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    1. VITA E SILENZI DEL PROF TROVATO MUMMIFICATO IN CASA A VENEZIA 7 ANNI DOPO LA MORTE - IL CADAVERE DELL'UOMO ERA SU UNA BRANDINA: INTORNO LIBRI INGIALLITI, VESTITI IMPOLVERATI, IMMONDIZIA IMPIETRITA E UN PORTAFOGLI CON UNA RICEVUTA DEL 2011 - IL PROF ERA SINGLE E VIVEVA CON FERMEZZA LA SUA SOLITUDINE - LA SORELLA, CHE ORA EREDITA LA CASA, NON LO VEDEVA DA 10 ANNI: TRA I 2 VI SAREBBERO STATI DEI DISSIDI E LEI NON L'AVEVA PIÙ CERCATO - NEL TESORETTO DELLA 'MUMMIA' CI SONO 80MILA € CHE POTREBBERO…


     
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    Andrea Pasqualetto per il Corriere della Sera

     

    venezia uomo mummificato venezia uomo mummificato

    Non l' aveva mai vista aperta, quella porta. E così domenica scorsa Sergio Crovato ha deciso di curiosare nell' appartamento del vicino che era chiuso da tempo immemore.

     

    Ha preso una torcia, è entrato, ha fatto qualche passo puntando la luce sul centro della stanza e si è sentito gelare il sangue: un cadavere. Disteso su una brandina, scheletrico, anzi, mummificato.

     

    Era il corpo del professor Lelio Baschetti, classe 1943, un docente di matematica in pensione che viveva lì, fra quelle mura umide e modeste di calle del Cristo, a Santa Marta, non distante dal porto di Venezia. In casa c' erano libri ingialliti, vestiti impolverati, immondizia impietrita. Accanto al cadavere, un portafogli, che aveva dentro la ricevuta di un prelievo bancario del settembre 2011 e 700 euro in contanti. La data, settembre 2011, è con ogni probabilità quella della morte, perché da allora il conto corrente non ha più registrato prelievi.

     

    Già, il professor Baschetti è rimasto per sette lunghi anni su quella brandina, morto e sepolto nella casa dove viveva solitario. Nessuno si è accorto di nulla: né i vicini, né i parenti, né il panettiere dove passava, l' edicolante che gli teneva il giornale, il medico che l' aveva in cura, il postino che gli recapitava le bollette senza mai trovarlo. Neppure l' Inps, che ha continuato a versargli la pensione da insegnante sul conto corrente. «Circa 80 mila euro che ora l' ente si riprenderà», hanno conteggiato gli investigatori. Insomma, il professore era per tutti vivo.

    casa a santa marta venezia casa a santa marta venezia

     

    Vivo ma altrove. E invece era morto e in mezzo a tutti. Fantasma in quella Venezia di Dorsoduro che pullula di studenti universitari e di piccoli artigiani.

    Della lunga assenza si era accorto solo l' ufficio anagrafe del Comune che nel 2013 l' aveva cancellato dai registri, pensando chissaché.

     

    Il fatto è che non aveva amicizie profonde e neppure i rapporti con i parenti erano molto stretti, non al punto da spingerli a verificare perché Baschetti non rispondesse al telefono, per quale motivo non si facesse più sentire.

    venezia venezia

     

    «Con mio fratello non avevo rapporti da almeno dieci anni ma mai avrei immaginato che fosse morto», ha spiegato ai carabinieri la sorella Illiria che pure vive a Venezia, al Lido, dove i due hanno a lungo convissuto con i genitori. Poi lui si è trasferito a Santa Marta, lei si è sposata ed è diventata mamma. Illiria erediterà la casetta veneziana del fratello e il suo conto in banca, circa centomila euro (al netto degli 80 mila accumulati con la pensione).

     

    «Collega schivo, introverso, solitario», lo ricordano al liceo Artistico di Venezia dove un tempo insegnava. Laureato in astronomia, Baschetti non aveva moglie né figli. Di lui ricordano la grande passione per l' arte. Dipingeva a pastello e qualche volta esponeva le sue opere di pittore dilettante. Successe nel 2000 alla galleria Benvenuti di San Marco. Ma anche in quel mondo non aveva stretto rapporti importanti. Non era social, non era tracciabile, era un single e viveva con fermezza la sua solitudine. Sul corpo il medico legale non ha trovato segni di violenza.

    lelio baschetti_mummificato lelio baschetti_mummificato

     

    La porta aperta e il portafoglio pieno inducono gli inquirenti a ipotizzare una scena da film horror. Con un ladro che si è introdotto nell' appartamento e si è trovato di fronte a qualcosa di spaventoso tanto da darsela a gambe. Un uomo mummificato, conservato nel tempo grazie ai venti della laguna.

     

    La sua vita e la sua morte è forse tutta nelle parole di un' allieva: «Al ritorno dalle vacanze estive il professor Baschetti entrò in aula e ci disse "scusate se faccio fatica a parlare, ma non ho parlato con nessuno per tutta l' estate"».

     

     

    2. LA SORELLA EREDITA 80 MILA EURO E LA CASA DI VENEZIA

    Da www.oggitreviso.it

     

    L'hanno trovato qualche giorno fa mummificato nella sua casa in centro a Venezia, dove nessuno l'aveva più cercato dal 2011, e ora l'unica parente in vita, una sorella che non lo vedeva da 10 anni, potrebbe ereditare quell'abitazione e i risparmi del fratello che aveva 'dimenticato'. E' il caso dell'ex prof di liceo, che aveva insegnato all'Istituto Duca degli Abruzzi di Treviso, trovato cadavere lunedì scorso, sette anni dopo la morte, su segnalazione di un vicino di casa. Sulla vicenda stanno svolgendo accertamenti i Carabinieri.

    venezia uomo mummificato venezia uomo mummificato

     

    La morte - non sono stati trovati segni di violenza - sarebbe avvenuta per cause naturali, sette anni fa. La salma, mummificata, è stata rinvenuta stesa su una brandina, in una casa immersa nella sporcizia e nel degrado. La data del decesso è stata stabilita in base all'ultimo prelievo bancomat, e di alcune bollette scoperte nella casa. L'anziana sorella, che vive al Lido, avrebbe dichiarato agli investigatori che non aveva notizie del fratello da 10 anni. Tra i due vi sarebbero stati dei dissidi e lei, da allora, non l'aveva più cercato.

     

    Nel frattempo l'Inps - anche dopo la cancellazione del professore dall'anagrafe comunale - avrebbe continuato a pagare la pensione (in totale circa 80mila euro) che ora potrebbero essere posti sotto sequestro.

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