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VOLETE SAPERE QUANTO CI VUOLE PER SAPERE SE SI È A RISCHIO DEPRESSIONE? OTTO MINUTI – LO STRUMENTO IN GRADO DI VALUTARE SI CHIAMA “MANTO” ED È STATO SFORNATO DALL'UNIVERSITÀ DI FERRARA E GLI ATENEI DI BOLOGNA, NEW YORK E STOCCOLMA: BASTA RISPONDERE A UNA SERIE DI DOMANDE IN FORMA ANONIMA ONLINE E IL SITO PRODURRÀ UNA STIMA DI RISCHIO INDIVIDUALE - SE IL PUNTEGGIO SUPERA IL 60% NIENTE PANICO: I CONSIGLI

Estratto dell’articolo di Valentina Arcovio per “Il Messaggero”

 

depressione

Otto minuti. O anche meno se si ha una buona connessione. Tanto basta per avere una stima personalizzata del rischio di depressione. Con Manto, infatti, basta rispondere a semplicissime domande su sé stessi e sulla propria vita quotidiana per sapere in anticipo quanto vicini o lontani si è dal cosiddetto male oscuro. A sviluppare questo inedito strumento, il primo del genere a livello mondiale, è stata una collaborazione scientifica tra l'Università di Ferrara e gli atenei di Bologna, New York e Stoccolma, in uno studio pubblicato sull'American Journal of Geriatric Psychiatry.

 

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LA DENOMINAZIONE Nel dettaglio Manto è un tool online (https://manto.unife.it/), utilizzabile in maniera gratuita e anonima dalla popolazione over 55, statisticamente più a rischio, che è capace di calcolare la probabilità di sviluppare depressione nei successivi due anni. Il suo nome deriva dal personaggio della mitologia greca Manto, la profetessa che creò il lago della città di Mantova con le sue lacrime. Decisamente appropriato, visto che va a indagare sul rischio di una persona di sviluppare una delle patologie più difficili e complicate di questo secolo.

 

depressione tra gli adolescenti

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Al termine del breve questionario (al momento in italiano o in inglese) il sito produrrà una stima del punteggio di rischio individuale, espressa in percentuale. Se il punteggio di rischio fosse alto, ad esempio superiore al 60%, niente panico: si può agire in diversi modi. In primis, ad esempio, modificare il proprio stile di vita, come fare attività fisica o impegnarsi in attività stimolanti. Poi si possono trattare i disturbi del sonno o i sintomi dolorosi. Sono inoltre disponibili numerose altre cure ed azioni preventive, come strategie psicologiche, farmacologiche e comportamentali, da sole o in combinazione.

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I CONSIGLI

Da “Il Messaggero”

 

ACCETTARSI SENZA VERGOGNA

La depressione è una vera e propria malattia e non va confusa con la tristezza, o con la malinconia. Quindi va accettata e curata senza alcuna vergogna

EVITARE DI PRENDERE DECISIONI DI FRETTA

Quando si è in uno stato depressivo, anche non molto grave, evitare di prendere decisioni in modo improvviso ma aspettare che il tono dell'umore sia migliorato

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NON COSTRINGERSI A FARE VITA SOCIALE

La socialità non sempre aiuta la persona depressa, quindi noncyr forzarsi. Si può generare l'effetto opposto: un ulteriore isolamento e senso di estraneità

NON INTERROMPERE DA SOLI LE CURE

Il fai da te non è mai ammesso in nessun percorso terapeutico, specie nelle malattie o nei disturbi psichiatrici: le ricadute sono abbastanza frequenti

ATTENZIONE A QUANDO SCOMPARE IL PIACERE

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La perdita di piacere o interesse per le normali attività, dalla vita professionale a quella sociale, sono spesso la prima spia di una forma depressiva

NON È QUESTIONE DI "BUONA VOLONTÀ"

Non credere che si tratti di mancanza di volontà se ci si sente senza energia psichiche e fisiche. Questo atteggiamento fa scaturire solo malessere

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