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    VIVA, VIVA SANT’EUSEBIO! COSI’ DI FRANCESCO HA CANCELLATO IL FANTASMA DI SPALLETTI: TURN OVER, VALORIZZAZIONE DI ALISSON E GERSON, CAMMINO EUROPEO DA BIG E MENO VELENI – A DIFFERENZA DEL TECNICO TOSCANO NON URLA “FORZA ROMA” NEL MEGAFONO, HA COMPORTAMENTI PIU’ BRUSCHI MA SINCERI – IL DS MONCHI PENSA GIA' ALLA CHAMPIONS: “TESTA A MADRID”


     
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    di francesco di francesco

    Luca Valdiserri per il “Corriere della Sera - Edizione Roma”

     

    Aria fresca a Trigoria. In quattro mesi Eusebio Di Francesco ha creato un gruppo di ferro e cancellato Luciano Spalletti dalle fotografie giallorosse come succedeva ai tempi dell' Unione Sovietica con i dirigenti dell' apparatchik caduti in disgrazia.

     

    L' Inter di Spalletti è passata all' Olimpico il 26 agosto scorso, con molta fortuna (3 pali colpiti dalla Roma) e con il consistente aiuto di Orsato che spense la Var sul fallo da rigore di Skriniar su Perotti (il risultato era 1-0 per la Roma). Da allora, però, il percorso di Di Francesco è stato quasi perfetto, riducendo giorno per giorno il numero delle «vedove» dell' allenatore toscano.

    eusebio di francesco eusebio di francesco

     

    Un lavoro a 360 gradi, a partire dalla valorizzazione della rosa a disposizione: 1) Spalletti aveva preteso la conferma di Szczesny, relegando Alisson alla panchina e adesso il brasiliano ha dimostrato tutto il suo valore;

    2) Gerson era un «desaparecido» ed è diventato un giocatore utile alla causa;

    3) prima c' era una specie di muro tra titolari e riserve, pagato con il crollo verticale a marzo, quando la Roma perse tutto in dieci giorni, e ora il turnover è la marcia in più della squadra;

    di francesco di francesco

     

    4) la differenza più impressionante riguarda il cammino europeo della Roma: Spalletti si fece eliminare nel preliminare dal Porto, Di Francesco vede il traguardo della qualificazione agli ottavi e ai milioni di euro della Champions League, raggiungibili con un pareggio a Madrid contro l' Atletico (mercoledì prossimo) o con una vittoria all' Olimpico contro gli azeri del Qarabag il 5 dicembre;

     

    5) più che una «rosa» più ampia, questa Roma sa sfruttare al meglio quello che ha: per colpa degli infortuni (e della gestione degli infortuni stessi, per dirla tutta) Di Francesco non ha mai potuto utilizzare Schick e Karsdorp, che dovevano essere i sostituiti di Salah e Ruediger, due punti di forza della Roma di Spalletti;

     

    6) Di Francesco ha svelenito un ambiente che Spalletti, con la sua guerra personale contro Totti, aveva lacerato e incattivito. Spalletti se ne andò da Trigoria urlando «Forza Roma!» in un megafono e adesso ha detto del pubblico interista: «La vostra clausola rescissoria non ha prezzo». Comportamenti e parole a effetto, mentre l' abruzzese Di Francesco usa modi più bruschi ma più sinceri.

    di francesco inzaghi di francesco inzaghi

     

    Non era facile per Di Francesco togliersi di dosso la patente di allenatore di provincia: ci è riuscito in pochissimo tempo. È il primo a sapere, però, che la Roma non ha ancora raggiunto nessun traguardo. Il d.s. Monchi ha commentato così il derby: «Grande atmosfera e grande vittoria, ma ora è storia: dobbiamo pensare a Madrid. Un' altra opportunità per continuare a migliorare come squadra. Crescere è fondamentale, andare avanti è essenziale: guardare indietro è uno spreco di tempo!!!». La strada è ancora lunga, ma di sicuro è la strada giusta.

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