Estratto dell’articolo di Pierpaolo Lio per il “Corriere della Sera”
Per sette anni è stato un fantasma. Nessuno aveva avuto sue notizie. Roberto Coppola, all’epoca 40enne chef milanese giramondo, era scomparso nel nulla. L’ultima telefonata alla madre, a fine giugno del 2016, l’aveva fatta per «annullare» la visita della donna a Calgary, in Canada, dove lui s’era nel frattempo trasferito. «Mamma non venire». Poi più nulla. Fino a venerdì, quando gli investigatori hanno comunicato ad Anna Maiorano che «suo figlio è vivo e sta bene».
ROBERTO COPPOLA
Lo hanno ritrovato in Texas. «Sono rinata. È il regalo di Natale più bello che potessi mai immaginare», dice lei […] Dopo una prima indagine archiviata, di recente gli investigatori della squadra mobile di Milano avevano avviato nuove ricerche […] gli agenti hanno recuperato da alcuni conoscenti dell’uomo la voce di un suo possibile trasferimento in Texas in camper, dove lavorerebbe sempre nel mondo della ristorazione.
«Ha chiesto per il momento di essere lasciato solo — racconta ancora la madre —. Ha anche detto che quando sarà pronto mi contatterà e mi spiegherà i motivi della sua scelta. Ma adesso non mi interessa. Voglio rispettare la sua libertà. Ora sono solo felice di sapere che sta bene».