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    SE I GIOCHI PER IL REFERENDUM SONO FATTI, CON IL SÌ CHE SI AFFERMA CON IL 70% DEI VOTI, SULLE REGIONALI LA PARTITA È ANCORA APERTA. SI PREFIGURA UN PAREGGIO TRA CENTRODESTRA E CENTROSINISTRA.  TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA ALLA SINISTRA, VENETO (PLEBISCITO PER ZAIA AL 70%) E VAL D’AOSTA ALLA LEGA, LIGURIA E MARCHE ALLA DESTRA. CONTE E ZINGARETTI RESPIRANO MA PER ORA SONO SOLO EXIT POLL E PROIEZIONI


     
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    Repubblica.it

     

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    Se i giochi per il referendum sono sostanzialmente fatti, con il Sì che si afferma con quasi il 70 per cento dei voti, sulle Regionali la partita è ancora aperta. Le prime proiezioni Rai prefigurano un pareggio tra centrodestra e centrosinistra, un sostanziale 3 a 3, dal momento che la Valle d'Aosta non esprime direttamente un presidente.

     

    Ecco allora il preannunciato "plebiscito" per Zaia in Veneto, la vittoria di Toti in Liguria e di Acquaroli nelle Marche. Sul fronte opposto è netta l'affermazione di De Luca in Campania, ma guadagnano punti anche Emiliano in Puglia ed Giani in Toscana impegnati in un testa a testa con gli sfidanti di centrodestra rispettivamente Fitto e Ceccardi.

     

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    In particolare il Pd si sbilancia sulla Toscana, con Simona Bonafè che commenta: "Abbiamo fermato Salvini". Mentre il segretario Nicola Zingaretti si rammarica : "Se gli alleati ci avessero dato retta di più, avremmo vinto quasi ovunque".

     

    L'affluenza definitiva alla chiusura dei seggi, come comunicato dal Viminale, è stata del 57,21% (calcolata, però, solo su quattro regioni, perché Toscana, Marche e Valle D'Aosta hanno effettuato il conteggio autonomamente).

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