Stefania Chiale per corriere.it
letizia moratti attilio fontana
«Giorgia Meloni sa che se salta la Lombardia, salta il governo». È questa reazione a catena a rinsaldare la certezza nella Lega che il candidato del centrodestra alle Regionali nel 2023 sarà il presidente uscente Attilio Fontana. Una partita che, spiegano fonti autorevoli del Carroccio, è aperta sullo stesso tavolo su cui si sta trattando la composizione del nuovo governo e che, insieme ai tasselli dell’esecutivo, «prevederà la ripartizione tra gli alleati di Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Molise», le regioni che vanno al voto. Oltreché «un soddisfacente posto per Letizia Moratti». Che invece ha ribadito quanto ricostruito due giorni fa dal Corriere: «Io sono in campo con una Rete Civica», ma «aspetto una decisione da parte dell’intera coalizione del centrodestra».
Nella Lombardia che si è risvegliata dal voto per le Politiche con gli equilibri nel centrodestra ribaltati, il duello per contendere il posto di candidato alle urne nella prossima primavera è all’ordine del giorno. Ma in casa Lega l’ipotesi che sia Moratti a spuntarla è «lontanissima». Il motivo è che «gli alleati definiranno lo schema sia per il governo che per le quattro regioni che andranno al voto», dice un esponente di primo piano della Lega che vuole restare anonimo: «Meloni sa che dovrà trovare una forma di equilibrio e compensazione tra il governo nazionale e i governi regionali». E così «a Fratelli d’Italia andrebbe, oltre che il governo, il Lazio; alla Lega la Lombardia e il Friuli Venezia Giulia»;
MORATTI FONTANA
il Molise rimarrebbe a Forza Italia, che nella regione ha preso il 12,6%. Anche perché, in caso contrario, «FdI non potrebbe avere per sé governo, Lazio e Lombardia». Senza contare che è proprio in Lombardia e Veneto che il Carroccio, pur nel crollo subito, tiene di più che nel resto d’Italia.
Una versione che non fa i conti con quanto continua a ribadire Moratti, che in questi mesi ha tessuto nei minimi dettagli la sua rete civica: «Ho detto in maniera leale e coerente che aspetto una decisione dal centrodestra che penso debba essere definitiva, naturalmente dopo la formazione dell’esecutivo.
LETIZIA moratti ATTILIO fontana GUIDO bertolaso
Ma ho lavorato anche a una rete civica che ho costruito, ascoltando diversi mondi dall’industria al terzo settore, per costruire un programma», ha detto ieri sera su Rai3 aggiungendo ciò che accende la miccia definitiva nel rapporto tra i due. E sottolineando che la scelta di accettare l’incarico di vicepresidente era vincolato a questo passaggio: «Sono stata chiamata dal presidente Fontana in un momento difficile e ho accettato per responsabilità e amore per la mia regione, con l’impegno parallelo di un passaggio di testimone a fine legislatura.
attilio fontana e letizia moratti
Coerentemente a quelle indicazioni ho costruito anche una rete civica. La mia non è un’autocandidatura ma una disponibilità». Smentite anche le voci su un possibile incarico nell’esecutivo: «Sarei onorata ma non accetterei». Dichiarazioni che scatenano l’immediata reazione di Fontana: «Non ho mai promesso a nessuno un passaggio di testimone al termine del mio mandato. È una prerogativa dei partiti allora come oggi. A questo punto sono io a chiedere un chiarimento netto e definitivo, già dalle prossime ore, a Letizia Moratti: una cosa è far politica, un’altra giocare sull’onorabilità delle persone e amministrare senza sapere da che parte si voglia stare: con noi o contro di noi».
SALVINI MELONI BY OSHO GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI GUIDO BERTOLASO CON ATTILIO FONTANA E LETIZIA MORATTI