1.LA RAGGI INSEGUE BERGOGLIO
Da “Il Giornale”
VIRGINIA RAGGI IN BICICLETTA
L' annosa polemica sugli immobili di proprietà del Vaticano esenti dalle imposte sulla casa non poteva non avere uno sbocco elettorale a Roma. Complici le ormai prossime elezioni per il Campidoglio, qualche settimana fa ad «aprire le ostilità» è stata la candidata pentastellata, Virginia Raggi.
Confidando a Repubblica, dopo aver ostentato la propria patente antifascista, di voler recuperare 400 milioni di euro imponendo l' Imu «alle strutture del Vaticano usate per esercizi commerciali». Un annuncio elettorale dirompente, tanto più perché arrivato nel pieno dell' anno giubilare.
VIRGINIA RAGGI IN BICICLETTA
In realtà al di là dei toni, l' annuncio sfrutta un' apertura fatta dallo stesso Papa Francesco, che a settembre scorso ha benedetto il ritocco al regolamento sull' Imu che prevede il pagamento per le strutture religiose che siano almeno in parte destinate a uso commerciale. Per queste, l' imposta andrà pagata proporzionalmente allo spazio utilizzato per le attività di lucro, al numero di soggetti e al tempo di utilizzo che garantiscono compenso.
E il Papa ha dato il suo placet: «Un collegio religioso, essendo religioso, è esente dalle tasse, ma se lavora come albergo è giusto che paghi le imposte». Nella Città Eterna, per ovvi motivi, il Vaticano ha un immenso patrimonio immobiliare. Sono quasi trecento le sole «case per ferie» di proprietà di enti religiosi che, a Roma, affiancano alberghi e B&B svolgendo attività anche commerciale.
virginia raggi
Circa settecento appartamenti, quasi sempre in centro, fanno invece capo alla Congregazione per l' evangelizzazione dei popoli. Alcuni sono gestiti come affittacamere o B&B di lusso dai privati che li hanno presi in affitto da Propaganda Fide.
Ma la Congregazione, nell' autunno dello scorso anno, replicò alle accuse di evadere l' Imu sulle sue case, ricordando che gli immobili «vengono concessi in locazione nel rispetto della legislazione italiana vigente», e che su tutti «vengono regolarmente pagate le imposte in Italia»: solo a Roma, nel 2014, Propaganda Fide ha pagato 2.169.200 euro di Imu.
papa bergoglio con i cani
Sulle «case per ferie» a sollevare il problema era stato invece l' estate scorsa il segretario dei Radicali Riccardo Magi, che da consigliere comunale aveva rilevato un certo caos nel pagamento delle imposte dovute al Campidoglio: se il 40 per cento delle 246 congregazioni che gestiscono «hotel religiosi» a Roma pagava regolarmente l' Imu, ce n' erano invece alcune del tutto sconosciute al fisco.
papa francesco bergoglio via crucis 2016
Insomma, tra interpretazioni del regolamento e resistenze il caso esiste da prima che lo sollevasse la candidata sindaco a Cinque Stelle. Quanto ai 400 milioni di presunto gettito da recuperare imponendo la tassa al di là del Tevere, la stima sembra esagerata. Il contenzioso con il Campidoglio sulle «case per ferie» è circa 20 volte inferiore, e la previsione, a livello nazionale, delle entrate garantite dall' Imu sugli immobili commerciali targati Vaticano dovrebbe attestarsi su una cifra tra i 500 milioni di euro e il miliardo.
2.LE CASE DEL SIGNORE: UNA CASSAFORTE DA 2MILA MILIARDI
Serena Sartini per “il Giornale”
Un milione di strutture immobiliari in tutto il mondo, per un valore di circa 2mila miliardi di euro. Sono edifici, fabbricati e terreni che, secondo una stima, costituiscono il patrimonio immobiliare della Chiesa cattolica nel mondo. Parrocchie, curie, sedi vescovili, case generalizie, conventi, seminari, asili, oratori e ospedali.
Tra questi, ci sono anche istituti e case religiose diventati alberghi per turisti e pellegrini di cui il 30% si trova in Italia. Circa 115mila fabbricati che frutterebbero un giro d' affari di circa 4 miliardi di euro legato al turismo religioso.
papa francesco bergoglio con bagnasco
Occorre, tuttavia, fare alcune precisazioni. Innanzitutto in questa cifra si inseriscono anche i beni situati nel territorio italiano ma di proprietà del Vaticano che, essendo uno Stato straniero, non è soggetto al pagamento dell' Imu.
Si tratta degli immobili di proprietà delle Congregazioni della Santa Sede, molti dei quali situati a Roma, soprattutto alcuni immobili del centro storico, come quelli appartenenti a Propaganda Fide che, da sola, conta circa 950 beni tra terreni e fabbricati, e all' Apsa, l' Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica.
papa francesco incontra i ferrovieri in vaticano
Tolte dunque le proprietà del Vaticano che in base all' Accordo tra Santa Sede e Repubblica italiana rivisto nel 1984 sono esenti dal pagamento di tasse - restano le proprietà ecclesiastiche che fanno riferimento alla Chiesa italiana.
Ma anche in questo caso occorre effettuare una distinzione, che riguarda il tipo di attività svolta. I fabbricati destinati esclusivamente all' esercizio pubblico del culto o alle attività connesse sono esenti dal pagamento dell' Imu, in base a quanto previsto dalla normativa italiana e anche dalla legge di stabilità 2016. Questo vale per tutte le confessioni religiose, per le chiese cattoliche come per le sinagoghe fino ai centri islamici.
RESIDENZA IL BRUCARDO DI PROPAGANDA FIDE
Diverso è invece il caso dei beni di proprietà della chiesa che vengono utilizzati per altre attività. Difficile stilare un elenco delle proprietà immobiliari ecclesiastiche di questo tipo: in questo campo rientrano, ad esempio, gli istituti religiosi utilizzati come alberghi e strutture di ospitalità per turisti e pellegrini, ma anche le scuole cattoliche, le case di riposo e gli ospedali, i conventi e i monasteri. In tutte queste strutture è previsto il pagamento dell' Imu quando si svolge attività commerciale.
UN PALAZZO DI PROPAGANDA FIDE IN PIAZZA DI SPAGNA
Alcuni mesi fa, in una intervista alla portoghese Radio Renascença, Papa Francesco aveva sottolineato che «un convento religioso è esentato dalle imposte, però se lavora come un albergo deve pagare le tasse». Secondo il gruppo Re, che da sempre fornisce consulenze nel settore immobiliare agli enti religiosi, circa il 20% del patrimonio immobiliare in Italia è in mano alla Chiesa, con un valore superiore a mille miliardi di euro.
propaganda fide
Se a questo patrimonio si aggiunge quello detenuto all' estero, con circa 700mila complessi tra parrocchie, scuole e strutture di assistenza, la stima potrebbe raddoppiare.
Un caso particolare riguarda le scuole cattoliche: secondo quanto riportato nel rapporto del Centro studi per la scuola cattolica relativo all' anno 2013-2014, sono oltre 8.700 le scuole paritarie, da quelle dell' infanzia fino a quelle di secondo grado, frequentate da oltre 667mila alunni.
Propaganda Fide
Le scuole vengono gestite per la maggior parte dalle Congregazioni religiose, ma anche dalle parrocchie (circa il 30% delle scuole dell' infanzia paritarie) e negli ultimi anni anche da molte associazioni, fondazioni e cooperative. Qui occorre chiedersi se la richiesta di una retta per frequentare una scuola che non riceve adeguati sussidi dallo Stato possa essere considerata una forma di attività commerciale. E pertanto se l' ente gestore sia chiamato a versare l' Imu oppure no.