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    MILANO-PALERMO SOLO ANDATA (MA VIA BUDAPEST) - VOLI PER IL SUD TROPPO CARI A NATALE? PASSANDO PER L’UNGHERIA SI RISPARMIA - I VOLI PER IL MERIDIONE (IN PARTICOLARE LA SICILIA) ARRIVANO ANCHE A 300 EURO A TRATTA. E COSÌ UN ESERCITO DI PENDOLARI PRENOTA L’AEREO FACENDO SCALO A EST...


     
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    Leonard Berberi per corriere.it

    aeroporto palermo aeroporto palermo

    La matematica a volte sfida la logica. E la logistica. Per andare da un punto A a un punto B in alcuni periodi dell’anno — il Natale, il Capodanno, la Pasqua, l’estate — conviene transitare in un punto C.

     

    E spezzettare le prenotazioni. Per dire: chi il 23 dicembre decide di andare da Milano a Palermo potrebbe sborsare 178 euro (con easyJet) o 190 (con Alitalia) per una sola andata. Oppure pagarne la metà, ma con qualche sacrificio in più. Ad esempio: imbarcarsi su un aereo Wizz Air da Malpensa per Budapest, quindi prendere un Ryanair per il capoluogo siciliano. Costo complessivo delle due tratte: 91 euro.

     

    Il caso Sicilia

    Le festività invernali per i meridionali che lavorano o studiano nel Nord Italia diventano un salasso. I voli che di solito nei periodi normali costano anche 16 euro — ad esempio il Milano-Palermo —, balzano anche a 250-300 euro (a tratta). Per questo contro il «caro voli» il governatore della Sicilia Nello Musumeci propone la creazione di una compagnia aerea regionale in grado di offrire tariffe a prezzi calmierati. Nel frattempo c’è chi paga centinaia di euro oppure decide di restarsene al Settentrione. O, come fanno diversi giovani, sfruttano i motori di ricerca dei voli per trovare i percorsi alternativi più convenienti.

    aereo aereo

     

    I confronti

    E così, come ha raccontato La Stampa, da Torino gli universitari prenotano i voli con le low cost che portano prima nell’Est Europa poi salgono su altri aerei che li trasportano a casa, in Sicilia. Ci si impiega qualche ora in più — a volte un giorno —, ma si paga anche la metà. Prendiamo un altro esempio: un volo diretto da Venezia a Palermo con Ryanair costa 299 euro di meno, stando alle simulazioni effettuate dal Corriere. Al netto dei costi extra come l’imbarco prioritario, il bagaglio in stiva, la scelta del posto. E però ne basterebbero 174 prenotando un biglietto con Alitalia (per il Venezia-Budapest via Fiumicino) e un altro con Ryanair (Budapest-Palermo).

     

    L’algoritmo

    Come spiega più d’un esperto l’idea di base è muoversi seguendo la logica dei flussi. Le rotte Nord-Sud Italia in questo periodo sono molto richieste (e prenotate). Altre tratte che portano al Meridione — come il Regno Unito o l’Est Europa — invece sono meno ricercate: del resto chi vive in Polonia o in Ungheria, per esempio, il Natale tende a passarlo a casa. E così i sedili degli aerei che operano quei voli non vengono venduti tutti e subito. E così gli algoritmi delle compagnie — e chi si occupa delle tariffe nei dipartimenti di Revenue management — abbassano i prezzi per poter massimizzare i ricavi. E così capita che chi a Torino è diretto a Catania si ritrova a tornare a casa fermandosi qualche ora a Cracovia o a Budapest.

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