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La scuola di inglese di Vught è famosa tra gli italiani del pallone. Prima del presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, l’avevano frequentata anche Ancelotti e Conte. Intervistato dal Secolo XIX il patron dei liguri ha commentato il rinvio del match dei suoi contro la Roma. “Hello, I’ m Massimo and I’ m sad for the match: I wanted play, I’ m sure we won against Roma (“sono triste, volevo giocare, sono sicuro vincevamo noi…”).
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IL MATCH RINVIATO – “Yes, yes, sure, look my notebook (guardate il mio quaderno) – I’ m very sad (molto triste) perché the match si doveva giocare, mi hanno pure fatto cambiare il volo, the fly, perché temono non possa atterrare per pioggia. Che disastro ogni volta che c’ è la Roma! Oltretutto me lo sentivo che li avremmo battuti vendicando l’ Olimpico. Pazienza”.
L’INGLESE – “Invece di Genova me ne torno diretto a Roma, directly at home, ho anche speso un “sac de sold” per questo cambio. Perché sono qui? C’ è da chiederlo? Non posso parlare con il Manchester United e gli agenti internazionali e non riuscirmi a farmi capire perfettamente.
Ho deciso di sopperire a questa lacuna e quale scuola migliore potevo scegliere se non questa di Vught dove hanno imparato l’ inglese in poco tempo tutti i nostri emigranti illustri che sembravano destinati a non impararlo mai, da Ancelotti a Conte. Scherzi a parte, è vero però che questo corso intensivo di 5 giorni, 13 ore di fila al giorno, è una cosa pazzesca. Esci che non ti ricordi quasi l’ italiano e pensi già in inglese. In classe ci sono altri studenti come me, però meno pronti di me diciamo che è una cosa che volevo fare da un po’ di tempo e ho approfittato subito dopo la fine del mercato”.
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