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    LIFE IS SHORT - IL "BARONE DEL BOTOX" SI È IMPICCATO NEL SUO GARAGE DI CASA PERCHÉ ERA DEPRESSO DA TEMPO, MA L'IMITAZIONE SU NETFLIX DI MARTIN SHORT SAREBBE STATA "UN DURISSIMO COLPO" - LA VITA DEL PETER PAN ERMAFRODITA, MEDICO GENIALE E FRAGILISSIMO, CHE AVEVA AMMESSO: "HO ESAGERATO CON LA SIRINGA" (VIDEO)


     
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    1. VIDEO - IL VERO FREDRIC BRANDT E LA PERFETTA PARODIA SU "NETFLIX" FATTA DA MARTIN SHORT

     

     

     

    2. DIVE, PARODIE E PENTIMENTO LA RESA DEL BARONE DEL BOTOX - IL MEDICO SUICIDA A MIAMI. QUANDO AMMISE: FORSE HO ESAGERATO CON LE INIEZIONI

    Maria Luisa Agnese per il “Corriere della Sera

    martin short imita fredric brandt in unbreakable kimmy schmidt su netflix martin short imita fredric brandt in unbreakable kimmy schmidt su netflix

     

    Caschetto di capelli biondi fini fini, pelle diafana color pesca, zigomi rialzati, fronte liscia come una palla da biliardo su un viso che aveva meno rughe di una camicia appena stirata.

     

    A 65 anni il professor Fredric Brandt, barone del botox che instillava nelle sue rughe prima ancora che in quelle dei suoi doviziosi pazienti, era riuscito a diventare il miglior biglietto da visita di se stesso per chi ricorreva a lui e alle sue cure inseguendo il mito dell’ eterna giovinezza. Ma nonostante quel suo aspetto un po’ lunare, miracolosamente sospeso nel tempo senza sesso e senza età, che aveva inseguito per tutta la vita, Fredric Brandt non aveva raggiunto il vero equilibrio. E il 5 aprile si è impiccato nel garage della sua villa di Miami.

    kelly ripa con fredric brandt kelly ripa con fredric brandt

     

    Aveva fra i suoi clienti personaggi di potere e di successo che facevano la fila per farsi iniettare botox e filler da lui, a cominciare da Madonna, quasi un’amica ormai, che ripeteva a tutti «la mia pelle la devo a lui». Ma nonostante la fama, nonostante i soldi, i due studi miliardari, a Miami e a New York con opere d’arte di autori come Damien Hirst, Richard Prince e Anish Kapoor, Fredric Brandt, dermatologo ricco e filantropo, era fragile come un bambino.

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    E la sua fede apparentemente incrollabile nella rivoluzione estetica e nella ricerca dell’armonia nel viso suo e dei suoi clienti, ha vacillato di fronte al reale avanzare dell’età. Una forte depressione che lo ha improvvisamente steso, lasciandolo del tutto indifeso di fronte a un colpo basso dello star system: una sua parodia inserita nella serie della comica Tina Fey, The unbreakable Kimmie Schmidt .

     

    frederic brandt frederic brandt

    Dove compare un dottor Sidney Grant, chirurgo estetico biondiccio dal volto devastato e con difficoltà di parola per i troppi interventi — e difatti storpia il suo nome in Franff — così somigliante a lui da regalargli quel quarto d’ora di celebrità di cui a quel punto Brandt avrebbe fatto volentieri a meno.

     

    il dottor brandt vero comparato con la parodia il dottor brandt vero comparato con la parodia

    Anche se la produzione e Tina Fey ora smentiscono che il medico fosse davvero ispirato a Brandt, negli ultimi giorni i vari siti americani polemizzano sulla liceità di spingere troppo oltre la satira, specialmente se si tratta di persone in fin dei conti poco note al grande pubblico. Tanto più che Fredric Brandt viene descritto sui social dalla sua community di beneficiate come colto, garbatamente mondano e innamorato dell’arte: «Un gentleman, un innovatore e un amico» posta l’attrice Kelly Ripa, una Parietti americana spesso ospite di talk show.

     

    Ma la parabola di vita del Peter Pan ermafrodita si intreccia con quella degli anni dell’escalation dell’immagine e dell’apparire e della rincorsa al successo senza fine da parte della generazione dei baby boomer: Fredric Brandt, figlio di un pasticcere di Newark con il pallino dell’estetica, ne diventa l’incarnazione. E la sua tragica uscita di scena arriva quasi simbolicamente proprio nel momento in cui le riflessioni sugli eccessi e i relativi danni della chirurgia e del botox allungano un grande punto interrogativo sulle nostre smanie di una eterna e controintuitiva giovinezza.

    la villa di fredric brandt la villa di fredric brandt

     

    Basta pensare ai volti irriconoscibili di alcune attrici e attori, a Kim Novak, Meg Ryan e Renée Zellwegger che addirittura hanno cambiato i connotati, ma anche a Nicole Kidman o a John Travolta fastidiosi nelle loro nuove fissità. E difatti persino Brandt, che secondo il Guardian è stato il più grande utilizzatore di botox al mondo, proprio un anno fa aveva confessato al New York Times che si era pentito soltanto di una cosa, fra le sue tante sperimentazioni: «Aver esagerato con il botox. Rischia di farti apparire ibernato».

    madonna e i filler madonna e i filler

     

    Medico superlaureato e pioniere indiscusso nell’arte della chirurgia dolce, Brandt, che non aveva mai fatto un lifting, era riuscito a diventare il punto di riferimento del bel mondo internazionale proprio grazie alla sua nuova chirurgia/non chirurgia, che regalava volti freschi e sempre giovani facendo a meno del bisturi, con un mix sapiente di botox, filler e speciali iniezioni sotto lo zigomo. In America le chiamano le «facce nuovissime».

    madonna botox madonna botox

     

    Un’anima in pena ma gentile Brandt che, sempre per il suo senso del bello e dell’armonia, riceveva e «curava» le clienti cantando. La sua aria preferita era la canzone da musical anni Cinquanta molto romantica Younger than springtime , più giovane della primavera. Un sogno impossibile?

     

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