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    “VIVIANA PARISI STAVA MALE DA TEMPO E NON VOLEVA FARSI CURARE” - PARLA EMANUELE BONFIGLIO, AMICO E DATORE DI LAVORO DI DANIELE MONDELLO: “AVEVA CAMBIATO LA SUA VITA PER STARLE VICINO, NON VOLEVA PIÙ PARTIRE E LASCIARLA. LEI GRIDAVA ‘STO BENE, STO BENE’ AI PARENTI CHE LA INVITAVANO A PRENDERE LE PILLOLE CHE LE AVEVANO PRESCRITTO ALL’OSPEDALE. A VOLTE LEI PARTIVA CON GIOELE, LASCIAVA IL TELEFONINO A CASA E TORNAVA DOPO QUATTRO ORE. SI AFFACCIAVA AL BALCONE DICENDO: ‘VOI SIETE PECCATORI, FIGLI DI SATANA, IO CREDO IN DIO!’”


     
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    GIOELE MONDELLO E VIVIANA PARISI GIOELE MONDELLO E VIVIANA PARISI

    Laura Anello per “la Stampa”

     

    È un calvario che durava da almeno un anno, quello di Viviana Parisi, un calvario di cui il lockdown era stato soltanto l'ultima stazione. A raccontarlo è Emanuele Bonfiglio, amico e datore di lavoro di Daniele Mondello, accanto a lui durante l'autopsia sul corpo del piccolo Gioele. E' lui a tenergli la mano sulla spalla, a vigilare che quel ragazzo distrutto dal dolore - e tenuto in piedi dalla rabbia - non crolli tutto a un tratto. Dall'inizio di quest' anno Daniele Mondello, il dj che faceva da special guest nelle serate, guidava il furgoncino della ditta Bonfiglio che porta i parenti dei defunti sulle tombe del cimitero di Messina.

     

    GIOELE MONDELLO - VIVIANA PARISI - DANIELE MONDELLO GIOELE MONDELLO - VIVIANA PARISI - DANIELE MONDELLO

    «Aveva cambiato la sua vita per stare vicino a Viviana - racconta l'amico - non voleva più partire e lasciarla. Perché era da tempo che la moglie, di cui era innamoratissimo, stava male. Ma purtroppo non voleva farsi curare. Sto bene, sto bene, urlava ai parenti che la invitavano a prendere le pillole che le avevano prescritto all'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto quando Daniele era riuscito a imporsi e a portarla davanti a un medico».

     

    Ma quelle pillole, purtroppo, lei non le prendeva, salvo poi - tre mesi dopo - chiamare il marito allarmata per dirgli che temeva di averne assunte troppe, forse otto. Un tentativo di suicidio? Questa volta è Pietro Venuti a parlare, l'altro avvocato di Daniele. «Quando il marito a giugno la porta al Policlinico di Messina - racconta - lei sta bene, pressione a posto, cuore a posto, non le fanno la flebo e tanto meno una lavanda gastrica, le danno il carbone attivo come prevenzione antiveleno e la rimandano a casa. Il giorno dopo era al mare».

     

    DANIELE MONDELLO VIVIANA PARISI DANIELE MONDELLO VIVIANA PARISI

    Forse una piccola simulazione per attirare l'attenzione e chiedere aiuto, da parte di una donna che svolgeva un ruolo dominante nella coppia, mentre Daniele era più remissivo. Era lei ad averlo sostanzialmente allontanato dagli amici. Lo voleva tutto per sé. Lei, lui e il bambino. Insieme. E soli. «Persino la zia e la nonna paterna di Gioele, quando giocavano con il bambino, dovevano farlo sotto l'occhio vigile della madre». Non era la prima volta che Viviana spariva.

     

    Daniele Mondello Viviana Parisi e il figlio Gioele Daniele Mondello Viviana Parisi e il figlio Gioele

    «A volte - racconta Bonfiglio - prendeva e partiva con Gioele, lasciava il telefonino a casa e tornava dopo quattro ore. Quando Daniele mi ha chiamato il giorno della scomparsa per chiedermi di aiutarlo a cercare la moglie, pensava a un colpo di testa dei suoi». Tutti in famiglia erano più che consapevoli di un grande disagio. «Daniele aveva perfino deciso di vendere la casa a Venetico e di trasferirsi a Messina per stare più vicino ai genitori e alla sorella, in questa situazione difficile. Lui e Viviana avevano visto una casa qui, nel quartiere Tre Monti, a lei piaceva tanto. Ma quando gli agenti immobiliari erano andati a Venetico per valutare il loro appartamento lei li aveva buttati fuori».

     

    Difficile non capire quel sorriso spento sul volto di Daniele negli ultimi mesi. Lui a camminare avanti a testa bassa, lei indietro con il bambino. Ma resisteva, moltiplicando le sue attenzioni. Anche quando lei declamava dal balcone: «Voi siete peccatori, figli di Satana, io credo in Dio!», anche quando mostrava per Gioele un attaccamento quasi morboso. Per questo non vuole, non può credere, che quella mamma, sua moglie, possa avere ucciso suo figlio». 

     

    DANIELE MONDELLO E VIVIANA PARISI DANIELE MONDELLO E VIVIANA PARISI DANIELE MONDELLO E VIVIANA PARISI DANIELE MONDELLO E VIVIANA PARISI daniele mondello viviana parisi daniele mondello viviana parisi

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