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    FAR WEST A GERUSALEMME - TRE ISRAELIANI UCCISI STAMATTINA, ACCOLTELLAMENTI A TEL AVIV - HAMAS ESULTA, IL SINDACO DI GERUSALEMME PROPONE DI ''CHIUDERE I QUARTIERI ARABI''. E IL CONFLITTO NON FINIRÀ MAI - LE CONTROMOSSE DEI CIVILI: ZAINI CON COMPUTER PER PROTEGGERSI DALLE COLTELLATE, SPRAY AL PEPERONCINO, PISTOLE IN VISTA


     
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    1.TRE ATTENTATI IN CONTEMPORANEA A GERUSALEMME

    (ANSA) - Tre attentati in contemporanea a Gerusalemme. Il primo attentato si è verificato nei pressi del rione ebraico ortodosso di Mea Shearim dove un assalitore si e' scagliato con l'auto contro un gruppo di passanti alla fermata dell'autobus. Poi è sceso e ha cominciato a pugnalare chi era a terra. Il secondo è avvenuto all'interno di un autobus ad Armon Ha Natziv dove, secondo Canale 10, c'e' stato un accoltellamento. A bordo tre feriti gravi. Il terzo, secondo la radio militare, all'interno di un altro bus all'ingresso di Gerusalemme.

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    2.TRE I MORTI ISRAELIANI A GERUSALEMME, ANCHE UN RABBINO

     (ANSA) - Le vittime israeliane negli attentati di Gerusalemme sono diventate tre. Lo ha annunciato il portavoce della polizia, Micky Rosenfeld. Tra i morti anche il rabbino Yeshaye Krishevsky, 59 anni. Due delle vittime sono state uccise nell'attentato sull'autobus, il religioso in quello compiuto con un'auto lanciata contro la fermata del bus.

     

    3.GAZA, HAMAS SI FELICITA PER 'INTIFADA DEI COLTELLI'

     (ANSA) - Hamas si felicita per la 'intifada dei coltelli', ossia per gli attacchi anti-israeliani avvenuti oggi a Gerusalemme e a Raanana. Lo afferma un comunicato del movimento. Sul web è intanto apparso un poster in cui le Brigate al-Qassam (ala militare di Hamas) si dicono pronte "a scacciare gli occupanti".

     

    4.SINDACO GERUSALEMME, OCCORRE CHIUDERE QUARTIERI ARABI

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     (ANSA) - "Se occorre chiudere quartieri e villaggi arabi dentro e attorno alla città per accrescere la sicurezza lo faremo". Lo ha detto il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat preannunciando la richiesta al governo. "Non dobbiamo consentirgli di entrare...le vite di cittadini di Gerusalemme - sono più importanti di qualunque altra cosa"

     

    5.ISRAELIANI ACCOLTELLATI A NORD TEL AVIV - A RAANANA, ASSALITORE "NEUTRALIZZATO" E CATTURATO

     (ANSA) - Almeno due israeliani sono stati accoltellati in modo leggero a Raanana a nord di Tel Aviv. L'assalitore, un palestinese, è stato - secondo radio Gerusalemme - "neutralizzato" e catturato. Secondo le informazioni successive, il ferito é solo uno, mentre le condizioni dell'aggressore sono definite gravi. Alla cattura dell'assalitore hanno partecipato alcuni passanti che si trovavo di fronte al comune della cittadina dove è avvenuto il fatto. Tra questi pare esserci il sindaco della città.

     

     

    6.GAZA, DURI SCONTRI SCONTRI A CONFINE CON ISRAELE, FERITI

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     (ANSA) - Duri scontri sono divampati stamane alla estremita' settentrionale della Striscia di Gaza quando centinaia di giovani palestinesi si sono lanciati contro i reticolati di confine con Israele - per il terzo giorno consecutivo - e sono stati respinti dal fuoco dei militari israeliani. Uno dei dimostranti, secondo l'agenzia Maan, e' stato ferito gravemente alla testa. Feriti anche due giornalisti. Gli incidenti proseguono.

     

     

    7.ZAINETTI ANTI-COLTELLI E SPRAY - L’AUTODIFESA DI GERUSALEMME

    Maurizio Molinari per “la Stampa

     

    Sulla Solomon Yoel Moshe Street, proprio dietro Zion Square, è la fila di clienti davanti al negozio Lemetayel Odafim a suggerire come gli abitanti di Gerusalemme reagiscono all’Intifada dei coltelli che ieri ha colpito a Pisgat Zeev quando due palestinesi hanno attaccato a distanza di pochi minuti ferendo gravemente un bambino di 13 anni in bici e due giovani, di 16 e 20 anni.

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    Dagli scaffali Efrat, 34 anni, acquista tre zainetti: uno per lei, gli altri per i figli. Cheli, 44 anni, fa incetta di bombolette di spray accecante «perché in famiglia siamo 6». In bella vista ci sono gli altri oggetti per l’autodifesa più richiesti: i tirapugni. David Gottlieb, manager del negozio noto per vendere zaini di ogni dimensione, parla di «acquisti isterici» con lo spray accecante «più richiesto in assoluto».

     

    SPRAY URTICANTE E TIRAPUGNI

    cecchini nella citta vecchia di gerusalemme cecchini nella citta vecchia di gerusalemme

    A spiegare cosa sta avvenendo è Efraim, 38 anni di Mevasseret, sposato con tre figli: «Siamo alle prese con un’ondata di terrore, ogni arabo che incontriamo può attaccarci, servono rimedi e contromisure per limitare il più possibile i rischi». Se le vendite di spray al peperoncino sono aumentate del 500 per cento a Gerusalemme - al mercato di Machané Yehuda è in ogni angolo - è perché si tratta dell’oggetto più facile da portare e usare per allontanare un aggressore improvviso.

     

    «Ma il problema è che quasi sempre il terrorista arriva alle spalle» osserva Dany, veterano della Marina, e dunque «bisogna proteggersi in qualche maniera la schiena». È questa la genesi del boom di zaini. In pochi giorni si sono moltiplicati nelle strade. Dalla centrale Ben Yehuda a Yafo Street fino a Emek Refaim e Talpiot: è aumentato a vista d’occhio il numero di uomini e donne, adulti e ragazzi, che li indossano perché in caso di aggressione proteggono la schiena.

     

    Per renderli più solidi c’è chi vi mette dentro taglieri da cucina, chi preferisce i libri e chi invece opta per il laptop «anche perché portarselo dietro è sempre comodo» dice Cheli, 19 anni, maestra d’asilo a Nahlaot. Sulle radio come sui social network ci si scambia consigli sulle prevenzioni e le discussioni fanno emergere la preoccupazione delle mamme di bambini piccoli di essere «obiettivi probabili» perché spingere un passeggino significa guardare avanti, essere distratti, e dunque vulnerabili.

     

    netanyahu visita una ragazza vittima di accoltellamenti netanyahu visita una ragazza vittima di accoltellamenti

    Questa è stata la dinamica dell’attacco di Muhannad Shafeq Halabi, 19 anni, a Nehamia Lavi (ucciso) e Aharon Banita (ferita gravemente), aggrediti nella Città Vecchia mentre andavano al Muro Occidentale spingendo il passeggino con il figlio di 2 anni.

     

    Chi vive muovendosi in auto, come tassisti e autisti di bus, porta con sé piccoli bastoni, manganelli o tubi di acciaio preparandosi a un confronto frontale o alla necessità di soccorrere un israeliano aggredito. Poi ci sono le armi. L’appello del sindaco Nir Barkat a «chiunque abbia il porto d’armi» affinché «esca armato» spiega la proliferazione di pistole alla cintura.

     

    proteste palestinesi a ramallah proteste palestinesi a ramallah

    Anche chi la portava sotto la camicia ora la mostra, perché è una forma di deterrenza. Tornano le guardie a ristoranti e luoghi pubblici: durante la Seconda Intifada erano ovunque, poi il numero è sceso e ora torna ad imporsi. Il ministero dell’Economia ha varato una circolare ad hoc per consentirgli di lavorare 14 ore al giorno.

     

    Sono queste contromisure, personali e collettive, che vedono ancora una volta i cittadini protagonisti di una difesa civile che affianca quella militare sin dalla creazione dello Stato nel 1948. La cui motivazione si ritrova nelle parole di Moshe Yaalon, ministro della Difesa: «Prevarremo sui terroristi perché non abbiamo un altro posto dove andare».

     

     

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