con un'Aprilia cresciuta e arrivata a 5"9 dal primo posto; 8. Pol Esapargaro con la prima delle Honda; 9. Jack Miller, uno dei grandi delusi di giornata; 10. Enea Bastianini, straordinario interprete della sua prima gara in MotoGP con un 10. posto di grande spessore.

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    Scelta unica di gomma, doppia soft per tutti e al via lo scatto premia subito le Ducati: al primo passaggio ce ne sono quattro a occupare le corrispondenti posizioni, con Bagnaia, Zarco, Miller e Martin nell'ordine. Qualche giro e Quartararo e Vinales iniziano a recuperare mentre Rossi è scavalcato anche dalle Suzuki e perde terreno. A metà gara Vinales è in impetuosa risalita: nel misto passa Zarco, si porta al secondo posto con un ritmo notevole, ma pagando dazio da Bagnaia, sul terreno della velocità pura, in rettilineo. In un secondo ci sono Bagnaia, Vinales, Zarco, Miller e Rins, mentre non perdono terreno l'Aprilia di Aleix Espargaro e la Honda del fratello Pol. Rossi, invece, arranca. A 8 giri dalla fine Vinlaes passa al comando e inizia fare l'andatura su Zarco e Bagnaia, mentre Rins e Mir si portano in zona podio. È il campione del mondo che firma il finale: confermando le doti di progressione che lo hanno resto iridato l'anno scorso con la Suzuki, lo spagnolo arriva fino al secondo posto in ingresso sul rettilineo finale. Dove però viene sverniciato dalle Ducati.

      

    Danilo Petrucci inizia nel modo peggiore la sua avventura con la Ktm Tech3: caduta dopo poche curve. La Casa di Mattighofen però non va oltre il 13. posto con Oliveira. In Casa Honda, in attesa di riavere in sella il suo re Marc Marquez, ci sono da registrare la cadute di Takaaki Nakagami e di Alex Marquez. Luca Marini ha terminato la sua prima gara in top class al 16. posto, davanti a Lecuona, Morbidelli e Savadori.

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