Francesco Velluzzi per la Gazzetta dello Sport
diletta leotta su instagram
I 40 pullman dei desideri che sono partiti martedì da Pordenone direzione San Siro sono rientrati tra le 4 e le 6 del mattino di mercoledì, quando la squadra, stravolta, dormiva in un hotel di Milano.
Ieri lo staff del presidente Lovisa è tornato alla normalità, allenamento al pomeriggio e testa piena sul Renate, avversario di domenica a Meda. Si torna in Lombardia, ma ora c' è in ballo la corsa alla promozione.
Il Pordenone ha i mezzi, ma ora sa di poter contare anche sull' effetto simpatia. Il bombardamento sui social è pazzesco: superati i 30 mila «Mi piace» su Facebook. Su Twitter si è passati da 5mila a 6.400 follower, su Instagram il botto: da 10mila a oltre 21mila. Per il settore giovanile è stato un sogno: hanno formato un gruppo di 500 persone, famiglie comprese, per venire a Milano con i pullman organizzati dal club.
leotta
MERCATO Pacche e complimenti sono comunque finiti. Qualche giocatore è già sul taccuino di agenti e club, ma Lovisa terrà duro. E con lui suo figlio Matteo che cura il mercato. «Sempre in totale sintonia con Leonardo Colucci», spiega il dirigente ventunenne che, a vederlo, sembra un bambino, ma ha le idee molto chiare. Se ci sarà da fare qualche innesto (visto che siamo in tema di barbatelle...) a gennaio si farà.
PORTIERE Proprio lui e Colucci hanno insistito per Simone Perilli, l' eroe di San Siro. Il portiere, classe 1995, tifoso laziale, con un passato nella sua Roma, nelle giovanili giallorosse e biancocelesti, che ha chiuso la saracinesca per 120' e ai rigori si è opposto a Skriniar e Gagliardini. «E' stato bellissimo, anche se l' amaro in bocca resta. Però vado via da San Siro con due rigori parati, con la nostra squadra che è uscita imbattuta, con loro che hanno dovuto ricorrere ai big. Per noi è una vittoria, anche se avevamo capito che potevamo farcela». Pensava di farcela pure sul rigore di Icardi. «Io ballo tanto e mi muovo tanto, cerco di disorientare l' avversario. Sapevo che Icardi faceva delle finte.
inter pordenone 6
Ero partito con l' idea di buttarmi su quel lato, ma sono cascato alle finte. Bravo lui, pollo io». Ma il post partita dolce-amaro è stato l' ultimo atto di una «leggenda», come la chiamano ora a Pordenone. «Noi eravamo un po' abbattuti, abbiamo davvero visto il sogno vicino. Il presidente è venuto in spogliatoio a farci i complimenti. Ci ha detto che era fiero di noi e anche il nostro allenatore era felice». Colucci ha avuto Perilli alla Reggiana, lo voleva qui con lui e Matteo Lovisa gli ha fatto firmare un triennale.«Ho giocato alla Reggiana e prima sono stato a Sassuolo. Sono romano. Ma felice di questa nuova avventura. Sono sicuro che non ci farà male. E andremo già domenica col Renate a giocare con la stessa intensità e con la voglia di puntare alla B. E' il nostro obiettivo».
SIGNORI «Questa sfida con l' Inter è stata un grosso stimolo. Purtroppo il nostro girone è sempre il più difficile». Dell' Inter resterà il pensiero stupendo. «Sono stati splendidi, tutti.
inter pordenone
Ranocchia, dal quale ho avuto la maglia, è stato super. Perché è entrato nel nostro spogliatoio a farci i complimenti, un signore autentico. Si sono dimostrati campioni anche in questo. Hanno regalato le maglie a tutti noi. Un ricordo di una notte meravigliosa con i tifosi splendidi accanto. Anche se a San Siro abbiamo pensato di tornarci».
leotta leotta leotta leotta