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    FUGGI DA FOGGIA! - VLADIMIR LUXURIA RACCONTA LA SUA CITTÀ IN OSTAGGIO DELLE BANDE CRIMINALI DI GIOVANISSIMI: “NON HANNO PAURA DI NIENTE. ANZI, SEMBRA QUASI CHE CERCHINO I RIFLETTORI. SI MUOVONO COME SE FOSSERO SU UN SET CINEMATOGRAFICO. QUALCHE SETTIMANA FA C'È STATA UNA SPARATORIA IN PIENO GIORNO. C'È UN LIVELLO DI CINISMO E DISUMANITÀ DA FAR VENIRE LA PELLE D'OCA - UNA VOLTA ERA UNA REALTA' ACCOGLIENTE, ABBIAMO ORGANIZZATO ANCHE UN GAY PRIDE..."


     
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    Maria Berlinguer per “la Stampa”

     

    vladimir luxuria foto di bacco (1) vladimir luxuria foto di bacco (1)

    «Una situazione terribile, la città sembra in mano a bande criminali giovanissime, probabilmente anche sotto l' effetto di stupefacenti. Certo che la gente ha paura, ieri hanno messo una bomba in un centro anziani, dove sarà la prossima? In un asilo?». Vladimir Luxuria, ex parlamentare, opinionista tv e scrittrice è nata a Foggia, ci ha vissuto 20 anni e ci torna spesso perché lì vivono i genitori.

     

    Quando è stata l'ultima volta a Foggia?

    «A Capodanno. Abbiamo trascorso la serata in casa dei miei con le serrande tirate giù. Mia madre aveva paura. I botti che si sentivano non erano fuochi di artificio ma spari.

    Per carità gli spari ci sono sempre stati da queste parti ma negli ultimi tempi la città è precipitata in un vortice di violenza che allarma. Sembra di stare nel Far West. Mia madre come tutte le persone perbene che vivono in città è spaventata e si capisce il perché. Eppure non era così un tempo».

     

    FOGGIA - BOMBA CONTRO UN CENTRO ANZIANI FOGGIA - BOMBA CONTRO UN CENTRO ANZIANI

    Si viveva bene?

    «Io amo la mia città. Anni fa abbiamo organizzato un Gay Pride con lo slogan "Fuggi a Foggia", capovolgendo il detto che invita a scappare dalla città perché ci piaceva l'idea di mostrare una realtà accogliente e tollerante. E in parte lo era. Oggi invece sembra di essere a Palermo negli anni del piombo. L'escalation è stata costante è terribile, certo c' è la mafia, non c'è alcun dubbio, ma la verità è che la città è in mano a bande criminali di giovani che non hanno paura di niente. Anzi, sembra quasi che cerchino i riflettori. Si muovono come se fossero su un set cinematografico. Qualche settimana fa c' è stata una sparatoria in pieno giorno. C' è un livello di cinismo e disumanità da far venire la pelle d' oca. Continuo ad amare la mia città ma non la riconoscono più».

    LA MAFIA A FOGGIA LA MAFIA A FOGGIA

     

    Oggi la commissaria antiracket ha detto che lo Stato farà la sua parte, ribadendo quello che avevano detto la ministra Lamorgese e il premier Conte, ma ha sollecitato la cittadinanza a reagire.

    «Certo, la risposta deve essere corale. Solo così si può battere un fenomeno che appare invincibile. Però io capisco anche la paura che hanno le persone. I commercianti che si ribellano al racket e che si trovano con i negozi e saltati in aria. La marcia organizzata da Libera è stata un successo ma certamente non basta. Salvini aveva mandato l'esercito.

    Benissimo, ma non è solo così che si fronteggia una situazione che sembra fuori controllo.

    LA MAFIA A FOGGIA LA MAFIA A FOGGIA

    Certo c'è molta disoccupazione, c'è sempre stata. Per questo è facile reperire manovalanza criminale. Bisogna ripartire dal basso, dai territori».

     

    Ovvero?

    «Bisogna portare progetti educativi e lavoro. Tagliare l'erba sotto i piedi alla mafia e alla criminalità. Se davvero vogliamo sradicare la violenza bisogna ripartire dalle scuole».

     

    Ha paura quando torna a casa?

    «E chi non ne avrebbe?».

    iemmello auto incendiata foggia iemmello auto incendiata foggia LA MAFIA A FOGGIA LA MAFIA A FOGGIA

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