Valeria Forgnone per repubblica.it – Estratti
marco vizzardelli
Hashtag ‘identificarsi’. È la risposta sui social all’identificazione di Marco Vizzardelli, appassionato di lirica, loggionista e giornalista esperto di equitazione, che ieri al termine dell’inno di Mameli ha urlato “viva l’Italia antifascista”, risuonato dal loggione a pochi secondi dall’inizio del “Don Carlo” per la Prima della Scala. “Continueremo a gridarlo, ovunque. Anche se non piace a Salvini. E adesso identificateci tutte e tutti”, è il post del Partito democratico accompagnato da un cartello con la scritta ‘Viva l’Italia antifascista” e #identificarsi. Ripreso dalla segretaria Elly Schlein.
E così la catena non si ferma. C’è il post di Susanna Camusso con il luogo e la data di nascita accanto (‘Nata a Milano 14.8.1955’), quello di Peppe Provenzano, della capogruppo alla Camera Chiara Braga, del deputato Arturo Scotto, della senatrice Ylenia Zambito e dell’aurodeputata Camilla Laureti.
pd campagna viva l'italia antifascista
E quello di Sandro Ruotolo, Responsabile informazione, cultura, culture e memoria della segreteria nazionale del Partito democratico, spiega il fatto avvenuto alla Prima: “Viva l’Italia antifascista! Hanno gridato alla prima della #Scala di ieri sera a #Milano e la #Digos ha identificato il loggionista. Anche noi tutti gridiamo “Viva l’Italia Antifascista!”, Sandro Ruotolo, nato il 9/7/1955. #identificarsi”.
Ma giusto per citarne alcuni. Su Instagram c’è anche la reazione del sindaco di Milano Beppe Sala: “”E infine, ma al loggionista che ha gridato ‘Viva l’Italia antifascista’ ed è stato identificato che gli si fa? (Chiedo per un amico). E dell’Anpi che si allinea ai messaggi scrivendo su X: “Viva l’Italia antifascista! Anpi nazionale-Roma”.
schlein
L’elenco è lungo e comprende non solo politici, anche molti utenti che hanno voluto ‘identificarsi’ come antifascisti.
marco vizzardelli don carlo prima della scala