Paolo Russo per "La Stampa"
WALTER RICCIARDI
«Il Governo italiano si sta muovendo seguendo l'andamento dei contagi, guarda le evidenze e cerca di dare conforto dove e quando può ai cittadini applicando sostanzialmente norme di buon senso. Ma, per essere chiari, se pensiamo che il virus non c'è più e abbandoniamo le buone pratiche di igiene seguite in questi anni, allora corriamo un rischio enorme. La mia non è una previsione difficile. Guardate cosa sta accadendo in quei Paesi dove hanno pensato conclusa definitivamente l'era delle mascherine».
Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza, docente di Igiene Pubblica in Cattolica e direttore scientifico degli Istituti Clinici "Maugeri", legge i dati, osserva i comportamenti, cerca di intuire l'andamento dei contagi per mettere in campo contro il Covid l'unica arma di difesa: giocare d'anticipo. E osservare e studiare quanto sta accadendo in alcuni Paesi, a volte lontani, altre vicinissimi, può essere di grande aiuto.
mascherina ffp2
Molti dicono che il virus sia diventato endemico
«Il virus è ancora pandemico. In alcune parti del mondo è ancora pericolosissimo, come Hong Kong, e alcune regioni cinesi. Se ne sono accorti anche in alcuni Paesi europei. In Gran Bretagna, Austria, Germania, Olanda, paesi dove sono saltate tutte o quasi le precauzioni che avevamo assunto durante le prime terribili ondate, la situazione è tornata a essere pesante. E probabilmente tra qualche settimana anche la Francia si troverà di fronte a conti nuovamente salati. Dobbiamo prestare molta attenzione, soprattutto per le persone non vaccinate».
Siamo di fronte alla quinta ondata?
walter ricciardi
«Siamo in una fase in cui è difficile dirlo. Io parlo solo a fronte di evidenze scientifiche e questo momento è ancora sotto monitoraggio. Difficile dire se stiamo andando incontro alla quinta ondata, molto dipenderà da noi, dai comportamenti che assumeremo nelle prossime settimane. Di certo non possiamo vanificare tutti gli sforzi fatti pensando sia finita. Quella che viviamo è una situazione certamente migliorata ma non ancora risolta. Se partiamo da questa condivisione, possiamo evitare peggioramenti che sarebbero sciagurati, soprattutto perché vorrebbe dire che non abbiamo imparato niente».
Mascherine in spazi aperti 2
Che primavera e che estate ci attendono?
«Ripeto, perché è davvero su questo che ci giochiamo buona parte della partita: dipende da noi, dipende dai nostri comportamenti. Se indossiamo le mascherine al chiuso, se rispettiamo le buone norme, quei comportamenti che ormai fanno in fondo parte delle nostre nuove abitudini, allora avremo una primavera con un aumento lineare dei casi e una gestione possibile di una fase comunque complicata. Ma se abbassiamo la guardia in questa fase allora a giugno e luglio l'aumento potrebbe essere esponenziale e avere una riacutizzazione del fenomeno. Conteniamo se manteniamo alta la guardia, altrimenti ci saranno problemi prima dell'estate».
In autunno c'è il rischio di stare punto e a capo?
«No, punto e a capo no perché oggi abbiamo una buonissima porzione di popolazione vaccinata. Non siamo in condizione di tranquillità perché non tutti hanno fatto tre dosi, e questo ci espone in una situazione di rischio. Ma certamente non possiamo dire che siamo punto e a capo».
walter ricciardi al meeting di rimini
Kluge, direttore Oms Europa, rimprovera anche l'Italia per aver tolto troppo brutalmente le restrizioni. Condivide?
«Condivido ma non per quanto riguarda l'Italia. Il nostro Paese non ha abolito le restrizioni con brutalità, lo sta facendo con gradualità. Inoltre il governo italiano ha già dichiarato che adeguerà le proprie decisioni legandole all'andamento del contagio. È un modo comunque responsabile di operare. Quella di Kluge è una critica che semmai condivido per Gran Bretagna, Austria o Francia».
TERZA DOSE DI VACCINO ANTI COVID
Le mascherine al chiuso le terrebbe anche dopo il 1° maggio?
«Senza alcun dubbio. Questo è uno dei capisaldi di prevenzione cui accennavo. Capisco che con l'arrivo delle temperature più calde l'uso della mascherina possa risultare più fastidioso, anche perché abbiamo accumulato la stanchezza di due anni di restrizioni. Ma è proprio per onorare quei due anni di sacrifici che tutti abbiamo fatto che non bisogna mollare proprio adesso. Mascherine al chiuso si, quindi, almeno fino a giugno e intanto controllare cosa succede. Con i dati attuali, la rimozione della mascherina in ambiente chiusi è una mossa precoce».
Le terze dosi arrancano. Cosa si può fare per spingere i milioni di italiani riluttanti a farla?
WALTER RICCIARDI PIAZZA PULITA
«Il modo più corretto resta sempre praticare una grande campagna di informazione e comunicazione mirata, che faccia capire l'importanza della vaccinazione, l'efficacia dei vaccini nella protezione che offrono contro il rischio Covid. Non è negando l'evidenza che si risolvono i problemi. Di fronte a spinte irrazionali bisogna spiegare i dati solidi della scienza e soprattutto affermare ancora una volta con il coraggio della verità che purtroppo il Covid è ancora presente, e miete vittime. Piacerebbe anche a me togliere la mascherina, pensando sia finita, ma purtroppo non è così».
TERZA DOSE VACCINI
L'obbligo vaccinale per gli over 50 lo manterrebbe anche dopo il 15 giugno?
«Si, l'obbligo vaccinale lo manterrei per tutto quest' anno».
La quarta dose sarà necessaria? E se si per chi e quando?
«Di certo la quarta dose si rende necessaria per i pazienti fragili. Con questo andamento credo sia necessaria anche per chi si trova in età avanzata, per i residenti delle strutture per anziani. Per malattie e per età bisogna muoversi per tempo e il tempo è adesso. Per il resto bisogna ancora aspettare».
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