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    PIÙ CHE ''VIVA RAIPLAY'' È ''VIVA IL REPLAY'': IERI FIORELLO HA RICICLATO PAROLA PER PAROLA LA GAG SUI POOH CHE SI SCIOLGONO, NEL SUO REPERTORIO DA 10 ANNI (QUI IL VIDEO NEL 2010 A BOLZANO), INCLUSA LA PARTE DELLE BACCHETTE DI STEFANO D'ORAZIO USATE PER PULIRSI LE ORECCHIE E MANGIARE SUSHI - TUTTI GLI SHOWMAN PESCANO DALL'ARCHIVIO, ANCHE SE ALLA SECONDA PUNTATA DI UN PROGRAMMA CHE DURA SOLO 15 MINUTI (DI CUI QUASI 10 DI DUETTI E MUSICA), FORSE QUALCHE BATTUTA PIÙ FRESCA CI STAVA…


     
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     IL VIDEO DELLO SPETTACOLO DEL 2010, PORTATO IN TOUR IN TUTTA ITALIA, CON LA GAG SUI POOH, I NOMI E LE BACCHETTE DI STEFANO D'ORAZIO:

     

     

     

    Marco Leardi per www.davidemaggio.it

     

    FIORELLO SPETTACOLO DEL 2010 FIORELLO SPETTACOLO DEL 2010

    Fiorello copia se stesso. E, d’un tratto, la decantata novità di Viva RaiPlay invecchia di colpo: di quasi 10 anni. Perde l’originalità e diventa déjà vu. Nella seconda puntata del suo show, il mattatore catanese ha proposto un monologo ironico sulla scissione dei Pooh. In studio, giù risate ed applausi. Peccato però che la gag non fosse proprio nuovissima: Fiore l’aveva già proposta nel 2010, pari pari.

     

    A svelare l’auto-plagio, un video pubblicato su Youtube proprio nove anni fa. Nel filmato, che lo ritraeva a Bolzano sul palco di un suo show itinerante, Fiorello proponeva al pubblico alcune battute sui Pooh, che – scherzava già allora l’artista – si sarebbero sciolti a seguito di un litigio sul nome di Stefano D’Orazio. Il pubblico tv ha riascoltato ora le medesime freddure: viva Rai «Replay»!

    fiorello viva raiplay fiorello viva raiplay

     

    Red, Dodi e Roby volevano che D’Orazio si chiamasse Stefi ma lui non ne ha voluto sapere, scherzava Fiorello in illo tempore. Nel 2010, quando fu presentata, la gag aveva un senso visto che il popolare batterista aveva appena lasciato la band. A Viva RaiPlay, però, Rosario ha riproposto le stesse battute. Ed anche la stessa gag delle “bacchette originali” di Stefano D’Orazio.

     

    Sul palco di Bolzano, a porgere il cimelio all’artista era un assistente, con tanto di cuscino tra le mani. A Viva RaiPlay, il rapper Danti, anch’egli col cuscino. Tutto simile, anzi uguale: vedere per credere. Unica differenza: nel 2010 il monologo proseguiva, mentre su Rai1 Fiorello ne ha solo attinto una parte, dovendo fare i conti con la breve durata del suo show.

     

    fiorello viva raiplay fiorello viva raiplay

    Quest’ultima, a ben vedere, è pure un’aggravante. Il programma di Fiore, infatti, dura solo 15 minuti: riempire il tempo contingentato con una gag vecchia quasi dieci anni non è certo una nota di merito.

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