Vittorio Feltri per “Libero Quotidiano”
vittorio feltri
Lo ius soli è saltato non solo per ragioni tecniche, cioè la mancanza di una maggioranza in grado approvarlo, ma anche per un motivo politico di tutta evidenza. Una legge simile, per quanto non completamente idiota nello spirito, non piace alla gente che considera l' invasione dei migranti come una iattura cui porre fine. Gentiloni non è cretino e lo ha capito. Varare la norma che consente ai nativi in Italia di ottenere la cittadinanza significa non soltanto aprire agli stranieri, ma anche premiarli, invogliarli a venire qui promettendo loro agevolazioni, accoglienza, festeggiamenti.
GENTILONI E RENZI
Tutto ciò al popolo, infastidito dai neri, non sta bene e ,qualora il governo di sinistra insistesse con una politica tenera nei confronti degli extracomunitari, alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento il Partito Democratico sarebbe fortemente penalizzato, perderebbe voti in misura drammatica. Il premier se ne rende conto e cerca di aggirare la minaccia, rimandando la regola in questione alla prossima legislatura. Non ha torto.
Egli, essendo realista, sa che ogni provvedimento in appoggio ai profughi trova l'ostilità dei cittadini, ormai colmi di avversione nei confronti di coloro che imperversano nella penisola. I progressisti probabilmente si sono accorti di aver sbagliato linea e di rischiare un pauroso calo di consensi nel caso in cui insistessero con l'accoglienza. Il volgo ha che fare con orde di africani che gli rendono la vita difficile e, stanco di protestare senza essere ascoltato, è sul punto di ribellarsi con la forza, minacciando di adottare forme di violenza.
MIGRANTI NEI CENTRI ACCOGLIENZA
Questa non è più una semplice ipotesi bensì una certezza. Tra poco assisteremo a manifestazioni di piazza sfavorevoli all' ospitalità, e non sarà semplice arginare la rabbia che sta montando nel nostro Paese sfinito.
È ovvio che la sinistra avverta il pericolo di non essere più in sintonia con la propria base elettorale e cerchi di recuperare consensi adottando misure drastiche onde frenare l' arrivo sul nostro territorio di sbandati. Forse è troppo tardi per arginare il disgusto italiano per la disponibilità del governo ad accogliere chiunque bussi alle nostre porte, ma bisogna comprendere lo stesso il tentativo di Gentiloni, quello di evitare che il Paese esploda in una sorta di rivoluzione antisistema. Per anni ci siamo illusi di controllare gli ingressi e abbiamo accettato di ubbidire agli ordini europei.
RENZI E I MIGRANTI
Ora siamo di fronte a una tragedia e dobbiamo deciderci a rompere i trattati che ci obbligano a ricevere cani e porci. D' altronde gli accordi si firmano talvolta per errore di calcolo, ma si possono poi disdire e siglarne altri più convenienti. Non ci resta che mandare al diavolo la UE e imporre la nostra volontà: sbarrare i porti e non permettere ad alcuno di sbarcare sulle nostre coste. Soluzioni alternative non esistono. Se il Pd non si spiccerà ad agire, perderà quasi tutti i suffragi regalandoli alla destra, e non sarebbe il peggiore dei mali.
CANALE SICILIA MIGRANTI