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Scontro rapido e durissimo tra Vittorio Feltri e un portuale di Genova sul Green pass, a L'aria che tira su La7. Il fondatore di Libero è in collegamento con Myrta Merlino e non fa nemmeno in tempo ad abbozzare la sua riflessione sul tema: "Io so che il vaccino è gratuito e mi sembra già una cosa molto importante, basta farlo, si ottiene il Green pass e si va a lavorare senza rompere le scatole a mezzo mondo...". Parole che preparano il terreno a insulti e toni minacciosi.
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Ma nel frattempo, da Genova, un camallo No Green pass inizia a urlare nel microfono appena sentite le parole 'vaccino gratis'. "Non ci sto! Non ci sto!". "Ma perché mi interrompe?", domanda esterrefatto Feltri. E il portuale perde il controllo: "Ah io rompo le scatole a mezzo mondo? Signori Feltri, faccia una cosa, domani mattina quando io mi alzo venga a lavorare insieme a me. Feltri io la aspetto. Domani mattina, quando c'è buio. Venga a lavorare con me". Tutt'intorno, i suoi compagni di lotta urlano commenti civili come "mer**a!" e "vafanc***o".
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Il camallo quindi si toglie l'auricolare e lascia la diretta, proprio come un altro esponente dei No Green pass ha fatto qualche ora prima a Non è l'arena da Massimo Giletti. La Merlino lo rimprovera: "Non è mai questo il modo di condurre una discussione". Quindi la parola torna a Feltri, che conclude: "Dicevo appunto che se il vaccino è gratuito è una cosa importante. Basta farlo, quando ne hai fatti due si ottiene il Green pass e si va a lavorare. Dov'è il problema? Perché bisogna fare il tampone gratuito a chi non vuole fare il vaccino? Si arrangi!".
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