1 - NETFLIX, ABBONATI A QUOTA 139 MILIONI, IL NEMICO È FORTNITE
netflix
Nella sua trimestrale Netflix tocca un fatturato da 4,19 miliardi di dollari. La crescita (+27,4%) è leggermente sotto le stime (che erano pari a 4,21 miliardi). L'utile netto (134 milioni di dollari) supera le attese ma segna una flessione rispetto al trimestre precedente (-66%) e al quarto periodo del 2017 (-28%).
Nell' ultimo trimestre, Netflix brucia 1,3 miliardi e nell' intero anno 3 miliardi del suo flusso di cassa per sostenere nuove produzioni, che seducono nuovi utenti: 8,8 milioni con un incremento di 1,5 milioni negli Usa e di 7,3 milioni all' estero. Il monte abbonati, su scala mondiale, è a quota 139 milioni. Una brutta notizia per i concorrenti come Hbo e Amazon Prime? A sorpresa Netflix indica in Fortnite, il videogioco, il suo più diretto competitore. L' obiettivo della pay-tv è è contendere ad altre realtà il tempo degli utenti.
2 - FORTNITE, TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE
Simone Pettine per https://multiplayer.it
FORTNITE
Fortnite è senza dubbio il gioco di successo per eccellenza, almeno stando ai dati disponibili per i primi mesi del 2018: il Battle Royale sviluppato e poi pubblicato autonomamente da Epic Games è riuscito a catalizzare l'attenzione dei giocatori, ma anche degli analisti del settore, di sportivi apparentemente molto lontani dai videogiochi e persino artisti e cantanti. In questo articolo potete trovare tutto, ma proprio tutto quello che vi occorre sapere su Fortnite: dalle informazioni generali alle specifiche, dalle sfide settimanali alle istruzioni d'uso, aggiornate di volta in volta non appena Epic Games pubblicherà nuovi update su console e PC.
FORTNITE BATTLE ROYALE: COS'È
Fortnite Battle Royale è uno sparatutto online in terza persona: lo scopo è quello di fare fuoco contro qualsiasi cosa si muova, nell'intento di essere gli ultimi a rimanere vivi nell'ampia mappa di gioco proposta.
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Tuttavia parte del successo del gioco è dovuto anche ad una proposta abbastanza innovativa nel gameplay: combinare l'azione in combattimento con una meccanica adibita alle costruzioni, grazie a un menù che richiama molto da vicino le possibilità offerte da Minecraft. In Fortnite Battle Royale si raccolgono armi e strumenti utili, si spara, ci si nasconde e si sfrutta l'ambiente a proprio vantaggio; al tempo stesso è possibile volendo fare gioco di squadra, esplorare gli ambienti e costruire edifici e piattaforme per aiutarsi lungo il cammino.
Fortnite è stato sviluppato in collaborazione da Epic Games e People Can Fly, il primo dei due ha poi pensato alla sua pubblicazione, dapprima come titolo in accesso anticipato su tutte le piattaforme, poi in formato gratuito a partire dal 2018. Fortnite può essere giocato quindi senza spendere un centesimo, con le dovute eccezioni per il reparto microtransazioni (incentrato principalmente su nuove skin e decorazioni). La modalità PvE Salva il Mondo (di cui stiamo per parlarvi) è attualmente proposta al prezzo di 39,99 Euro ma presto diventerà a sua volta free-to-play per tutti i giocatori.
COME SI GIOCA: MODALITÀ E REGOLE
Fortnite presenta due modalità di gioco ben distinte: Battaglia Reale e Salva il mondo. È stata la prima delle due a contribuire al suo successo in tutto il globo, perché immediata, adrenalinica, sufficientemente strategica, e naturalmente free-to-play. La Battaglia Reale ha inizio quando cento giocatori, dapprima a bordo di un velivolo a metà tra l'autobus e un aerostato (il vinderbus), si gettano nel vuoto per atterrare sull'isola destinata allo scontro.
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Da questo momento in poi Fortnite diventa appunto una battaglia, in cui tutti gli eroi sono costantemente in lotta contro gli altri: la zona sicura presente a schermo si ridurrà progressivamente, portando tutti i presenti in modo inesorabile ad incontrarsi e farsi fuori a vicenda. Ne resterà in piedi soltanto uno, che verrà incoronato vincitore. Durante lo scontro ogni giocatore può utilizzare un piccone per depredare nuove risorse, creare costruzioni, o ottenere nuove armi trovando in giro equipaggiamento migliorato: sono tutti elementi di gioco fondamentali per la sopravvivenza.
La modalità Salva il mondo di Fortnite è invece impostata non sulla competizione, ma sulla collaborazione: squadre di quattro giocatori devono operare assieme per arrestare ondate crescenti di alieni, che in un futuro post apocalittico hanno conquistato il nostro pianeta. Per raggiungere lo scopo è necessario utilizzare la modalità costruzione per fortificare la propria base, piazzare trappole, e fare fuoco contro gli invasori; completando le missioni proposte i giocatori accrescono le loro abilità e sbloccano interessanti bonus.
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La mappa di gioco di Fortnite Battle Royale mescola ambienti apertamente pianeggianti ad altri più montuosi, ma non manca un fiume che scorre da nord a sud, con tanto di laghetto centrale: sono presenti poi alcuni punti di interesse come centri abitati, zone rurali, laboratori, hangar e boschi. Ovunque è possibile trovare nuove armi o strumenti di gioco fondamentali per la sopravvivenza, quindi l'utente è incalzato a muoversi continuamente per arraffare quanto più bottino possibile, che naturalmente rappresenterà l'obiettivo principale anche dei suoi avversari: lo scontro è inevitabile.
Fortnite presenta armi suddivise per livelli di rarità: non comuni, comuni, rare, epiche e leggendarie. La differenza naturalmente riguarda il danno inferto da ciascuna di esse, oltre alla cadenza di fuoco, alla gittata e alla precisione. Ma le casse e i bottini presenti sulla mappa possono nascondere anche dei consumabili altrettanto importanti, per esempio bende, medikit e pozioni di vario tipo, che permettono di curarsi, recuperare punti ferita e ottenere bonus alla propria protezione.
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Da ultimo un terzo strumento utile in Fortnite Battle Royale sono le trappole, che possono essere accumulate all'infinito senza occupare spazio nell'inventario: buone non solo per danneggiare gli avversari, ma anche per costruire piattaforme utili, per esempio per raggiungere punti più elevati.
3 - LA DIPENDENZA DA FORTNITE STA DIVENTANDO UN PROBLEMA SERIO
Gabriele Fazio per www.agi.it
L’Organizzazione mondiale della sanità a giugno, per la prima volta, ha riconosciuto la “dipendenza dai videogame” come una malattia. Probabilmente solo a giugno perché la situazione con l’avvento di tecnologie sempre più avvincenti va sempre peggiorando. Non è un disturbo nuovo, infatti, come spiega un articolo di Bloomberg, già dai tempi dell’Atari, bisnonna in pratica delle attuali console, si registrarono i primi casi di dipendenze.
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Ora però tutto si sta evolvendo con una velocità che ha costretto gli esperti a dover affrontare di petto un problema che investe una quantità infinita di persone, un problema che ha, soprattutto, un nome: Fortnite. Al momento il videogame registra 200 milioni di utenze.
Bloomberg racconta, per esempio, la storia di Carson, 17 anni e più di 12 ore al giorno passate davanti ad uno schermo tentando di restare l’ultimo in piedi contro gli altri 99 concorrenti della partita; “Avevamo fatto qualche progresso nel convincerlo a ridurre le sue ore di Fortnite e dormire meglio, ma è tornato alle sue vecchie abitudini”, dichiarano disperati i genitori. “Non ho mai visto un gioco che abbia un tale controllo sulle menti dei bambini”, è vero, lo conferma Lorrine Marer , una specialista comportamentale britannica che lavora con i bambini che combattono la dipendenza da gioco. “Una volta che sei agganciato a questo gioco, è difficile smettere ”.
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NESSUN COMMENTO UFFICIALE DAL PRODUTTORE
La Epic Games Inc., azienda che produce Fortnite (attorno al quale gira un business che orbita sul miliardo di dollari), in passato ha lanciato degli avvertimenti ma per quanto riguarda il problema della dipendenza si rifiuta di commentare. E nel frattempo il problema si allarga e non riguarda più solo bambini e adolescenti, nel Regno Unito pare infatti che Fortnite sia stato citato in più di 200 cause di divorzi.
Ma non finisce qui, scrive infatti Bloomberg che “Anche gli atleti professionisti ne sono dipendenti. Lo staff dei Vancouver Canucks, della National Hockey League, ha avuto così tanti problemi nel portare i giocatori alle riunioni e alle cene che ha deciso di bandire Fortnite.
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David Price, lanciatore per i Boston Red Sox della Major League Baseball, vincitori della World Series, a maggio ha fornito una prestazione disastrosa contro gli storici avversari dei New York Yankees a causa di problemi al polso che potrebbero essere stati esacerbati da Fortnite. Altri giocatori di baseball professionisti sono così ossessionati da Fortnite che hanno agganciato il gioco al sistema video Jumbotron dello stadio per giocare mentre aspettano i turni di battuta in allenamento”.
Cam Adair è un ragazzo che a 15 anni ha dovuto lasciare la scuola a causa della dipendenza dai videogiochi, oggi ci rientra per sensibilizzare i ragazzi al problema. “I giocatori di Fortnite – dice - competono in combattimenti di 100 persone fino a quando l'ultimo è in piedi, il che rende difficile l'abbandono della partita una volta avviata. Scoppia la terza guerra mondiale se un genitore chiede al figlio di venire a cena, perché se se ne va perde”.
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PAGAMENTI ONLINE
Fortnite è distribuito gratuitamente, i proventi arrivano dalla vendita di armi speciali e particolari “skin” per il proprio personaggio, addirittura la Epic Games pare abbia chiuso un sostanzioso accordo con la National Football League per mettere a disposizione dei giocatori le maglie delle proprie squadre preferite.
Il problema dunque si allarga e di frequente capita che ai genitori arrivino pagamenti fatti online dai figli con la propria carta di credito a loro insaputa, anche qui il giro di soldi è enorme, tant’è che in Olanda è anche stato pubblicato uno studio che paragona i danni economici creati dalle piattaforme di gioco online a quelli del gioco d’azzardo.
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Paul Weigle, uno psichiatra del Mansfield Center, nel Connecticut, sta seguendo 20 ragazzi dipendenti da Fortnite e raccomanda ai genitori di non permettere ai figli di avvicinarsi ai videogames prima dei 10 anni e di fissare severe regole sugli orari da dedicargli, dato che più si va avanti più questi giochi diventano sofisticati e dediti ad agganciare il proprio pubblico e tenerlo davanti allo schermo il più possibile; infatti ammette che “sarà un problema sempre più grosso”.