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    LA GUERRA SI COMBATTE ANCHE CON I SOCIAL - VOLODYMYR ZELENSKY, DA ASTUTO UOMO DI SPETTACOLO, USA I VARI ACCOUNT PER CREARE L’IMMAGINE DELL’UOMO DEL POPOLO CHE LOTTA PER LA SUA NAZIONE, CAPACE DI MOLLARE GIACCA E CRAVATTA PER INDOSSARE LA MIMETICA – UN’ABILE MOSSA CHE HA FATTO CRESCERE IL SUO CONSENSO POPOLARE E CHE LO PONE IN NETTO CONTRASTO CON IL SUPER INGESSATO PUTIN CHE RANDELLA I SUOI SODALI DALL’ALTO DEL SUO “TRONO”… - VIDEO


     
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    Da www.wired.it

     

    zelensky in mimetica a kiev 4 zelensky in mimetica a kiev 4

    “Ho bisogno di munizioni, non di un passaggio”. Comunque vada a finire la terrificante invasione della Russia in Ucraina, la frase pronunciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la telefonata con il presidente statunitense Joe Biden (che gli aveva offerto, come anche altri, ospitalità), passerà alla storia. Riportata su Twitter dall’ambasciata ucraina nel Regno Unito, è il primo e più importante dei tanti momenti topici di questa guerra che sono stati inevitabilmente trasmessi via social.

     

    I video virali

    volodymyr zelensky volodymyr zelensky

    Dismesse giacca e cravatta e indossata una maglietta mimetica, i suoi due primi brevi video hanno emozionato chiunque li abbia visti. “Siamo tutti qui. I nostri militari sono qui. I nostri cittadini sono qui. Stiamo tutti difendendo la nostra indipendenza”, afferma in una breve clip pubblicata su Telegram e su altri social, mentre è in compagnia dei suoi principali consiglieri.

     

    In un’altra occasione, pubblicata anche su Twitter il 26 febbraio, Zelensky appare da solo con alle spalle il palazzo presidenziale di Kyiv: “Girano un sacco di informazioni false online: che ho chiesto all'esercito di arrendersi, che è in corso un’evacuazione. Vi dico una cosa: io sono qui. Non abbasseremo le armi, proteggeremo il nostro paese”. 

     

    Il video è stato visto da quasi 4 milioni di persone su Telegram e da oltre 3 milioni di persone sia su Twitter che su Facebook. L’intero pianeta ha potuto vedere quello che lo storico Andrew Roberts, docente al King’s College di Londra, ha definito “il suo Churchill interiore”, in un parallelo con il primo ministro britannico che, durante la Seconda Guerra Mondiale, ebbe un ruolo cruciale nel tenere alto il morale dei britannici alle prese con i nazisti. Lo stesso, ma usando Twitter e Telegram invece della radio, sta facendo Zelensky: pubblicando video in cui beve il caffè insieme ai soldati, in cui è in strada assieme ai combattenti, direttamente sul campo di battaglia. Riuscendo anche a ricordarsi di sorridere.

    zelensky putin zelensky putin

     

    L'ascesa al potere

    Non era scontato. Anzi: probabilmente nessuno l’avrebbe mai immaginato osservando il modo incredibile in cui è salito al potere. La sua corsa presidenziale sembrava uno scherzo, la brutta copia di un episodio di Black Mirror. Ex avvocato diventato comico, Zelensky ha conquistato la notorietà interpretando in una serie un insegnante che diventa presidente dopo che i suoi studenti pubblicano sui social un suo sfogo contro la corruzione. In un incredibile cortocircuito storico, Zelensky ha cavalcato questa notorietà per diventare presidente promettendo di combattere la corruzione.

     

    VOLODYMYR ZELENSKY COME CHURCHILL VOLODYMYR ZELENSKY COME CHURCHILL

    Inizialmente i suoi sfidanti non lo prendono sul serio. Sembra la classica candidatura populista destinata a nascere e morire sui social. L’ex presidente Porošenko prende in giro la sua scarsa dimestichezza con la lingua ucraina – Zelensky è nato in un’area principalmente russofona – e si dice fortemente scettico che possa avere la statura necessaria a tenere testa a Vladimir Putin. “Non sono un politico, sono solo una persona normale che vuole rompere il sistema”, replica Zelensky prima del loro secondo dibattito, solidificando l’impressione che si tratti di un populista privo di competenze, forse non troppo serio e che ricorda da vicino l’ondata anti-establishment che intanto veleggia anche a Occidente (Italia compresa, ovviamente). 

     

    vladimir putin 1 vladimir putin 1

    Ma è già in questa fase che mostra la sua abilità nell’utilizzo dei social network (inevitabilmente diventati i più importanti strumenti di propaganda). Chiede ai suoi sostenitori di votare via social quali domande avrebbe dovuto porre al suo avversario, evita le classiche interviste e si limita a produrre video pubblicati su YouTube che poi le televisioni sono obbligate a riprendere; aumentando così a dismisura l’attenzione verso le sue rare apparizioni tv (Zelensky ha affermato di aver imparato l’uso dei social anche dall'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ma è impossibile non pensare a Beppe Grillo).

     

    Un inizio zoppicante

    zelensky zelensky

    La vittoria è trionfale: nel 2019 ottiene oltre il 70% dei voti. Ma come spesso avviene coi leader populisti e le loro grandi promesse, gli inizi della sua carriera presidenziale non sono dei migliori: “La sua popolarità è scesa rapidamente, a causa dell’incapacità di tenere sotto controllo gli oligarchi e per una serie di decreti populisti che erano più di scena che di sostanza”, scrive South China Morning Post. Mano a mano che il conflitto con Mosca si fa più probabile, molti ucraini si interrogano sull’adeguatezza del loro presidente, temendo che non abbia i nervi saldi richiesti in tempo di guerra. Dubbi accresciuti dal fatto che Zelensky, inizialmente, continui a sminuire il rischio di un’invasione, mentre i leader occidentali danno l’allarme.

     

    volodymyr zelensky volodymyr zelensky

    Poi l’invasione è giunta davvero. E Zelensky ha mostrato tutto il physique du rôle immaginabile, diventando anche una delle fonti principali per seguire ciò che sta avvenendo: ha pubblicato almeno una dozzina di video in mimetica, di cui due sulle strade di Kyiv. Ha postato almeno 80 volte su Twitter, sia in inglese sia in ucraino, rivolgendosi ai leader del mondo e tenendo aggiornati sui progressi soprattutto in materia di relazioni con le altre nazioni (tra cui l’incomprensione con il presidente italiano Mario Draghi e da ultimo il ringraziamento ai duchi di Cambridge William e Kate). Da un certo punto di vista, non è sorprendente che un uomo di 44 anni, che ha sempre usato i social e che ha lavorato nel mondo dello spettacolo – vincendo anche un’edizione di Ballando con le stelle e doppiando la versione ucraina di Paddington – utilizzi con nonchalance i social.

    zelensky in versione ballerino 3 zelensky in versione ballerino 3

     

    Allo stesso tempo, assistere con la naturalezza che solo i social rendono possibile a un capo di Stato che prende le armi in mano, che passa il tempo assieme ai soldati, che si riprende in mimetica per sfidare la propaganda nemica, che afferma di aver bisogno di armi e non di passaggi, che incoraggia la sua popolazione a combattere il nemico mentre si trova in mezzo a loro è qualcosa – almeno per chi ha la nostra età e si trova da questa parte del mondo – di rivoluzionario. Perdonatemi il momento di leggerezza, ma è la cosa più vicina che abbia mai visto al presidente degli Stati Uniti interpretato da Bill Pullman in Independence Day. Solo che questa volta non è una scena talmente poco credibile da risultare caricaturale: adesso è la realtà messa davanti agli occhi di tutti grazie all’uso dei social.

     

    volodymyr zelensky mangia con i soldati volodymyr zelensky mangia con i soldati

    Lo stesso vale per la moglie Olena Kiyasho, che ha rifiutato di lasciare l’Ucraina e dovrebbe trovarsi da qualche parte in Ucraina con i due figli di 17 e 9 anni. Da qui, pubblica regolarmente su Instagram: “Non avrò crisi di panico e non scoppierò in lacrime. Sarò calma e fiduciosa. I miei bambini mi tengono d’occhio e io starò vicino a loro. Vicino a mio marito. E vicino a voi”.

    zelensky in mimetica a kiev 3 zelensky in mimetica a kiev 3

     

    Il contrasto con Putin

    Il contrasto con Putin è impressionante. Lo presidente russo viene ripreso dalle telecamere seduto al tavolo mentre rimprovera i suoi più stretti consiglieri come fossero degli studenti indisciplinati. Rigido. Gonfio. Serissimo. Distante – letteralmente e metaforicamente – da tutte le persone con cui si consulta e da cui sembra essere sempre più isolato. Un uomo del passato, una spia del Kgb che vuole restaurare la gloria sovietica che si confronta con un ex uomo di spettacolo che vuole portare l’Ucraina nell’Unione europea. Putin che si affida alla propaganda delle televisioni di stato contro Zelensky che si affida a Twitter e Telegram.

    VOLDYMYR ZELENSKY VOLDYMYR ZELENSKY

     

    “Non ero una sua sostenitrice, ma mi ha sorpreso. Abbiamo trovato un vero leader che sta facendo tutto nel modo giusto”, ha affermato il giornalista del Kyiv Independent Illia Ponomarenko. “Mi fa impazzire il modo in cui si presenta incoraggiante e forte, restando in una città che è il suo incubo peggiore indipendentemente da tutto”. Allo stesso modo ha sorpreso noi. Che stiamo avendo modo di conoscere quello che alcune testate hanno definito “il primo eroe di guerra dell’epoca dei social”.

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