Alberto Pinna per il Corriere della Sera
nadia murineddu
Giovanni in caserma non c' è e se anche ci fosse non può parlare, ordini superiori.
«E poi non si creda che questa storia l' abbia presa a cuor leggero. È stressato, è dovuto andare dal medico, è in malattia». Passato dall' anonimato alle cronache per essersi negato il giorno del matrimonio e per «l' affronto» subìto dalla (ormai ex) promessa sposa che non ha rinunciato al rinfresco, alla torta e al brindisi con gli invitati, Giovanni Delogu è al suo paese, Ittireddu. Un pugno di case, vicine a un vulcano spento, 600 abitanti. Un coro: «Bravo ragazzo, famiglia perbene».
Babbo e mamma esitano. «Questa signorina è libera - premette la signora Grazia - di fare i commenti che vuole». Il marito vorrebbe chiuderla qui: «Non abbiamo intenzione di alimentare questa telenovela. Lei è in cerca di notorietà, mio figlio fa un lavoro delicato: non può che star zitto». Ma poi il signor Mariano - che lavora a Forestas, ente regionale che si occupa di boschi - si lascia andare: «Come padre ho cercato in ogni modo di far naufragare questo matrimonio. La signorina Murineddu è stata avvertita per tempo. Ho consigliato loro: pensateci bene, non fate passi affrettati, continuate a convivere, ma almeno rinviate. Lei però voleva sposarsi lo stesso, a tutti i costi. Anche Giovanni le ha chiesto di rinviare. Stava male, era distrutto dallo stress». Ma suo figlio le ha mai presentato la sua compagna Nadia?
nadia murineddu 2
«No, non la conosco, l' ho vista soltanto in fotografia e mi è bastato: ho capito subito che persona è». I Delogu abitano sulla strada che porta al santuario campestre di San Giacomo, intorno alla loro villetta una vigna, poco più in là le «domus de janas» di Partulesi, la necropoli che mischia magia e preistoria. Hanno due figli, Giovanni e Antonio, gemelli, alti, occhi chiari, fisico da palestra. Da ragazzi vite parallele: entrambi campioni regionali di mezzofondo e poi di karate, un' esibizione anche a Sorso, il paese di Nadia, nel 2012 (ma ancora non si erano conosciuti). «Basta con questa storia - dicono in paese - basta descrivere Giovanni come un mostro».
Studente scrupoloso, diploma al liceo classico, laurea in filosofia a Bologna, 106 su 110. Dopo gli studi le strade dei gemelli si sono divise, Giovanni ha riposto nel cassetto la laurea e ha imboccato deciso quella delle forze armate; una selezione, un corso, esperienze che lo entusiasmano. La Brigata Sassari è carica di storia e un modello dell' esercito, spesso inviata in rischiose missioni all' estero (Libano, Balcani, Afghanistan), con supporto di carabinieri e servizi di sicurezza.
NADIA MURINEDDU E GIOVANNI DELOGU
Di quale reparto faccia parte Giovanni non si sa: fanteria meccanizzata? Logistica? Gruppo trasmissioni e informazioni? A Nadia ha detto che lavora a Poglina, al centro addestramento guastatori, una decina di chilometri a Sud di Alghero, struttura supersegreta destinata anche agli uomini dell' intelligence, «chiacchierata» ai tempi del Sifar, del Piano Solo e dell' attività clandestina dell' organizzazione Gladio, adesso sotto le dipendenze dell' Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna e dello stato maggiore della difesa.
«Devo tornare alla base», così la telefonata con la quale Delogu comunicava sabato scorso che non si sarebbe presentato in chiesa per il matrimonio. E sempre a Nadia che lo cercava, i carabinieri hanno confermato: il fidanzato «si era chiuso in caserma». Ma non si era barricato, era in «licenza malattia».
SPOSA LASCIATA ALL ALTARE